Gli appuntamenti fino al 6 gennaio
Natale a Pompei, tra nuove scoperte e percorsi speciali per le feste

Affreschi Oecus Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Francesca Grego
24/12/2024
Napoli - Proseguono anche durante le feste natalizie gli scavi nel Parco Archeologico di Pompei, e le sorprese non si fanno attendere. L’ultima scoperta arriva da un oecus (salone) colonnato della Regio IX, dove raffinati affreschi in secondo stile sembrano invitarci a un lauto banchetto proprio mentre ci prepariamo al cenone della Vigilia: sulle pareti dipinte di brillante rosso pompeiano, polli, anatre, pernici e un cinghiale accompagnano ceste di giunco colme di pesci, calamari e molluschi in opulente nature morte.
Intanto Pompei si prepara ad accogliere il pubblico con speciali programmi di visita per tutta la durata delle festività. Strade e vicoli della città antica riaprono grazie al lavoro di una squadra di restauratori, architetti, archeologi e operai specializzati: si potranno così esplorare nuove aree degli scavi e cogliere le articolazioni urbanistiche della colonia romana, passeggiando tra il vicolo del Panettiere e il vicolo degli Scheletri, il vicolo del Balcone pensile e il vicolo di Eumachia nella Regio VII, e più a Sud nel vicolo del Fauno, o nel vicolo di Modesto e nel vicolo della Fullonica nella regio IV, fino al vicolo di Championnet nella Regio VIII, che attraverso una passerella consente di affacciarsi sulle aree di scavo dell’Insula Meridionalis.

Affreschi Oecus Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
È di nuovo accessibile dopo i lavori di scavo e messa in sicurezza anche il Thermopolium della Regio V, antica tavola calda che spicca per l’eccezionale decorazione del bancone dipinto con le immagini della Nereide a cavallo di un ippocampo e di animali preparati e venduti proprio nel locale. Recentemente nell’ambiente di servizio annesso al ristorante sono state ritrovate anfore e contenitori usati per cuocere e conservare i cibi, che ci parlano del funzionamento e dell’organizzazione della cucina pompeiana.
Durante il periodo natalizio, inoltre, sarà possibile visitare gratuitamente la sezione femminile delle Terme del Foro. Aperte al pubblico la scorsa primavera dopo un delicato intervento di restauro, le terme hanno rivelato superfici dipinte straordinarie, con decorazioni di IV stile e decorazioni con elementi vegetali e uccelli.

Affreschi Oecus Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Il 31 dicembre e il 1° gennaio saranno aperti tutti i siti della Grande Pompei, dalle ville San Marco e Arianna al Museo archeologico di Stabia Libero D’Orsi, la Villa Regina a Boscoreale e la Villa di Poppea a Oplontis. Non mancheranno appuntamenti dedicati alle famiglie con bambini presso il Pompeii Children Museum, con una speciale caccia al tesoro archeologica prevista per il 26 dicembre, mentre il 4 gennaio la Fattoria Sociale e Culturale Parvula Domus invita al percorso “Sulla scia della Cometa. Passeggiata tra verde, bellezza e benessere per tutti e con tutti”.
Aspettando la Befana, il 5 gennaio un tour con “dolci sorprese” attende i giovani visitatori presso la Reggia di Quisisana, sede del Museo Libero D’Orsi a Castellammare di Stabia. Qui, fino al prossimo 25 febbraio, sarà anche possibile ammirare alcune preziose opere in prestito dal MANN, come il busto scolpito di una principessa, probabilmente Claudia Ottavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone, rinvenuto proprio a Stabiae nella Villa di Anteros.

Affreschi Oecus Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Intanto Pompei si prepara ad accogliere il pubblico con speciali programmi di visita per tutta la durata delle festività. Strade e vicoli della città antica riaprono grazie al lavoro di una squadra di restauratori, architetti, archeologi e operai specializzati: si potranno così esplorare nuove aree degli scavi e cogliere le articolazioni urbanistiche della colonia romana, passeggiando tra il vicolo del Panettiere e il vicolo degli Scheletri, il vicolo del Balcone pensile e il vicolo di Eumachia nella Regio VII, e più a Sud nel vicolo del Fauno, o nel vicolo di Modesto e nel vicolo della Fullonica nella regio IV, fino al vicolo di Championnet nella Regio VIII, che attraverso una passerella consente di affacciarsi sulle aree di scavo dell’Insula Meridionalis.

Affreschi Oecus Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
È di nuovo accessibile dopo i lavori di scavo e messa in sicurezza anche il Thermopolium della Regio V, antica tavola calda che spicca per l’eccezionale decorazione del bancone dipinto con le immagini della Nereide a cavallo di un ippocampo e di animali preparati e venduti proprio nel locale. Recentemente nell’ambiente di servizio annesso al ristorante sono state ritrovate anfore e contenitori usati per cuocere e conservare i cibi, che ci parlano del funzionamento e dell’organizzazione della cucina pompeiana.
Durante il periodo natalizio, inoltre, sarà possibile visitare gratuitamente la sezione femminile delle Terme del Foro. Aperte al pubblico la scorsa primavera dopo un delicato intervento di restauro, le terme hanno rivelato superfici dipinte straordinarie, con decorazioni di IV stile e decorazioni con elementi vegetali e uccelli.

Affreschi Oecus Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Il 31 dicembre e il 1° gennaio saranno aperti tutti i siti della Grande Pompei, dalle ville San Marco e Arianna al Museo archeologico di Stabia Libero D’Orsi, la Villa Regina a Boscoreale e la Villa di Poppea a Oplontis. Non mancheranno appuntamenti dedicati alle famiglie con bambini presso il Pompeii Children Museum, con una speciale caccia al tesoro archeologica prevista per il 26 dicembre, mentre il 4 gennaio la Fattoria Sociale e Culturale Parvula Domus invita al percorso “Sulla scia della Cometa. Passeggiata tra verde, bellezza e benessere per tutti e con tutti”.
Aspettando la Befana, il 5 gennaio un tour con “dolci sorprese” attende i giovani visitatori presso la Reggia di Quisisana, sede del Museo Libero D’Orsi a Castellammare di Stabia. Qui, fino al prossimo 25 febbraio, sarà anche possibile ammirare alcune preziose opere in prestito dal MANN, come il busto scolpito di una principessa, probabilmente Claudia Ottavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone, rinvenuto proprio a Stabiae nella Villa di Anteros.

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