Fino al 12 ottobre a Pompei, Oplontis, Boscoreale e Stabia
Passeggiate al chiaro di luna nei siti archeologici vesuviani
La Villa di Poppea a Oplontis. Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Samantha De Martin
19/08/2019
Napoli - Il ritmo dei tamburi legati al culto di Giove, le voci degli artigiani provenienti dalla bottega del panettiere e ancora i suoni che accompagnano i ludi in onore di Apollo nell'omonimo santuario.
Uno spettacolo di luci, suoni, colori scandisce i percorsi notturni nei siti archeologici vesuviani, regalando, da Pompei a Boscoreale, nell’ambito dei progetti di valorizzazione 2019 promossi dal Ministero per i beni e le attività culturali, un’esperienza immersiva di intenso fascino.
Fino al 12 ottobre i luoghi più suggestivi dell’archeologia campana saranno illuminati e aperti al pubblico tutti i venerdì e sabato dalle 20.30 alle 22.30 con ultimo ingresso alle 22.
A Pompei le passeggiate notturne, al costo di 5 euro, interesseranno, dal 23 agosto al 28 settembre, l’area del Foro, cuore della vita politica, religiosa ed economica della città antica, attraverso un percorso che avrà inizio da Porta Marina. Poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, oltrepassate le Terme Suburbane, i visitatori verranno travolti dalle attività degli artigiani della bottega del panettiere e del negozio di Furius, dalle chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, dalla confusione del Macellum. L’itinerario termina uscendo dal Tempio di Venere, con la visita all’ Antiquarium e ai reperti esposti nelle mostre in corso.
Ad Oplontis, invece, sarà possibile visitare in notturna, al costo di 2 euro, la Villa di Poppea - tra i più alti esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppae Sabina, moglie dell’imperatore Nerone - e l’Antiquarium di Boscoreale, con i suoi reperti che scandiscono un viaggio nella vita e nell' ambiente dell’epoca romana nell'agro Vesuviano.
Fino al 21 settembre, infine, nell’ambito delle "Noctes Stabianae", si potrà visitare gratuitamente la Villa San Marco di Stabia. Agli ospiti sarà concessa una passeggiata al chiaro di luna in una delle più grandi ville romane residenziali che, con i suoi 11mila metri quadrati, domina dalla collina di Varano.
Per accedere ai percorsi non è necessaria la prenotazione.
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• Passeggiate notturne nei siti archeologici vesuviani
• Noctes Stabianae. Passeggiate notturne a Villa San Marco
Uno spettacolo di luci, suoni, colori scandisce i percorsi notturni nei siti archeologici vesuviani, regalando, da Pompei a Boscoreale, nell’ambito dei progetti di valorizzazione 2019 promossi dal Ministero per i beni e le attività culturali, un’esperienza immersiva di intenso fascino.
Fino al 12 ottobre i luoghi più suggestivi dell’archeologia campana saranno illuminati e aperti al pubblico tutti i venerdì e sabato dalle 20.30 alle 22.30 con ultimo ingresso alle 22.
A Pompei le passeggiate notturne, al costo di 5 euro, interesseranno, dal 23 agosto al 28 settembre, l’area del Foro, cuore della vita politica, religiosa ed economica della città antica, attraverso un percorso che avrà inizio da Porta Marina. Poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, oltrepassate le Terme Suburbane, i visitatori verranno travolti dalle attività degli artigiani della bottega del panettiere e del negozio di Furius, dalle chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, dalla confusione del Macellum. L’itinerario termina uscendo dal Tempio di Venere, con la visita all’ Antiquarium e ai reperti esposti nelle mostre in corso.
Ad Oplontis, invece, sarà possibile visitare in notturna, al costo di 2 euro, la Villa di Poppea - tra i più alti esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppae Sabina, moglie dell’imperatore Nerone - e l’Antiquarium di Boscoreale, con i suoi reperti che scandiscono un viaggio nella vita e nell' ambiente dell’epoca romana nell'agro Vesuviano.
Fino al 21 settembre, infine, nell’ambito delle "Noctes Stabianae", si potrà visitare gratuitamente la Villa San Marco di Stabia. Agli ospiti sarà concessa una passeggiata al chiaro di luna in una delle più grandi ville romane residenziali che, con i suoi 11mila metri quadrati, domina dalla collina di Varano.
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