Dal 5 luglio al MAN
Diorama contemporaneo: il futuro della Terra visto dagli artisti
Diorama, Origine. Installazione video, intelligenza artificiale © Storyville
Francesca Grego
04/07/2024
Nuoro - Dopo la grande mostra che ne ha celebrato il 25° compleanno, il MAN volge lo sguardo verso il futuro con un progetto che esplora il nostro rapporto con la Terra e le trasformazioni che stanno rapidamente cambiando il mondo che abitiamo. Da domani, venerdì 5 luglio, fino al prossimo 10 novembre, Diorama. Generation Earth sguinzaglierà l’immaginazione oltre i confini del presente attraverso le opere di artisti contemporanei italiani e internazionali: dipinti, sculture, video e installazioni che ci mostrano mondi naturali e innaturali popolati di creature reali o soltanto sognate, in una prospettiva in cui il limite tra possibile e impossibile, autenticità e invenzione si fa sempre più labile.
Thomas Grünfeld, Misfit (Peacock/ Penguin), 2005. Tassidermia. Collezione Jan Peter Kern, Germania © 2024 by the artist and SIAE/Roma. Ph. Lothar Schnepf
A cura di Chiara Gatti, direttrice del museo nuorese, e di Elisabetta Masala, la mostra è concepita come un gigantesco diorama, uno di quei mondi “in scatola” di origine ottocentesca che sono stati spesso usati nei musei di storia naturale per illustrare gli ambienti del pianeta. In questo caso scopriremo scenari post-naturali e reinvenzioni del paesaggio, ibridazioni interspecifiche e immagini mimetiche, tassidermie da wunderkammer e visioni dell’intelligenza generativa, tenute insieme da una comune consapevolezza: che ripensare le nostre relazioni con il pianeta implichi la ricerca di nuovi linguaggi, capaci di rinnovare le connessioni tra umano e non umano.
Thomas Thwaites, GoatMan, 2016, fotografie. Ph. Tim Bowditch
Dopo un prologo dedicato allo spettacolo della genesi, gli artisti del MAN portano avanti le proprie riflessioni rileggendo categorie tradizionali come organico e inorganico, arte, natura, metamorfosi. Come in una coltivazione in serra, la natura è imitata, conservata, re-immaginata, ri-creata: fissato in una forma scultorea o sigillato in una trama di tessuto, elaborato dalla sensibilità di un artista o da un’intelligenza artificiale, il mondo naturale acquista una realtà diversa e inafferrabile.
Wangechi Mutu, Untitled, 2004. Tecnica mista su carta. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano. Ph. Studio Vandrasch
Scenari di cambiamento radicale ci attendono più in là, tra ecosistemi alieni, post-natura, incontri con alterità che impongono il superamento della prospettiva antropocentrica. Un tunnel di luce evoca poi un laboratorio per la creazione di creature ibride e culmina infine con il sogno di un universo fluido e interconnesso.
Diorama, Origine. Installazione video, intelligenza artificiale © Storyville
Thomas Grünfeld, Misfit (Peacock/ Penguin), 2005. Tassidermia. Collezione Jan Peter Kern, Germania © 2024 by the artist and SIAE/Roma. Ph. Lothar Schnepf
A cura di Chiara Gatti, direttrice del museo nuorese, e di Elisabetta Masala, la mostra è concepita come un gigantesco diorama, uno di quei mondi “in scatola” di origine ottocentesca che sono stati spesso usati nei musei di storia naturale per illustrare gli ambienti del pianeta. In questo caso scopriremo scenari post-naturali e reinvenzioni del paesaggio, ibridazioni interspecifiche e immagini mimetiche, tassidermie da wunderkammer e visioni dell’intelligenza generativa, tenute insieme da una comune consapevolezza: che ripensare le nostre relazioni con il pianeta implichi la ricerca di nuovi linguaggi, capaci di rinnovare le connessioni tra umano e non umano.
Thomas Thwaites, GoatMan, 2016, fotografie. Ph. Tim Bowditch
Dopo un prologo dedicato allo spettacolo della genesi, gli artisti del MAN portano avanti le proprie riflessioni rileggendo categorie tradizionali come organico e inorganico, arte, natura, metamorfosi. Come in una coltivazione in serra, la natura è imitata, conservata, re-immaginata, ri-creata: fissato in una forma scultorea o sigillato in una trama di tessuto, elaborato dalla sensibilità di un artista o da un’intelligenza artificiale, il mondo naturale acquista una realtà diversa e inafferrabile.
Wangechi Mutu, Untitled, 2004. Tecnica mista su carta. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano. Ph. Studio Vandrasch
Scenari di cambiamento radicale ci attendono più in là, tra ecosistemi alieni, post-natura, incontri con alterità che impongono il superamento della prospettiva antropocentrica. Un tunnel di luce evoca poi un laboratorio per la creazione di creature ibride e culmina infine con il sogno di un universo fluido e interconnesso.
Diorama, Origine. Installazione video, intelligenza artificiale © Storyville
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
I titoli da non perdere a ottobre
L’Agenda dell’Arte - In libreria
-
Venezia | Fino al 23 marzo a Ca' Pesaro
A Venezia il Surrealismo secondo Roberto Matta