A Palermo dall’8 ottobre al 12 gennaio
William Kentridge alla conquista di Palazzo Branciforte
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William Kentridge, Chiesa di San Francesco Saverio, Palermo Cash Book Drawing XII, 2023 Watercolour, Coloured pencil, Digital print and Collage on found paper 52 × 76,8 cm | Courtesy Galleria Lia Rumma Napoli | Milano
Samantha De Martin
22/08/2023
Palermo - A Palazzo Branciforte, tra le architetture di evocazione piranesiana del Monte dei Pegni di Santa Rosalia, otto megafoni si apprestano a diffondere, attraverso un labirinto, un intreccio sonoro di testi appartenenti al gruppo di lingue Nguni.
Le musiche sono composte da Nhlanhla Mahlangu e dirette da Tlale Makhene.
Tra le scaffalature in legno del Monte, come in teatrini effimeri, alcune sculture in bronzo e in bronzo dipinto, e una sequenza di arazzi si accompagnano a sedici disegni inediti realizzati utilizzando come supporto le pagine di un antico libro contabile siciliano datato 1828. I fogli del registro, organizzati in tabelle scandite dalle voci “Avere” e “Dare”, dialogano con la memoria del luogo che ospita la mostra, destinato ad accumulare, sin dall’inizio dell’Ottocento, beni non preziosi ceduti per il prestito su pegno di biancheria e oggetti di rame o bronzo.
Con un progetto appositamente creato per Palermo, a cura dalle storiche dell’arte Giulia Ingarao e Alessandra Buccheri, ideato da Antonio Leone, direttore artistico di ruber.contemporanea e sostenuto da Fondazione Sicilia, con il coordinamento di Sicily Art and Culture, William Kentridge si appresta a conquistare il capoluogo siciliano.
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William Kentridge, Chiesa di San Francesco Saverio, Palermo Cash Book Drawing III, 2023 Indian ink, Charcoal, Coloured pencil and Pastel on found paper 52 × 76,8 cm | Courtesy Galleria Lia Rumma Napoli | Milano
Dall’8 ottobre al 12 gennaio l’artista sudafricano presenterà a Palazzo Branciforte la sua nuova installazione sonora con proiezione You Whom I Could Not Save. L’opera sarà proposta insieme ai 16 disegni, al lavoro video Sibyl (2020), a sculture in bronzo e in bronzo dipinto e a una sequenza di arazzi.
Tra le pagine palinsesto dell’antico libro contabile ecco danzare figure tracciate a carboncino, caratteristica costante della produzione artistica di Kentridge, che, come in processione, alludono all’effimero dell’esistenza. Sagome ibride e collage di forme geometriche, puntellate da volti ricorrenti nel lavoro dell'artista, sono i protagonisti dell’incedere in un mondo dove - come recita la frase di Majakovskij che appare in You Whom I Could Not Save - “la sfortuna scorre come da un corso d'acqua”.
Resta costante l’interrogativo sul futuro, sulla necessità di sperare. La risposta sembra trovare senso nella magia di immagini e suoni che l'artista compone con una costruzione straordinaria di figure e parole che invitano a immergersi in una profondità celeste.
Le musiche sono composte da Nhlanhla Mahlangu e dirette da Tlale Makhene.
Tra le scaffalature in legno del Monte, come in teatrini effimeri, alcune sculture in bronzo e in bronzo dipinto, e una sequenza di arazzi si accompagnano a sedici disegni inediti realizzati utilizzando come supporto le pagine di un antico libro contabile siciliano datato 1828. I fogli del registro, organizzati in tabelle scandite dalle voci “Avere” e “Dare”, dialogano con la memoria del luogo che ospita la mostra, destinato ad accumulare, sin dall’inizio dell’Ottocento, beni non preziosi ceduti per il prestito su pegno di biancheria e oggetti di rame o bronzo.
Con un progetto appositamente creato per Palermo, a cura dalle storiche dell’arte Giulia Ingarao e Alessandra Buccheri, ideato da Antonio Leone, direttore artistico di ruber.contemporanea e sostenuto da Fondazione Sicilia, con il coordinamento di Sicily Art and Culture, William Kentridge si appresta a conquistare il capoluogo siciliano.
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William Kentridge, Chiesa di San Francesco Saverio, Palermo Cash Book Drawing III, 2023 Indian ink, Charcoal, Coloured pencil and Pastel on found paper 52 × 76,8 cm | Courtesy Galleria Lia Rumma Napoli | Milano
Dall’8 ottobre al 12 gennaio l’artista sudafricano presenterà a Palazzo Branciforte la sua nuova installazione sonora con proiezione You Whom I Could Not Save. L’opera sarà proposta insieme ai 16 disegni, al lavoro video Sibyl (2020), a sculture in bronzo e in bronzo dipinto e a una sequenza di arazzi.
Tra le pagine palinsesto dell’antico libro contabile ecco danzare figure tracciate a carboncino, caratteristica costante della produzione artistica di Kentridge, che, come in processione, alludono all’effimero dell’esistenza. Sagome ibride e collage di forme geometriche, puntellate da volti ricorrenti nel lavoro dell'artista, sono i protagonisti dell’incedere in un mondo dove - come recita la frase di Majakovskij che appare in You Whom I Could Not Save - “la sfortuna scorre come da un corso d'acqua”.
Resta costante l’interrogativo sul futuro, sulla necessità di sperare. La risposta sembra trovare senso nella magia di immagini e suoni che l'artista compone con una costruzione straordinaria di figure e parole che invitano a immergersi in una profondità celeste.
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