Il programma degli eventi
La Battaglia di Pavia compie 500 anni. Al via le celebrazioni
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Arazzo della Battaglia di Pavia, Dama in rosso, 1528-31. Museo di Capodimonte, Napoli
Francesca Grego
20/02/2025
Pavia - Immergersi nel clamore di una battaglia che ha segnato la storia dell’Europa, ascoltarne il racconto dalla voce di sovrani e condottieri, riviverla sul campo in una ricostruzione interattiva in realtà virtuale: è la coinvolgente esperienza che attende i visitatori del Castello Visconteo nella mostra multimediale La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525. I tempi, i luoghi, gli uomini, in corso fino al prossimo 31 dicembre. Solo il primo atto di un programma culturale ad ampio raggio che per tutto il 2025 celebrerà il cinquecentenario del memorabile scontro che, in uno dei periodi più turbolenti e interessanti della storia europea, vide contrapporsi il re di Francia Francesco I di Valois e Carlo V d’Asburgo, capo del Sacro Romano Impero e re di Spagna.
L’eco della vittoria dell’imperatore fu enorme, amplificata dalla rovinosa disfatta dei francesi, mentre per il Vecchio Continente si apriva una nuova era. Teatro dell’episodio i dintorni di Pavia, perla del Rinascimento lombardo, luogo d’affezione e di illustri memorie prima per i Visconti e poi per gli Sforza. Accanto alla battaglia che ne cambiò le sorti, gli eventi di quest’anno rievocheranno i fasti di una stagione eccezionale per la città, che tra il XV secolo e il primo scorcio del XVI si arricchì di splendidi edifici e opere d’arte: grazie alla presenza di maestri come Leonardo da Vinci, Bramante, Bergognone, Pavia divenne un centro artistico vivace e sensibile alle novità, un vivaio di talenti, un laboratorio dove le innovazioni provenienti dal Nord Europa incontravano quelle dell’Italia centrale e della vicina Milano.
Sono numerose le iniziative messe a punto per il cinquecentenario, in un calendario pensato per coinvolgere ogni fascia di pubblico: una spettacolare rievocazione storica in occasione dell’anniversario nei pressi del Castello di Mirabello, luogo del celebre scontro, convegni, collaborazioni scientifiche con prestigiose istituzioni come le Università della Sorbona e di Tours, un docufilm (La battaglia di Pavia e altre storie. Duemila anni di vita di una capitale, di Didi Gnocchi e Arianna per 3D Produzioni, con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo) e perfino una corsa podistica a tema, che in primavera congiungerà la città di Pavia ai luoghi della battaglia. A coronare l’anno tra settembre e dicembre sarà una grande mostra d’arte al Castello Visconteo, che avrà come pezzo forte sette preziosissimi arazzi fiamminghi provenienti dal Museo di Capodimonte, monumentale narrazione per immagini degli eventi del 1525 che appartenne a Carlo V.
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Carlo V d'Asburgo
Rivivere la Battaglia: l’esperienza multimediale
La mostra multimediale interattiva La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525. I tempi, i luoghi, gli uomini accompagnerà per tutto il 2025 le celebrazioni del cinquecentenario. Il percorso curato da Luigi Casali, Marco Galandra e Mario Rizzo si presenta come un emozionante viaggio nel tempo tra le intricate vicende storiche all’origine dello scontro, la scoperta della Pavia cinquecentesca e il combattimento vero e proprio, restituito dinamicamente in tutte le sue fasi.
Gli avatar di Carlo V e Francesco I, acerrimi avversari e rivali nell’egemonia sull’Europa dell’epoca, conducono i visitatori sul campo di battaglia, mentre una sezione dedicata racconta la guerra nel XVI secolo, dalle tecniche ai diversi tipi di armi. Ricostruzioni interattive in realtà virtuale, esperienze di realtà aumentata, opere d’arte, mappe, oggetti e documenti riprodotti in alta definizione riportano in vita lo storico scontro e il suo contesto, accanto a un importante dipinto da ammirare dal vivo, L’assedio di Pavia di Mario Acerbi (1932), testimone dell’eco della battaglia del 1525 nell’arte europea. Il tutto nella cornice del Castello Visconteo, simbolo della città e testimonianza di un glorioso passato.
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La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525. I tempi, i luoghi, gli uomini
Il Rinascimento a Pavia: la grande mostra in anteprima
Intanto fervono i preparativi per la seconda grande mostra del 2025, che porterà “a casa” dal Museo di Capodimonte i sette maestosi arazzi della Battaglia di Pavia, tessuti tra il 1528 e il 1531 dalla manifattura fiamminga di Jan e Willem Dermoyen su disegni di Bernard von Orley. Un ciclo dalla storia avvincente, un tempo di proprietà dell’imperatore Carlo V, poi passato nelle mani dei d’Avalos e donato allo Stato italiano nel 1862. Restaurati di recente, gli arazzi approderanno a Pavia dopo tre grandi mostre negli Stati Uniti.
Curata da Francesco Frangi, Pietro Cesare, Marani, Mauro Natale, Laura Aldovini, Carmine Romano e sostenuta da un ampio comitato scientifico presieduto da Annalisa Zanni, Pavia 1525: la città, le arti, la battaglia racconterà l’esuberante fioritura artistica e culturale vissuta dal centro lombardo nel Rinascimento, prima della catastrofe della battaglia. Circa 125 anni in cui la presenza della corte visconteo-sforzesca, un vivace ambiente universitario, la vicinanza con il contesto mediterraneo genovese e con Milano portano alla nascita di una cultura figurativa peculiare, capace di fondere in modo originale novità di diversa provenienza. Tra i protagonisti di questa stagione c’è il pittore Donato de’ Bardi, nativo della città e considerato una pietra miliare per tutta la pittura lombarda del Quattrocento, che introdurrà l’esposizione.
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Francesco I di Valois
Testimonianze fondamentali del Rinascimento a Pavia sono la Certosa e il Duomo, ai quali la mostra dedicherà ampio spazio. Il cantiere della prima, non lontano dal Castello, vide lavorare fianco a fianco importanti maestri lombardi come il Bergognone e alcuni tra i più grandi artisti della penisola, primo tra tutti il Perugino. Impresa altrettanto memorabile fu la costruzione della Cattedrale, “più bella di Santa Sofia a Costantinopoli” nelle ambizioni dei facoltosi committenti, che chiamarono a contribuire al progetto Leonardo da Vinci, Bramante e Francesco di Giorgio Martini.
Dal 18 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, dipinti, sculture in marmo e in legno, disegni, incisioni, codici miniati, oggetti d’oreficeria provenienti da prestigiose collezioni italiane e internazionali illustreranno questa straordinaria stagione al Castello Visconteo, mentre il ciclo di arazzi di Capodimonte ne rievocherà l’epilogo, in una spettacolare rappresentazione realizzata solo pochi anni dopo la Battaglia di Pavia.
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Castello Visconteo, Pavia
L’eco della vittoria dell’imperatore fu enorme, amplificata dalla rovinosa disfatta dei francesi, mentre per il Vecchio Continente si apriva una nuova era. Teatro dell’episodio i dintorni di Pavia, perla del Rinascimento lombardo, luogo d’affezione e di illustri memorie prima per i Visconti e poi per gli Sforza. Accanto alla battaglia che ne cambiò le sorti, gli eventi di quest’anno rievocheranno i fasti di una stagione eccezionale per la città, che tra il XV secolo e il primo scorcio del XVI si arricchì di splendidi edifici e opere d’arte: grazie alla presenza di maestri come Leonardo da Vinci, Bramante, Bergognone, Pavia divenne un centro artistico vivace e sensibile alle novità, un vivaio di talenti, un laboratorio dove le innovazioni provenienti dal Nord Europa incontravano quelle dell’Italia centrale e della vicina Milano.
Sono numerose le iniziative messe a punto per il cinquecentenario, in un calendario pensato per coinvolgere ogni fascia di pubblico: una spettacolare rievocazione storica in occasione dell’anniversario nei pressi del Castello di Mirabello, luogo del celebre scontro, convegni, collaborazioni scientifiche con prestigiose istituzioni come le Università della Sorbona e di Tours, un docufilm (La battaglia di Pavia e altre storie. Duemila anni di vita di una capitale, di Didi Gnocchi e Arianna per 3D Produzioni, con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo) e perfino una corsa podistica a tema, che in primavera congiungerà la città di Pavia ai luoghi della battaglia. A coronare l’anno tra settembre e dicembre sarà una grande mostra d’arte al Castello Visconteo, che avrà come pezzo forte sette preziosissimi arazzi fiamminghi provenienti dal Museo di Capodimonte, monumentale narrazione per immagini degli eventi del 1525 che appartenne a Carlo V.
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Carlo V d'Asburgo
Rivivere la Battaglia: l’esperienza multimediale
La mostra multimediale interattiva La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525. I tempi, i luoghi, gli uomini accompagnerà per tutto il 2025 le celebrazioni del cinquecentenario. Il percorso curato da Luigi Casali, Marco Galandra e Mario Rizzo si presenta come un emozionante viaggio nel tempo tra le intricate vicende storiche all’origine dello scontro, la scoperta della Pavia cinquecentesca e il combattimento vero e proprio, restituito dinamicamente in tutte le sue fasi.
Gli avatar di Carlo V e Francesco I, acerrimi avversari e rivali nell’egemonia sull’Europa dell’epoca, conducono i visitatori sul campo di battaglia, mentre una sezione dedicata racconta la guerra nel XVI secolo, dalle tecniche ai diversi tipi di armi. Ricostruzioni interattive in realtà virtuale, esperienze di realtà aumentata, opere d’arte, mappe, oggetti e documenti riprodotti in alta definizione riportano in vita lo storico scontro e il suo contesto, accanto a un importante dipinto da ammirare dal vivo, L’assedio di Pavia di Mario Acerbi (1932), testimone dell’eco della battaglia del 1525 nell’arte europea. Il tutto nella cornice del Castello Visconteo, simbolo della città e testimonianza di un glorioso passato.
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La Battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525. I tempi, i luoghi, gli uomini
Il Rinascimento a Pavia: la grande mostra in anteprima
Intanto fervono i preparativi per la seconda grande mostra del 2025, che porterà “a casa” dal Museo di Capodimonte i sette maestosi arazzi della Battaglia di Pavia, tessuti tra il 1528 e il 1531 dalla manifattura fiamminga di Jan e Willem Dermoyen su disegni di Bernard von Orley. Un ciclo dalla storia avvincente, un tempo di proprietà dell’imperatore Carlo V, poi passato nelle mani dei d’Avalos e donato allo Stato italiano nel 1862. Restaurati di recente, gli arazzi approderanno a Pavia dopo tre grandi mostre negli Stati Uniti.
Curata da Francesco Frangi, Pietro Cesare, Marani, Mauro Natale, Laura Aldovini, Carmine Romano e sostenuta da un ampio comitato scientifico presieduto da Annalisa Zanni, Pavia 1525: la città, le arti, la battaglia racconterà l’esuberante fioritura artistica e culturale vissuta dal centro lombardo nel Rinascimento, prima della catastrofe della battaglia. Circa 125 anni in cui la presenza della corte visconteo-sforzesca, un vivace ambiente universitario, la vicinanza con il contesto mediterraneo genovese e con Milano portano alla nascita di una cultura figurativa peculiare, capace di fondere in modo originale novità di diversa provenienza. Tra i protagonisti di questa stagione c’è il pittore Donato de’ Bardi, nativo della città e considerato una pietra miliare per tutta la pittura lombarda del Quattrocento, che introdurrà l’esposizione.
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Francesco I di Valois
Testimonianze fondamentali del Rinascimento a Pavia sono la Certosa e il Duomo, ai quali la mostra dedicherà ampio spazio. Il cantiere della prima, non lontano dal Castello, vide lavorare fianco a fianco importanti maestri lombardi come il Bergognone e alcuni tra i più grandi artisti della penisola, primo tra tutti il Perugino. Impresa altrettanto memorabile fu la costruzione della Cattedrale, “più bella di Santa Sofia a Costantinopoli” nelle ambizioni dei facoltosi committenti, che chiamarono a contribuire al progetto Leonardo da Vinci, Bramante e Francesco di Giorgio Martini.
Dal 18 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, dipinti, sculture in marmo e in legno, disegni, incisioni, codici miniati, oggetti d’oreficeria provenienti da prestigiose collezioni italiane e internazionali illustreranno questa straordinaria stagione al Castello Visconteo, mentre il ciclo di arazzi di Capodimonte ne rievocherà l’epilogo, in una spettacolare rappresentazione realizzata solo pochi anni dopo la Battaglia di Pavia.
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Castello Visconteo, Pavia
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