Giuliano Pecelli espone al "Vis a Vis", a Trieste, la dependance dell'Hotel Duchi d'Aosta, Piazza dello Squero Vecchio, 1 “50 GIORNI”Cinquanta giorni, quasi due mesi. Giuliano Pecelli sceglie di concentrare la sua nuova spinta emozionale in un periodo predefinito che caratterizza la sua attuale produzione. Le opere recentissime evidenziano quanto l’artista in realtà abbia ricercato negli ultimi anni delle nuove modalità espressive e sia riuscito ora a trasportarle sulla tela, dopo averle individuate e sedimentate in una finestra temporale molto più ampia: è riscontrabile nella tipologia della sovrapposizione del colore, nell’attenzione prolungata su ogni singola campitura e nella preparazione della base pittorica che affiora con molteplici sfaccettature. Le rappresentazioni sono astratte con accenni più e meno marcati al figurativo poiché l’autore parte proprio da spunti riscontrabili nella realtà per trasformarli in simboli: ecco quindi paesaggi,strade ed oggetti di utilizzo comune portati all’essenza e reinterpretati creativamente. Vi è una marcata prevalenza di forme circolari e rettangolari che si ritrovano affiancate e spesso concatenate tra loro, volte a separare la tela e a individuare porzioni di spazio non finite attentamente selezionate. Questa alternanza, a volte un po’ spiazzante per l’osservatore, ci conduce al cuore delle opere dove tonalità decise e a volte più sfumate giocano con lo sfondo chiaro, lavorato progressivamente per aprirsi ai toni del grigio. Sovente vi è un ritorno alla tendenza passata di concentrare il segno rimodellando l’utilizzo del bianco e nero che però nel presente bene si integra al colore e conferisce precedenza a quest’ultimo.
Forme stabili e sospese nel momento ci accompagnano in questo denso percorso temporale dove l’artista ha desiderato condurci per farci intravvedere una futura prospettiva ed il suo personale ritrovarsi. Vera Vattovani
Press Office Daniela Lombardi