Dal 28 giugno al 15 settembre a Perugia
Klimt ospite d'eccezione alla Galleria Nazionale dell'Umbria
Gustav Klimt, Le tre età della donna, 1905, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma
Samantha De Martin
27/06/2024
Perugia - Era il 1910 quando alla Biennale di Venezia veniva esposto il capolavoro di Gustav Klimt Le tre età. Un anno dopo, lo stesso dipinto ospite all’Esposizione Internazionale di Roma avrebbe consacrato anche in Italia la fama imperitura del suo artista, tra i pennelli più significativi della Secessione viennese.
In prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, quest’opera della maturità - rivisitazione, in chiave simbolica, delle tre fasi della vita femminile, l'infanzia, la maternità e l'inevitabile declino della vecchiaia - sarà ospite d’eccezione, dal 28 giugno al 15 settembre, alla Galleria Nazionale dell’Umbria all’interno della mostra del nuovo ciclo espositivo Un capolavoro a Perugia.
Per tutta l’estate il museo umbro offrirà al suo pubblico la possibilità di ammirare e conoscere in profondità l’opera dell’artista, alla quale è affiancata una selezione di disegni, dipinti e ceramiche del pittore e decoratore Galileo Chini, ispirate allo stile del maestro viennese.
Galileo Chini, Roma 1911. Esposizione etnografica, 1911, fotocromolitogafia su cartoncino, Direzione regionale musei veneto, Museo nazionale collezione Salce, Treviso
Prima di raggiungere il dipinto realizzato nel 1905, eccezionalmente concesso in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, i visitatori sono invitati a immergersi nel mondo di Klimt attraversando una sala virtuale. All’interno di questo spazio, realizzato con il contributo della Fondazione Perugia, sono illustrati i maggiori dipinti dell’artista mentre una descrizione dettagliata introduce a Le tre età.
L’allestimento del percorso è ispirato al gusto della Secessione viennese di cui Gustav Klimt fu uno dei fondatori. Il bianco del portale con le decorazioni geometriche, le pareti con il motivo a losanghe, la zoccolatura scura che traccia i contorni delle vetrine ricordano il padiglione austriaco di Josef Hoffman per l’Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma del 1911. L'impiego del carattere tipografico curvilineo dorato richiama invece VER SACRUM, la rivista secessionista il cui iconico titolo è riportato in caratteri dorati all’ingresso del palazzo della Secessione di Olbrich a Vienna.
Gustav Klimt, Figura femminile nuda seduta, 1908-1917, penna e inchiostro su carta, Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei disegni
Mentre, in sottofondo, risuona il brano Verklärte Nacht (Notte trasfigurata), composto dal viennese Arnold Schoenberg, attraversando il portale il pubblicò avrà la sensazione di ritrovarsi in un “ambiente analogo” per atmosfera e suggestioni a quello della Biennale di Venezia del 1910. Ed eccoli i tre corpi femminili stretti tra due ali di pioggia cristallina, che scivola da una superficie nera compatta. Alle loro spalle si accendono segni che contribuiscono ad enfatizzare l’emozione definita dal loro aspetto. La donna più anziana, con una mano sul viso e il corpo dal volume deciso, la pelle avvizzita, il ventre che ha accolto una precedente maternità, esplora lo spazio con i piedi dipinti in perfetta prospettiva. Sembra fare da sfondo alla giovane e alla bambina, come a volere cedere la scena (vita) alle altre due.
Al centro, la giovane madre, un corpo bianco, diafano, alleggerito dall’assenza dei piedi, sposta l’attenzione sul volto incorniciato da una chioma bionda sparsa di fiori che germogliano da nuclei che alludono al suo potere generatore, simile a quella della Venere di Botticelli. Ritratta in posizione speculare rispetto all’anziana, con la quale chiude il cerchio della vita, la donna dorme con sua figlia tra le braccia.
Galieo Chini, Nudo seduto, 1912, Olio su tela, Collezione privata
L’accesso alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso della Galleria, che permette la visita anche a Fulvio Roiter. Umbria, una storia d’amore.
Radio Monte Carlo è la radio ufficiale delle mostre della Galleria Nazionale dell’Umbria.
La mostra fa parte del calendario de La Sottile Linea d’Umbria, il nuovo progetto della Direzione Generale Musei del MIC, Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria e della Regione Umbria, con il contribuito della Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre e la collaborazione di Radio Subasio. La manifestazione si arricchisce, inoltre, di un biglietto unico di 15 euro, con il quale dal 15 giugno, per quattro mesi, per la prima volta, sarà possibile visitare per circa quattro mesi i quattordici musei nazionali dell’Umbria.
In prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, quest’opera della maturità - rivisitazione, in chiave simbolica, delle tre fasi della vita femminile, l'infanzia, la maternità e l'inevitabile declino della vecchiaia - sarà ospite d’eccezione, dal 28 giugno al 15 settembre, alla Galleria Nazionale dell’Umbria all’interno della mostra del nuovo ciclo espositivo Un capolavoro a Perugia.
Per tutta l’estate il museo umbro offrirà al suo pubblico la possibilità di ammirare e conoscere in profondità l’opera dell’artista, alla quale è affiancata una selezione di disegni, dipinti e ceramiche del pittore e decoratore Galileo Chini, ispirate allo stile del maestro viennese.
Galileo Chini, Roma 1911. Esposizione etnografica, 1911, fotocromolitogafia su cartoncino, Direzione regionale musei veneto, Museo nazionale collezione Salce, Treviso
Prima di raggiungere il dipinto realizzato nel 1905, eccezionalmente concesso in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, i visitatori sono invitati a immergersi nel mondo di Klimt attraversando una sala virtuale. All’interno di questo spazio, realizzato con il contributo della Fondazione Perugia, sono illustrati i maggiori dipinti dell’artista mentre una descrizione dettagliata introduce a Le tre età.
L’allestimento del percorso è ispirato al gusto della Secessione viennese di cui Gustav Klimt fu uno dei fondatori. Il bianco del portale con le decorazioni geometriche, le pareti con il motivo a losanghe, la zoccolatura scura che traccia i contorni delle vetrine ricordano il padiglione austriaco di Josef Hoffman per l’Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma del 1911. L'impiego del carattere tipografico curvilineo dorato richiama invece VER SACRUM, la rivista secessionista il cui iconico titolo è riportato in caratteri dorati all’ingresso del palazzo della Secessione di Olbrich a Vienna.
Gustav Klimt, Figura femminile nuda seduta, 1908-1917, penna e inchiostro su carta, Milano, Castello Sforzesco, Gabinetto dei disegni
Mentre, in sottofondo, risuona il brano Verklärte Nacht (Notte trasfigurata), composto dal viennese Arnold Schoenberg, attraversando il portale il pubblicò avrà la sensazione di ritrovarsi in un “ambiente analogo” per atmosfera e suggestioni a quello della Biennale di Venezia del 1910. Ed eccoli i tre corpi femminili stretti tra due ali di pioggia cristallina, che scivola da una superficie nera compatta. Alle loro spalle si accendono segni che contribuiscono ad enfatizzare l’emozione definita dal loro aspetto. La donna più anziana, con una mano sul viso e il corpo dal volume deciso, la pelle avvizzita, il ventre che ha accolto una precedente maternità, esplora lo spazio con i piedi dipinti in perfetta prospettiva. Sembra fare da sfondo alla giovane e alla bambina, come a volere cedere la scena (vita) alle altre due.
Al centro, la giovane madre, un corpo bianco, diafano, alleggerito dall’assenza dei piedi, sposta l’attenzione sul volto incorniciato da una chioma bionda sparsa di fiori che germogliano da nuclei che alludono al suo potere generatore, simile a quella della Venere di Botticelli. Ritratta in posizione speculare rispetto all’anziana, con la quale chiude il cerchio della vita, la donna dorme con sua figlia tra le braccia.
Galieo Chini, Nudo seduto, 1912, Olio su tela, Collezione privata
L’accesso alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso della Galleria, che permette la visita anche a Fulvio Roiter. Umbria, una storia d’amore.
Radio Monte Carlo è la radio ufficiale delle mostre della Galleria Nazionale dell’Umbria.
La mostra fa parte del calendario de La Sottile Linea d’Umbria, il nuovo progetto della Direzione Generale Musei del MIC, Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria e della Regione Umbria, con il contribuito della Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio Umbre e la collaborazione di Radio Subasio. La manifestazione si arricchisce, inoltre, di un biglietto unico di 15 euro, con il quale dal 15 giugno, per quattro mesi, per la prima volta, sarà possibile visitare per circa quattro mesi i quattordici musei nazionali dell’Umbria.
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