L'opera trafugata esposta fino a gennaio alla Galleria Nazionale dell'Umbria
La Madonna col Bambino, attribuita a Pinturicchio, torna a Perugia dopo 30 anni
 
										
										 
										
										
																		
																									Attribuito a Pinturicchio, Madonna col Bambino, tempera su tavola, 54,5 x 84 cm. Courtesy MiBAC
															
							Samantha De Martin
09/08/2019
							Perugia -  Era stata trafugata nel 1990 durante un furto in un'abitazione privata, e adesso, a distanza di trent’anni, la Madonna col Bambino attribuita a Pinturicchio torna tra le opere “consorelle” che la accoglieranno, sebbene per poco, tra le sale della Galleria Nazionale dell’Umbria.
Il dipinto su tavola attribuito al pittore di Perugia - che sarà esposto dal 10 agosto al 26 gennaio per poi essere riconsegnato ai proprietari - è rientrato in Italia grazie all’efficace opera di diplomazia culturale condotta dal Ministero per i Beni e le attività culturali e all’attività investigativa dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio culturale.
In un video messaggio il ministro Bonisoli ha detto di essere particolarmente contento “sia perché un altro frammento del nostro immenso patrimonio culturale è tornato nel nostro Paese, sia perché sarà possibile renderlo fruibile, per un periodo di tempo, ai cittadini e ai turisti che andranno a visitare la Galleria Nazionale dell’Umbria”.
Come ha spiegato il Generale di brigata Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale “è stato possibile individuare il dipinto rubato grazie alle preziose informazioni contenute nella Banca Dati dei Beni culturali illecitamente sottratti, anche a distanza di quasi trent’anni”.
Resa nota da Raimond van Marle nel 1933 come opera di Fiorenzo di Lorenzo, la Madonna col Bambino è stata poi attribuita a Pintoricchio da Carlo Volpe in una perizia redatta nel 1981 su richiesta dell’ultimo proprietario.
L'opera comparve infine nel monumentale repertorio di Filippo Todini sulla pittura umbra, come opera di Bartolomeo Caporali, data la prossimità con tavole d’analogo soggetto riconducibili a questo autore.
Sarebbe stata realizzata a cavallo tra anni Settanta e Ottanta del Quattrocento.
Leggi anche:
• Torna agli Uffizi il capolavoro di Van Huysum trafugato dai nazisti
						
						
					Il dipinto su tavola attribuito al pittore di Perugia - che sarà esposto dal 10 agosto al 26 gennaio per poi essere riconsegnato ai proprietari - è rientrato in Italia grazie all’efficace opera di diplomazia culturale condotta dal Ministero per i Beni e le attività culturali e all’attività investigativa dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio culturale.
In un video messaggio il ministro Bonisoli ha detto di essere particolarmente contento “sia perché un altro frammento del nostro immenso patrimonio culturale è tornato nel nostro Paese, sia perché sarà possibile renderlo fruibile, per un periodo di tempo, ai cittadini e ai turisti che andranno a visitare la Galleria Nazionale dell’Umbria”.
Come ha spiegato il Generale di brigata Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale “è stato possibile individuare il dipinto rubato grazie alle preziose informazioni contenute nella Banca Dati dei Beni culturali illecitamente sottratti, anche a distanza di quasi trent’anni”.
Resa nota da Raimond van Marle nel 1933 come opera di Fiorenzo di Lorenzo, la Madonna col Bambino è stata poi attribuita a Pintoricchio da Carlo Volpe in una perizia redatta nel 1981 su richiesta dell’ultimo proprietario.
L'opera comparve infine nel monumentale repertorio di Filippo Todini sulla pittura umbra, come opera di Bartolomeo Caporali, data la prossimità con tavole d’analogo soggetto riconducibili a questo autore.
Sarebbe stata realizzata a cavallo tra anni Settanta e Ottanta del Quattrocento.
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