Verso il 2020: le prime iniziative per i 500 anni dalla morte dell’Urbinate

Dalle origini al mito: a Casa di Raffaello per un’esperienza multimediale

Raffaello Sanzio e Giulio Romano, Trasfigurazione, 1518-1520, Tempera grassa su tavola, 279 x 410 cm, Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano | © Governatorato SCV - Musei Vaticani
 

Francesca Grego

12/03/2019

Pesaro e Urbino - Urbino si prepara alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Raffaello offrendo al pubblico una speciale esperienza nella casa natale dell’artista. Le stanze che hanno visto nascere, crescere e avvicinarsi alla pittura il principe del Rinascimento sono oggi protagoniste di un percorso multimediale che a oggetti e opere legate all’illustre inquilino accosta installazioni interattive, proiezioni video e sottofondi sonori sul tema.
Un’immersione dei sensi nella vita dell’Urbinate e nel suo tempo, voluta da Accademia Raffaello e realizzata grazie alle tecnologie di Museyoum, l’azienda nata in Italia e diventata famosa negli Stati Uniti per aver realizzato la prima intelligenza artificiale specializzata in contenuti culturali, nonché autrice di ambienti di realtà virtuale e sistemi personalizzati di assistenza alla visita per importanti musei internazionali.
 
Nella dimora dove il sommo pittore fu iniziato ai segreti dell’arte dal padre Giovanni Santi, sono ora esposti dipinti, bozzetti, sculture, ceramiche, arredi e omaggi di altri grandi artisti, insieme a una nutrita documentazione sul Rinascimento di Urbino e alle testimonianze dell’alone leggendario che nei secoli ha circondato la figura del Sanzio.
Con "Raffaello: dalle Origini al Mito" l’itinerario diventa più ricco e coinvolgente. Al piano terra si torna alla fanciullezza del pittore con la ricostruzione del laboratorio del maestro Santi, dove è possibile scoprire come venivano realizzati i colori e come avvenisse la lavorazione dei dipinti.
Al piano superiore si entra a pieno titolo nell’universo artistico di Raffaello, con una video esperienza dedicata alla creazione della Pala Colonna e una selezione di opere che attraversa l’intera carriera dell’Urbinate, dalla giovinezza alla maturità.
 
Se l’allestimento della cucina conduce il visitatore nella vita quotidiana di cinque secoli fa, tra ingredienti, sapori e utensili dimenticati, il secondo piano lo introduce a un ampio repertorio di installazioni: dal tour virtuale a 360 gradi della mostra Raffaello e l’eco del mito, andata in scena lo scorso anno all’Accademia Carrara di Bergamo a una full immersion nel capolavoro della Trasfigurazione, scomposta dinamicamente in più piani. Fino alle versioni digitali, tutte da sfogliare, dei libri d’epoca che contengono le più pregevoli incisioni ispirate alle opere dell’artista. A chiudere l’esperienza è una suggestiva installazione sonora costruita intorno alla copia del teschio di Raffaello.
Lungo il percorso, attrazioni e novità adatte agli interessi di visitatori diversi: i patiti delle tecnologie potranno interagire con l’ologramma del maestro, gli art lover accaniti ne ammireranno le riproduzioni degli affreschi, mentre i più curiosi potranno scoprire storie e aneddoti sull’artista e sulla sua città, i segreti del restauro e delle antiche lavorazioni del legno, nonché gustosi approfondimenti sugli abiti indossati dai protagonisti dei dipinti.
 
Realizzato con il patrocinio del Comune di Urbino, con la collaborazione dell’Accademia Carrara, di Fondazione Cariplo e Fondazione Archivio Vittorio Cini, l’evento "Raffaello: dalle origini al mito" sarà in programma a Casa Raffaello fino al 6 aprile, per poi partire in un tour attraverso l’Italia.
 
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