Riapre il Museo con un nuovo allestimento

I capolavori del Palazzo Pretorio di Prato rientrano dopo vent'anni

Bernardo Daddi, Predella con storie della Cintola, 1337-1339
 

E. Bramati

12/03/2014

Prato - I nostri tornano a casa: è questo il titolo scelto da Palazzo Pretorio per festeggiare la conclusione dei lavori, che dal 12 aprile 2014 restituiranno il suo museo alla città di Prato.
L'edificio, che un tempo ospitava l'ex Museo Civico, è stato oggetto di un lungo restauro, durante il quale gli spazi sono stati parzialmente impiegati per esposizioni temporanee. L'ultima, chiusa lo scorso 13 gennaio, ha ospitato "Da Donatello a Lippi. Officina pratese", richiamando 60mila visitatori.

Ora, dopo quasi vent'anni, i capolavori del Trecento e del Quattrocento torneranno ad abbellire i tre piani del palazzo, grazie da un nuovo allestimento firmato dagli architetti Adolfo Natalini, Piero Guicciardini e Marco Magni. Il percorso espositivo sarà tracciato anche dai particolari tessuti impiegati, che oltre a dare risalto ai vivaci colori delle opere richiameranno gli allestimenti storici.

L'immagine simbolo di questo viaggio verso casa è la predella trecentesca di Bernardo Daddi, che racconta il rientro di Michele Dagomari dalla Terrasanta con la Sacra Cintola. Insieme a quest'opera, il Museo tornerà ad ospitare i lavori di Giovanni da Milano, Donatello, Filippo e Filippino Lippi; le grandi pale d'altare realizzate fra il Cinquecento e il Settecento da artisti come Santi di Tito e Alessandro Allori; la collezione dei gessi del grande scultore di origini pratesi Lorenzo Bartolini.

Il nuovo allestimento prevede anche strumenti multimediali e videoproiezioni di grande suggestione, che illustreranno la storia di Palazzo Pretorio e della Sacra Cintola, con la ricostruzione virtuale degli affreschi di Agnolo Gaddi in Duomo.