“Riordino fondiario” è il titolo dalla mostra del pittore Evaristo Cian che si apre sabato alle 11.30 nella galleria d’arte “Mario Di Iorio” della Biblioteca statale isontina. La personale propone opere inedite e quadri degli anni 2011-2013 che l’artista commenterà, introdotto dal direttore della Bsi Marco Menato e conversando con la giornalista Margherita Reguitti, responsabile della comunicazione della Bsi. Il regista goriziano Francesco Macedonio così definisce l’amico e l’artista di Ruda : “Meraviglioso e contraddittorio personaggio, un po’ irritante come irritante può essere a volte la sua pittura. Con lui si discuteva animatamente, litigavamo talvolta, senza mai offenderci perché per fortuna Evaristo è abbastanza ironico e distaccato, nonostante sia un provocatore naturale. Ciò che mi piace della sua pittura è l’aderenza alla realtà, l’ attaccamento ai propri famigliari. La mostra che si aprirà a Gorizia è da vedere, una mostra da gustare nella sua cruda realtà, nella sua coerenza di temi trattati, di realtà svelate di soggetti dipinti con amore e distacco”.
La personale è l’occasione per fare il punto sull’evoluzione creativa di Cian. Seppur nella conferma della scelta dei soggetti prediletti, corvi, paesaggi della Bassa, gelsi, animali di casa e del bosco, interni di studio con modella, e le recenti serre, vi sono delle novità sostanziali nello stile pittorico di Cian. Su sfondi di uniforme compattezza cromatica si intravedono colature di colore a suggerire il venir meno del predominare del rigore esecutivo. I soggetti spiccano su sfondi uniformi in una ricerca di asciuttezza di segni che danno rilievo al paesaggio, alla natura e alla narrazione di temi legati alla memoria personale dell’artista.
La mostra resterà aperta con ingresso gratuito fino al 15 marzo da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 18.30, il sabato fino alle 13.30.