Tecnologia al servizio dell'archeologia
Alla scoperta dei misteri del Lapis Niger
Foro Romano
L. Sanfelice
07/07/2015
Roma - La tecnologia di nuova generazione del laser scanner CAM2 ARM sarà impiegata per un’acquisizione digitale ad altissima precisione dell’iscrizione sacra presente nel santuario arcaico sottostante il Lapis Niger, nel cuore del Foro Romano.
L’operazione è condotta nell’ambito di un più ampio programma di documentazione scientifica che la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma in accordo con Visivalab e Faro stanno sviluppando nell’area di scavo in cui è collocata la misteriosa pietra a cui si legano oscure leggende legate alla profanazione della tomba di Romolo.
L’apparecchiatura, sperimentata per la prima volta nel campo dei beni culturali, si concentrerà sull’antichissima iscrizione latina del 575 a.C., rilevandone tutti i dati al centesimo di millimetro attraverso un braccio meccanico che ruoterà intorno al monumento. E con l’ausilio della realtà virtuale, anche il pubblico sarà coinvolto nella scoperta attraverso un’applicazione mobile.
Consulta anche:
La guida d'arte di Roma
L’operazione è condotta nell’ambito di un più ampio programma di documentazione scientifica che la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma in accordo con Visivalab e Faro stanno sviluppando nell’area di scavo in cui è collocata la misteriosa pietra a cui si legano oscure leggende legate alla profanazione della tomba di Romolo.
L’apparecchiatura, sperimentata per la prima volta nel campo dei beni culturali, si concentrerà sull’antichissima iscrizione latina del 575 a.C., rilevandone tutti i dati al centesimo di millimetro attraverso un braccio meccanico che ruoterà intorno al monumento. E con l’ausilio della realtà virtuale, anche il pubblico sarà coinvolto nella scoperta attraverso un’applicazione mobile.
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