Depositi di rosso e frammenti dipinti
Colosseo a colori
L.S.
22/01/2015
Roma - Il Colosseo era colorato, ricoperto di affreschi nelle strutture che cingevano l’arena. La facciata esterna, rilucente di marmo bianco intonacato nascondeva un segreto custodito fino all’attuale intervento di consolidamento e pulitura promosso dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Roma, che nella galleria intermedia al terzo livello, sul lato esposto a nord, ovvero quello che conserva la corona esterna del monumento, ha riportato alla luce tracce originali di raffigurazioni policrome.
Nei frammenti dipinti, la cui datazione oscilla tra il II e III secolo, si fa largo un repertorio di motivi gladiatori che include frecce, corone e palmette e, scoperta ancor più recente, piccoli ma inequivocabili depositi di rosso sono stati rinvenuti anche nei numeri incisi sulle arcate ad indicare i diversi settori che dovevano essere individuati dagli spettatori già a distanza, secondo una logica tutt'oggi adottata negli stadi moderni.
L’obiettivo è quello di includere la galleria nel circuito di visite organizzate per gruppi contigentati già dalla prossima estate.
Consulta anche:
Si della Commissione al ripristino dell'arenza del Colosseo
Nei frammenti dipinti, la cui datazione oscilla tra il II e III secolo, si fa largo un repertorio di motivi gladiatori che include frecce, corone e palmette e, scoperta ancor più recente, piccoli ma inequivocabili depositi di rosso sono stati rinvenuti anche nei numeri incisi sulle arcate ad indicare i diversi settori che dovevano essere individuati dagli spettatori già a distanza, secondo una logica tutt'oggi adottata negli stadi moderni.
L’obiettivo è quello di includere la galleria nel circuito di visite organizzate per gruppi contigentati già dalla prossima estate.
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