Fino al 17 settembre una mostra dalla Collezione “La Caixa” di Barcellona
Conversation Piece: dialoghi tra opere d’arte alla GNAM di Roma
© Judd Foundation.Licensed by VAGA, NY/VEGAP, Barcelona, 2017 © Photo Gasull |
JUAN MUÑOZ, Conversation Piece (Hirshhorn), 1995. Resina e sabbi
Francesca Grego
22/05/2017
Roma - L’arte contemporanea si anima tra le architetture classiche della GNAM di Roma: come personaggi su un palcoscenico, le opere si dispongono teatralmente nello spazio, si guardano, interagiscono, dialogano, discutono.
È Conversation Piece, la mostra costruita dalla Galleria Nazionale in collaborazione con la Fondazione Bancaria “La Caixa” di Barcellona. Una selezione mirata da una prestigiosa collezione d’arte contemporanea, che riunisce un importante corpus di lavori di discipline e tecniche diversissime nel segno della ricerca e dell’innovazione.
Varietà e differenze battono anche il ritmo della mostra romana, per scandagliare tutte le sfumature del minimalismo contemporaneo e sfatare il mito della sua pretesa freddezza: dalla bianca nudità esistenzialista di Antoni Tàpies al nero denso e materico di Richard Serra, dalle utopie scolpite di Thomas Schütte alla ballerina di Dégas in 3D di Juliao Sarmento, fino alle toccanti performance di Jana Sterback, alle ironiche riflessioni di Ignacio Uriarte sul rapporto uomo-macchina e agli esperimenti di Rachel Witheread e Fernanda Fragateiro sulle potenzialità dello spazio.
Ma l’immagine icona è certamente quella dei tre insoliti personaggi dell’installazione di Juan Muñoz, che qualcuno ricorderà nel suggestivo allestimento al Pirelli Hangar Bicocca di Milano del 2015: esseri ibridi e grigi dal corpo umano che termina in un sacco, che nonostante i volti inespressivi segnalano chiaramente un’interazione in atto.
Conversation Piece è il titolo dell’opera, che dà il nome alla mostra e che l’artista ha concepito come in un film muto, aggiungendo che a dotarlo di voci e suoni ci avrebbero pensato gli spettatori.
Insieme alle altre opere esposte, il gruppo di Muñoz attiva lo spazio del Salone Centrale intessendo una trama fitta di relazioni che, come spiega la direttrice della GNAM Cristiana Collu, si arricchisce di echi cinematografici e letterari con i rimandi al film Gruppo di famiglia in un interno - Conversation Piece di Luchino Visconti e al libro Scene di Conversazione di Mario Praz, la cui casa museo è storicamente legata all’identità della Galleria Nazionale.
“Questa mostra è il frutto del lavoro congiunto portato avanti dalle due istituzioni – ha dichiarato Nimfa Bisbe, direttrice delle collezioni d’arte della fondazione spagnola – oltre che del rapporto dialettico intrapreso con Cristiana Collu, lo stesso che intercorre tra i personaggi della scultura di Muñoz. Il titolo della mostra, Conversation Piece, rivela non solo il rapporto tra la Galleria Nazionale e la Fondazione, ma anche quello della stessa Collezione ‘La Caixa’, essa stessa risultato di una conversazione tra le opere”.
Ed è in questo spirito che dal 14 luglio dieci fondamentali opere della GNAM sbarcheranno a Barcellona per Il mondo di Giorgio De Chirico, la più grande esposizione sul padre della pittura metafisica mai realizzata in Spagna: un percorso completo che tra dipinti, acquerelli e disegni rappresenterà la carriera di una figura chiave dell’arte italiana dal secondo decennio del Novecento al 1976, approfondendone temi iconografici e ricerche tecniche.
Leggi anche:
- Alla Galleria Nazionale Stanze d'Artista. Tele e parole del Novecento italiano
- Roma: Rivoluzione alla Galleria Nazionale
È Conversation Piece, la mostra costruita dalla Galleria Nazionale in collaborazione con la Fondazione Bancaria “La Caixa” di Barcellona. Una selezione mirata da una prestigiosa collezione d’arte contemporanea, che riunisce un importante corpus di lavori di discipline e tecniche diversissime nel segno della ricerca e dell’innovazione.
Varietà e differenze battono anche il ritmo della mostra romana, per scandagliare tutte le sfumature del minimalismo contemporaneo e sfatare il mito della sua pretesa freddezza: dalla bianca nudità esistenzialista di Antoni Tàpies al nero denso e materico di Richard Serra, dalle utopie scolpite di Thomas Schütte alla ballerina di Dégas in 3D di Juliao Sarmento, fino alle toccanti performance di Jana Sterback, alle ironiche riflessioni di Ignacio Uriarte sul rapporto uomo-macchina e agli esperimenti di Rachel Witheread e Fernanda Fragateiro sulle potenzialità dello spazio.
Ma l’immagine icona è certamente quella dei tre insoliti personaggi dell’installazione di Juan Muñoz, che qualcuno ricorderà nel suggestivo allestimento al Pirelli Hangar Bicocca di Milano del 2015: esseri ibridi e grigi dal corpo umano che termina in un sacco, che nonostante i volti inespressivi segnalano chiaramente un’interazione in atto.
Conversation Piece è il titolo dell’opera, che dà il nome alla mostra e che l’artista ha concepito come in un film muto, aggiungendo che a dotarlo di voci e suoni ci avrebbero pensato gli spettatori.
Insieme alle altre opere esposte, il gruppo di Muñoz attiva lo spazio del Salone Centrale intessendo una trama fitta di relazioni che, come spiega la direttrice della GNAM Cristiana Collu, si arricchisce di echi cinematografici e letterari con i rimandi al film Gruppo di famiglia in un interno - Conversation Piece di Luchino Visconti e al libro Scene di Conversazione di Mario Praz, la cui casa museo è storicamente legata all’identità della Galleria Nazionale.
“Questa mostra è il frutto del lavoro congiunto portato avanti dalle due istituzioni – ha dichiarato Nimfa Bisbe, direttrice delle collezioni d’arte della fondazione spagnola – oltre che del rapporto dialettico intrapreso con Cristiana Collu, lo stesso che intercorre tra i personaggi della scultura di Muñoz. Il titolo della mostra, Conversation Piece, rivela non solo il rapporto tra la Galleria Nazionale e la Fondazione, ma anche quello della stessa Collezione ‘La Caixa’, essa stessa risultato di una conversazione tra le opere”.
Ed è in questo spirito che dal 14 luglio dieci fondamentali opere della GNAM sbarcheranno a Barcellona per Il mondo di Giorgio De Chirico, la più grande esposizione sul padre della pittura metafisica mai realizzata in Spagna: un percorso completo che tra dipinti, acquerelli e disegni rappresenterà la carriera di una figura chiave dell’arte italiana dal secondo decennio del Novecento al 1976, approfondendone temi iconografici e ricerche tecniche.
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