Gli eventi da non perdere
Da Caravaggio ai Marmi Torlonia: un anno di mostre nei Musei di Roma
Collezione Torlonia, stage fotografico per Baccante, ©FondazioneTorlonia PH Lorenzo De Masi
Francesca Grego
05/03/2020
Roma - Il 2020 dei Musei civici di Roma è finalmente pronto al decollo. Old masters, arte contemporanea, fotografia, archeologia, street art si avvicenderanno sul palcoscenico della capitale, in un programma pensato per soddisfare le esigenze di ogni fascia di fruitori.
Tra le 47 mostre in cantiere, la più attesa è certamente quella sui Marmi Torlonia: dalla collezione di una nota famiglia della nobiltà romana, 200 sculture antiche e preziosissime, fresche di restauro, si offriranno per la prima volta allo sguardo del pubblico. Teatro dell’evento sarà a partire dal 4 aprile Palazzo Caffarelli, prestigioso spazio espositivo dei Musei Capitolini che riaprirà dopo 55 anni e che per questa occasione beneficerà di un allestimento curato da David Chipperfield.
Collezione Torlonia, Statua di caprone in riposo. Marmo greco. Lungh. m. 1,32; largh. m. 0,60 Inv. 441 - courtesy © FondazioneTorlonia / Ph. Lorenzo De Masi
Da non perdere anche il secondo appuntamento previsto nella nuova location: Il tempo di Caravaggio. Capolavori dalla collezione di Roberto Longhi porterà alla ribalta i dipinti scelti per sé da uno dei più grandi storici dell’arte italiani a 50 anni dalla sua morte (12 marzo-13 settembre).
Il 23 aprile, invece, la rigogliosa Villa Borghese mostrerà un nuovo volto: a trasformare il Parco dei Daini saranno le installazioni di Back to Nature, realizzate da artisti contemporanei di rilievo come Mario Merz, Mimmo Paladino, Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi. Punta sul contemporraneo anche il primo appuntamento alla Galleria d’Arte Moderna, che presenta 30 anni del lavoro di Shepard Fairey - tra i più noti interpreti dell’urban art globale - accostati alle opere della collezione residente (dal 13 giugno all’11 ottobre). Sempre qui, in controtendenza rispetto al trend delle mostre al femminile, l’arte si interrogherà sulle trasformazioni dell’immagine maschile: dal 28 ottobre Ciao maschio! Volti, identità e potere dell’uomo contemporaneo sarà un viaggio tra dipinti, sculture, grafiche, video e installazioni dall’Ottocento al XX secolo.
Impossibile pensare la Città Eterna senza la sua storia e il suo ineguagliabile patrimonio archeologico: se ai Mercati di Traiano il racconto degli scavi napoleonici mostrerà come l’antico possa trasformarsi in strumento di propaganda (da ottobre 2020 a marzo 2021), ancora a Palazzo Caffarelli è pronta ad andare in scena la Roma della Repubblica (in calendario da settembre), nuova puntata del ciclo inaugurato nel 2018 con la Roma dei Re, mentre a Centrale Montemartini è in programma un prezioso focus sull’arte del mosaico dalle Collezioni Capitoline.
A 250 anni dalla Breccia di Porta Pia Palazzo Braschiracconterà invece la vertiginosa evoluzione della città, diventata capitale d’Italia un anno dopo: la vita quotidiana dei romani tra il 1870 e il 1915 andrà in scena attraverso filmati d’epoca e foto rare, documentando eventi storici e trasformazioni sociali, culturali, demografiche (novembre 2020-marzo 2021).
Gli appassionati di fotografia, infine, troveranno pane per i propri denti all’Ara Pacis: dal 1° ottobre Josef Koudelka. Radici presenterà il progetto Vestiges del grande reporter Magnum, che con il suo obiettivo alcuni dei più importanti siti archeologici del Mediterraneo, dalla Siria all’Italia, dal Libano alla Turchia, dall’Algeria alla Grecia per trasformare le rovine in speranza.
Leggi anche:
• Ecco i Torlonia Marbles: vita, morte e miracoli di una collezione segreta da 200 anni
Tra le 47 mostre in cantiere, la più attesa è certamente quella sui Marmi Torlonia: dalla collezione di una nota famiglia della nobiltà romana, 200 sculture antiche e preziosissime, fresche di restauro, si offriranno per la prima volta allo sguardo del pubblico. Teatro dell’evento sarà a partire dal 4 aprile Palazzo Caffarelli, prestigioso spazio espositivo dei Musei Capitolini che riaprirà dopo 55 anni e che per questa occasione beneficerà di un allestimento curato da David Chipperfield.
Collezione Torlonia, Statua di caprone in riposo. Marmo greco. Lungh. m. 1,32; largh. m. 0,60 Inv. 441 - courtesy © FondazioneTorlonia / Ph. Lorenzo De Masi
Da non perdere anche il secondo appuntamento previsto nella nuova location: Il tempo di Caravaggio. Capolavori dalla collezione di Roberto Longhi porterà alla ribalta i dipinti scelti per sé da uno dei più grandi storici dell’arte italiani a 50 anni dalla sua morte (12 marzo-13 settembre).
Il 23 aprile, invece, la rigogliosa Villa Borghese mostrerà un nuovo volto: a trasformare il Parco dei Daini saranno le installazioni di Back to Nature, realizzate da artisti contemporanei di rilievo come Mario Merz, Mimmo Paladino, Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi. Punta sul contemporraneo anche il primo appuntamento alla Galleria d’Arte Moderna, che presenta 30 anni del lavoro di Shepard Fairey - tra i più noti interpreti dell’urban art globale - accostati alle opere della collezione residente (dal 13 giugno all’11 ottobre). Sempre qui, in controtendenza rispetto al trend delle mostre al femminile, l’arte si interrogherà sulle trasformazioni dell’immagine maschile: dal 28 ottobre Ciao maschio! Volti, identità e potere dell’uomo contemporaneo sarà un viaggio tra dipinti, sculture, grafiche, video e installazioni dall’Ottocento al XX secolo.
Impossibile pensare la Città Eterna senza la sua storia e il suo ineguagliabile patrimonio archeologico: se ai Mercati di Traiano il racconto degli scavi napoleonici mostrerà come l’antico possa trasformarsi in strumento di propaganda (da ottobre 2020 a marzo 2021), ancora a Palazzo Caffarelli è pronta ad andare in scena la Roma della Repubblica (in calendario da settembre), nuova puntata del ciclo inaugurato nel 2018 con la Roma dei Re, mentre a Centrale Montemartini è in programma un prezioso focus sull’arte del mosaico dalle Collezioni Capitoline.
A 250 anni dalla Breccia di Porta Pia Palazzo Braschiracconterà invece la vertiginosa evoluzione della città, diventata capitale d’Italia un anno dopo: la vita quotidiana dei romani tra il 1870 e il 1915 andrà in scena attraverso filmati d’epoca e foto rare, documentando eventi storici e trasformazioni sociali, culturali, demografiche (novembre 2020-marzo 2021).
Gli appassionati di fotografia, infine, troveranno pane per i propri denti all’Ara Pacis: dal 1° ottobre Josef Koudelka. Radici presenterà il progetto Vestiges del grande reporter Magnum, che con il suo obiettivo alcuni dei più importanti siti archeologici del Mediterraneo, dalla Siria all’Italia, dal Libano alla Turchia, dall’Algeria alla Grecia per trasformare le rovine in speranza.
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