Dal 9 gennaio il ricco programma dei Musei in Comune
Da Goya a Keith Haring, il 2024 dei Musei Civici di Roma
Francisco Goya, Il parasole, 1777, Olio su tela, Madrid, Museo del Prado
Samantha De Martin
13/12/2023
Roma - Dalle icone pop del secolo scorso ai grandi maestri della fotografia, dall’antico ai linguaggi del contemporaneo, l’agenda dell’arte che i Musei Civici di Roma Capitale hanno scritto per il 2024 è un invito, rivolto a un pubblico ampio, a riscoprire la bellezza.
Presentato dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor e dal Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce il programma di mostre che i Musei in Comune ospiteranno nel 2024 sarà accompagnato da una rinnovata identità grafica. Il nuovo logo segue la campagna di comunicazione il cui slogan, “La varietà ci rende unici”, sottolinea la molteplicità e la ricchezza dei musei e delle collezioni, uniti in un sistema unico e riconoscibile volto a valorizzare il patrimonio culturale di Roma Capitale.
Il nuovo anno si aprirà nel segno delle note d’autore. Dal 16 febbraio al 28 aprile il Museo di Roma in Trastevere omaggia Rino Gaetano, a oltre quarant’anni dalla morte, con la prima mostra dedicata al cantautore, a cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano. Foto, cimeli artistici, oggetti, vestiti di scena, dischi, illustreranno la personalità e l’attualità di un artista prematuramente uscito di scena.
Annibale Carracci, Ercole al Bivio, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte
Tra le esposizioni più attese del 2024 si inserisce il percorso dedicato alla collezione Farnese. Da dicembre 2024 a Villa Caffarelli presso i Musei Capitolini attraverso dipinti, sculture, bozzetti, disegni, manoscritti, l’esposizione Origini e splendori della Collezione Farnese nella Roma del XVI secolo accompagnerà i visitatori alla scoperta di una delle dinastie più potenti del Rinascimento italiano. Sempre ai Capitolini dal 9 gennaio al 25 febbraio si potrà ammirare la tela di Francisco Goya, El quitasol (Il parasole), un prestito dal Museo del Prado di Madrid nell’ambito di uno scambio con l’Anima Beata di Guido Reni. Il capolavoro del maestro spagnolo sarà esposto nella Pinacoteca Capitolina vicino a La Buona Ventura di Caravaggio, per un dialogo tra giganti intitolato Goya E Caravaggio: verità e ribellione.
La primavera di Palazzo Caffarelli ospiterà il percorso Di padre in figlio. Filippo e Filippino Lippi pittori fiorentini del quattrocento, appuntamento che ricostruisce l’itinerario artistico dei due maestri attraverso dipinti, disegni e documenti. Se al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano Elagabalo e i culti orientali a Roma, offrirà, da maggio 2024 a marzo 2025, un approfondimento sulla diffusione dei culti orientali in città dall’età della repubblica al II secolo d.C., il Museo di Roma, dal 1° marzo al 10 giugno, renderà omaggio a Giacomo Matteotti, nell’anno del centenario della sua morte, ripercorrendo attraverso preziosi documenti e materiali d’archivio, la formazione, l’affermazione e il cammino politico di questo importante uomo del Novecento italiano.
Museo dell'Ara Pacis, mostra THEATRUM. Attori, autori e storie del teatro antico
La forza vitale del teatro andrà invece in scena al Museo dell’Ara Pacis dal 29 marzo al 29 settembre grazie alla mostra Theatrum. Attori e storie del teatro antico a cura di Claudio Parisi Presicce, Lucia Spagnuolo, Orietta Rossini. Seguendo un racconto che parte dalle radici greche, magno greche, etrusche e italiche del teatro romano, il pubblico sarà catapultato tra le gradinate dei grandi teatri che riflettevano le gerarchie sociali e di genere della Roma repubblicana e imperiale.
Dai “ludi” alla street art. In occasione dei quarant’anni dagli interventi artistici di Keith Haring a Roma, dal 25 maggio al 3 novembre la Galleria d’Arte Moderna ricorda il writer statunitense con Keith Haring Deleted, un percorso che abbraccia testimonianze visive di quegli interventi, oltre a oggetti e disegni mai esposti prima. Ma la Galleria d’Arte Moderna, da giugno 2024 a gennaio 2025, guarderà anche ai movimenti espressionisti internazionali con una selezione delle opere della collezione Iannaccone di Milano relative alla linea espressionista dell’arte italiana tra gli anni Trenta e Cinquanta - dalla Scuola Romana al gruppo Corrente - in dialogo con i dipinti e le sculture conservate nelle collezioni della Galleria d’arte moderna. Tra gli artisti al centro della mostra intitolata Estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Bruno Fausto Pirandello, Ottone Rosai, Antonietta Raphaël, Giulio Turcato, Emilio Vedova.
Per gli appassionati di fotografia la mostra Franco Fontana. Monografica, attesa al Museo dell’Ara Pacis da dicembre 2024 al 2 giugno 2025, ripercorrerà l’intera carriera del fotografo modenese attraverso una selezione di opere del suo archivio. Al Museo di Roma in Trastevere, Hilde in Italia. Arte e vita nelle fotografie di Hilde Lotz – Bauer sarà un focus sull’attività della fotografa bavarese con circa 100 foto, parte delle quali inedite e altre scattate a Roma durante il suo lungo soggiorno. L’omaggio all’artista Ouka Leele, in bilico tra fotografia e pittura, affiancherà i ritratti di Giacomo Pozzi Bellini dedicati a importanti intellettuali, politici, artisti, sceneggiatori, registi e attori del Novecento. Il corpus di opere del fotografo Dino Ignani sarà invece al centro di una mostra di approfondimento dedicata alla sottocultura degli anni ’80, con i suoi look, le sue mode, i locali dark.
Keith Haring Deleted, 1984, stampa fotografica, Roma, Sovrintendenza Capitolina
L’Oriente arriva a Roma attraverso due proposte. La prima, UKIYOE. Il Mondo Fluttuante al Museo di Roma dal 9 febbraio al 9 giugno testimonia l’incontro con il Giappone e la passione per il collezionismo di due viaggiatori italiani, Edoardo Chiossone e Vincenzo Ragusa (entrambi vissuti in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento) e, insieme, degli artisti e della produzione artistica giapponese fino ad Utagawa Kunyioshi. La mostra ospitata al Museo Napoleonico, Giuseppe Primoli e il fascino dell'oriente presenterà invece la collezione di 14 kakemono appartenuti al conte, dal vivido interesse per l’arte del Giappone e, più in generale, del continente asiatico.
Ma il 2024 per i Musei di Roma Capitale sarà anche l’anno dei progetti espositivi dedicati alle protagoniste dell’arte e della cultura. Da ottobre 2025 a gennaio 2025 al Casino dei Principi di Villa Torlonia, la figura di Titina Maselli sarà riletta, in occasione dell’anniversario del centenario dalla nascita. Oltre ai dipinti saranno esposti anche i lavori per il teatro come scenografa, poco conosciuti al pubblico.
È dedicata alle artiste che lavorarono a Roma a partire dal XVI secolo, come Lavinia Fontana e Artemisia Gentileschi, ma anche Elisabeth Vigée Lebrun e Angelika Kauffmann, la mostra Roma pittrice. Le artiste a Roma tra il XVI e XIX secolo al Museo di Roma da ottobre 2024 a gennaio 2025. Un'occasione per far conoscere al pubblico numerose opere del XVIII e XIX secolo attualmente conservate nei depositi del Museo.
Il progetto L’arte delle donne a Roma. Secessione, futurismo e ritorno all’ordine al Casino dei Principi di Villa Torlonia vuole invece documentare come, partendo dal movimento futurista e attraversando gli anni del fascismo fino al primo dopoguerra, le pittrici e le scultrici attive nel corso del Novecento abbiano riletto ed interpretato l’impegno artistico, in particolare nella vita culturale della capitale.
Presentato dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor e dal Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce il programma di mostre che i Musei in Comune ospiteranno nel 2024 sarà accompagnato da una rinnovata identità grafica. Il nuovo logo segue la campagna di comunicazione il cui slogan, “La varietà ci rende unici”, sottolinea la molteplicità e la ricchezza dei musei e delle collezioni, uniti in un sistema unico e riconoscibile volto a valorizzare il patrimonio culturale di Roma Capitale.
Il nuovo anno si aprirà nel segno delle note d’autore. Dal 16 febbraio al 28 aprile il Museo di Roma in Trastevere omaggia Rino Gaetano, a oltre quarant’anni dalla morte, con la prima mostra dedicata al cantautore, a cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano. Foto, cimeli artistici, oggetti, vestiti di scena, dischi, illustreranno la personalità e l’attualità di un artista prematuramente uscito di scena.
Annibale Carracci, Ercole al Bivio, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte
Tra le esposizioni più attese del 2024 si inserisce il percorso dedicato alla collezione Farnese. Da dicembre 2024 a Villa Caffarelli presso i Musei Capitolini attraverso dipinti, sculture, bozzetti, disegni, manoscritti, l’esposizione Origini e splendori della Collezione Farnese nella Roma del XVI secolo accompagnerà i visitatori alla scoperta di una delle dinastie più potenti del Rinascimento italiano. Sempre ai Capitolini dal 9 gennaio al 25 febbraio si potrà ammirare la tela di Francisco Goya, El quitasol (Il parasole), un prestito dal Museo del Prado di Madrid nell’ambito di uno scambio con l’Anima Beata di Guido Reni. Il capolavoro del maestro spagnolo sarà esposto nella Pinacoteca Capitolina vicino a La Buona Ventura di Caravaggio, per un dialogo tra giganti intitolato Goya E Caravaggio: verità e ribellione.
La primavera di Palazzo Caffarelli ospiterà il percorso Di padre in figlio. Filippo e Filippino Lippi pittori fiorentini del quattrocento, appuntamento che ricostruisce l’itinerario artistico dei due maestri attraverso dipinti, disegni e documenti. Se al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano Elagabalo e i culti orientali a Roma, offrirà, da maggio 2024 a marzo 2025, un approfondimento sulla diffusione dei culti orientali in città dall’età della repubblica al II secolo d.C., il Museo di Roma, dal 1° marzo al 10 giugno, renderà omaggio a Giacomo Matteotti, nell’anno del centenario della sua morte, ripercorrendo attraverso preziosi documenti e materiali d’archivio, la formazione, l’affermazione e il cammino politico di questo importante uomo del Novecento italiano.
Museo dell'Ara Pacis, mostra THEATRUM. Attori, autori e storie del teatro antico
La forza vitale del teatro andrà invece in scena al Museo dell’Ara Pacis dal 29 marzo al 29 settembre grazie alla mostra Theatrum. Attori e storie del teatro antico a cura di Claudio Parisi Presicce, Lucia Spagnuolo, Orietta Rossini. Seguendo un racconto che parte dalle radici greche, magno greche, etrusche e italiche del teatro romano, il pubblico sarà catapultato tra le gradinate dei grandi teatri che riflettevano le gerarchie sociali e di genere della Roma repubblicana e imperiale.
Dai “ludi” alla street art. In occasione dei quarant’anni dagli interventi artistici di Keith Haring a Roma, dal 25 maggio al 3 novembre la Galleria d’Arte Moderna ricorda il writer statunitense con Keith Haring Deleted, un percorso che abbraccia testimonianze visive di quegli interventi, oltre a oggetti e disegni mai esposti prima. Ma la Galleria d’Arte Moderna, da giugno 2024 a gennaio 2025, guarderà anche ai movimenti espressionisti internazionali con una selezione delle opere della collezione Iannaccone di Milano relative alla linea espressionista dell’arte italiana tra gli anni Trenta e Cinquanta - dalla Scuola Romana al gruppo Corrente - in dialogo con i dipinti e le sculture conservate nelle collezioni della Galleria d’arte moderna. Tra gli artisti al centro della mostra intitolata Estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Bruno Fausto Pirandello, Ottone Rosai, Antonietta Raphaël, Giulio Turcato, Emilio Vedova.
Per gli appassionati di fotografia la mostra Franco Fontana. Monografica, attesa al Museo dell’Ara Pacis da dicembre 2024 al 2 giugno 2025, ripercorrerà l’intera carriera del fotografo modenese attraverso una selezione di opere del suo archivio. Al Museo di Roma in Trastevere, Hilde in Italia. Arte e vita nelle fotografie di Hilde Lotz – Bauer sarà un focus sull’attività della fotografa bavarese con circa 100 foto, parte delle quali inedite e altre scattate a Roma durante il suo lungo soggiorno. L’omaggio all’artista Ouka Leele, in bilico tra fotografia e pittura, affiancherà i ritratti di Giacomo Pozzi Bellini dedicati a importanti intellettuali, politici, artisti, sceneggiatori, registi e attori del Novecento. Il corpus di opere del fotografo Dino Ignani sarà invece al centro di una mostra di approfondimento dedicata alla sottocultura degli anni ’80, con i suoi look, le sue mode, i locali dark.
Keith Haring Deleted, 1984, stampa fotografica, Roma, Sovrintendenza Capitolina
L’Oriente arriva a Roma attraverso due proposte. La prima, UKIYOE. Il Mondo Fluttuante al Museo di Roma dal 9 febbraio al 9 giugno testimonia l’incontro con il Giappone e la passione per il collezionismo di due viaggiatori italiani, Edoardo Chiossone e Vincenzo Ragusa (entrambi vissuti in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento) e, insieme, degli artisti e della produzione artistica giapponese fino ad Utagawa Kunyioshi. La mostra ospitata al Museo Napoleonico, Giuseppe Primoli e il fascino dell'oriente presenterà invece la collezione di 14 kakemono appartenuti al conte, dal vivido interesse per l’arte del Giappone e, più in generale, del continente asiatico.
Ma il 2024 per i Musei di Roma Capitale sarà anche l’anno dei progetti espositivi dedicati alle protagoniste dell’arte e della cultura. Da ottobre 2025 a gennaio 2025 al Casino dei Principi di Villa Torlonia, la figura di Titina Maselli sarà riletta, in occasione dell’anniversario del centenario dalla nascita. Oltre ai dipinti saranno esposti anche i lavori per il teatro come scenografa, poco conosciuti al pubblico.
È dedicata alle artiste che lavorarono a Roma a partire dal XVI secolo, come Lavinia Fontana e Artemisia Gentileschi, ma anche Elisabeth Vigée Lebrun e Angelika Kauffmann, la mostra Roma pittrice. Le artiste a Roma tra il XVI e XIX secolo al Museo di Roma da ottobre 2024 a gennaio 2025. Un'occasione per far conoscere al pubblico numerose opere del XVIII e XIX secolo attualmente conservate nei depositi del Museo.
Il progetto L’arte delle donne a Roma. Secessione, futurismo e ritorno all’ordine al Casino dei Principi di Villa Torlonia vuole invece documentare come, partendo dal movimento futurista e attraversando gli anni del fascismo fino al primo dopoguerra, le pittrici e le scultrici attive nel corso del Novecento abbiano riletto ed interpretato l’impegno artistico, in particolare nella vita culturale della capitale.
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