Gli interventi del progetto vincitore del bando Arte sui Cammini
L’ATLANTE di Dormino, lente di ingradimento sulla via Francigena
Davide Dormino + Atlante, Parco di Veio, Roma, 2019 | Foto: © Angelo Cricchi | Courtesy of Angelo Cricchi
la redazione
04/10/2019
Roma - Davide Dormino è l’artista che, insieme a Giancarlo Neri e a Goldschmied&Chiari, ha preso parte al progetto di Land Art “Three Gates of In-Perfection”, a cura del fotografo e video maker Angelo Cricchi. Il progetto che sarà inaugurato il 12 Ottobre al Parco di Veio, è risultato vincitore del bando Arte dui Cammini indetto dalla Regione Lazio.
ATLANTE è il titolo che Dormino ha scelto per la sua opera che corrisponde alla porta numero 1, quella del confronto con il luogo. ATLANTE è lo strumento che il viaggiatore ha a disposizione per entrare in contatto con il genius loci, una finestra aperta sull’orizzonte e il paesaggio. E’ qui che il viandante incontra qui il mondo. Ed è questo il primo ricongiungimento tra il corpo e la testa nell’uomo, anello di congiunzione, tramite. E quindi punto di forza e di sostegno.
Abbiamo rivolto alcune domande a Davide Dormino (LEGGI L'INTERVISTA).
In quale prospettiva va inquadrato il tuo intervento sulla Via Francigena ?
“Forse il contrario! È ATLANTE che inquadra la Francigena come fosse una lente di ingrandimento. La grande vertebra cervicale, in anatomia, è l’anello che collega il corpo alla testa, la porta che unisce il pensiero all’azione. In questo caso la scultura nasce per essere varcata dal viandante che desidera entrare in una dimensione più intima.”
In che modo il paesaggio naturale e culturale della Francigena fa parte della tua opera ?
“Goethe scriveva che la coscienza dell’Europa è nata sulla via Francigena perché ATLANTE basata sulla conoscenza dell’altro. La via è stata attraversata da uomini di culture differenti che si scambiavano linguaggi, esperienze e conoscenze. La Valle del Sorbo nel Parco di Veio, a pochi chilometri da Roma, è un luogo straordinario, ampio in cui si entra in contatto con la propria sensibilità.”
C'è un aspetto spirituale o metafisico nella tua ricerca artistica?
“Mi ha sempre attratto quello che c’è dentro le cose, quello che ci sostiene, la struttura portante degli elementi o se vogliamo l’anima fisica.
Ogni artista parte da una ricerca interiore e questo rende tutte le sue opere spirituali.”
Più in generale, quale contributo può dare l'arte al nuovo viandante di oggi che percorre l'antica via sacra?
“Ogni opera d’arte è una prospettiva sul mondo, un nuovo punto di vista. Così, gli interventi realizzati da tutti gli artisti per il bando “Arte sui Cammini”, sono stazioni, luoghi di partenza e di arrivo in cui ogni viaggiatore può essere accolto.
Il legame tra la natura e le opere diviene elemento portante proprio di quell’armonia che tutti cerchiamo quando inizia un viaggio.”
ATLANTE è il titolo che Dormino ha scelto per la sua opera che corrisponde alla porta numero 1, quella del confronto con il luogo. ATLANTE è lo strumento che il viaggiatore ha a disposizione per entrare in contatto con il genius loci, una finestra aperta sull’orizzonte e il paesaggio. E’ qui che il viandante incontra qui il mondo. Ed è questo il primo ricongiungimento tra il corpo e la testa nell’uomo, anello di congiunzione, tramite. E quindi punto di forza e di sostegno.
Abbiamo rivolto alcune domande a Davide Dormino (LEGGI L'INTERVISTA).
In quale prospettiva va inquadrato il tuo intervento sulla Via Francigena ?
“Forse il contrario! È ATLANTE che inquadra la Francigena come fosse una lente di ingrandimento. La grande vertebra cervicale, in anatomia, è l’anello che collega il corpo alla testa, la porta che unisce il pensiero all’azione. In questo caso la scultura nasce per essere varcata dal viandante che desidera entrare in una dimensione più intima.”
In che modo il paesaggio naturale e culturale della Francigena fa parte della tua opera ?
“Goethe scriveva che la coscienza dell’Europa è nata sulla via Francigena perché ATLANTE basata sulla conoscenza dell’altro. La via è stata attraversata da uomini di culture differenti che si scambiavano linguaggi, esperienze e conoscenze. La Valle del Sorbo nel Parco di Veio, a pochi chilometri da Roma, è un luogo straordinario, ampio in cui si entra in contatto con la propria sensibilità.”
C'è un aspetto spirituale o metafisico nella tua ricerca artistica?
“Mi ha sempre attratto quello che c’è dentro le cose, quello che ci sostiene, la struttura portante degli elementi o se vogliamo l’anima fisica.
Ogni artista parte da una ricerca interiore e questo rende tutte le sue opere spirituali.”
Più in generale, quale contributo può dare l'arte al nuovo viandante di oggi che percorre l'antica via sacra?
“Ogni opera d’arte è una prospettiva sul mondo, un nuovo punto di vista. Così, gli interventi realizzati da tutti gli artisti per il bando “Arte sui Cammini”, sono stazioni, luoghi di partenza e di arrivo in cui ogni viaggiatore può essere accolto.
Il legame tra la natura e le opere diviene elemento portante proprio di quell’armonia che tutti cerchiamo quando inizia un viaggio.”
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