Valorizzazione del patrimonio
Nasce il Consorzio per i Fori di Roma

Foro di Traiano, Roma
La Redazione
22/04/2015
Roma - Una sola cabina di regia per gestire l’area archeologica centrale della Capitale. Ecco il risultato dell’accordo sottoscritto da Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo, e da Ignazio Marino, sindaco di Roma. La direzione imboccata è quella “dell’integrazione tra tutela e valorizzazione del patrimonio” attraverso il superamento della divisione di competenze tra Stato e Comune e la nascita di un nuovo soggetto giuridico, interlocutore unico per visitatori, imprese e mecenati.
A reggere il consorzio sarà un consiglio di Amministrazione composto da un presidente nominato d’intesa da ministero e Campidoglio, dal soprintendente per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'area archeologica di Roma, Francesco Prosperetti, e dal sovrintendente capitolino ai Beni culturali, Claudio Parisi Presicce.
Oltre ad essere dotato di autonomia finanziaria, il Consorzio godrà dello stanziamento iniziale di risorse da parte di Comune e ministero fino al raggiungimento dell’equilibrio finanziario. Gli introiti dei monumenti gestiti affluiranno poi direttamente ai rispettivi proprietari.
“L'area archeologica centrale di Roma - ha aggiunto Franceschini- si è trovata frammentata in proprietà diverse. La firma di questo atto ci impegna in un’unica gestione che metterà insieme tutte le parti dell'area archeologica centrale. Ciò vuol dire sfruttarne meglio le enormi potenzialità”. L'obiettivo, ha sottolineato Franceschini, non è creare “una sorta di parco archeologico isolato” bensì una realtà “sempre più integrata col resto della città”.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Roma
A reggere il consorzio sarà un consiglio di Amministrazione composto da un presidente nominato d’intesa da ministero e Campidoglio, dal soprintendente per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'area archeologica di Roma, Francesco Prosperetti, e dal sovrintendente capitolino ai Beni culturali, Claudio Parisi Presicce.
Oltre ad essere dotato di autonomia finanziaria, il Consorzio godrà dello stanziamento iniziale di risorse da parte di Comune e ministero fino al raggiungimento dell’equilibrio finanziario. Gli introiti dei monumenti gestiti affluiranno poi direttamente ai rispettivi proprietari.
“L'area archeologica centrale di Roma - ha aggiunto Franceschini- si è trovata frammentata in proprietà diverse. La firma di questo atto ci impegna in un’unica gestione che metterà insieme tutte le parti dell'area archeologica centrale. Ciò vuol dire sfruttarne meglio le enormi potenzialità”. L'obiettivo, ha sottolineato Franceschini, non è creare “una sorta di parco archeologico isolato” bensì una realtà “sempre più integrata col resto della città”.
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