“Si, quiero”, l’opera veste a lutto
Oscurati i baci omosex di Gonzalo Orquìn
Si, quiero, Gonzalo Orquìn
L.S.
29/09/2013
Roma - Chi si recherà alla galleria L’Opera di Roma per visitare la mostra inaugurale Trialogo ed ammirare in particolare il progetto dell’artista spagnolo Gonzalo Orquìn, molto pubblicizzata negli ultimi giorni, rimarrà deluso.
L’opera “Si, quiero”, composta da 16 scatti di flash mob realizzati in diverse chiese barocche della capitale che ritraevano scambi di baci di coppie omosessuali è stata coperta in fretta con un intervento di oscuramento. La decisione è stata presa da gallerista, curatore e artista quando dal Vicariato è giunta una formale diffida insieme alla richiesta di danni.
Non potendo far fronte al rischio di un’azione legale, la galleria, invece di rimuovere l’opera ha scelto di lasciarla nella sua collocazione e ha optato per un'operazione di tipo artistico vestendola “a lutto”. Orquìn non ha nascosto il rammarico: “Un’opera che era un messaggio di gioia e d’amore è diventata un’opera di morte”.
L’opera “Si, quiero”, composta da 16 scatti di flash mob realizzati in diverse chiese barocche della capitale che ritraevano scambi di baci di coppie omosessuali è stata coperta in fretta con un intervento di oscuramento. La decisione è stata presa da gallerista, curatore e artista quando dal Vicariato è giunta una formale diffida insieme alla richiesta di danni.
Non potendo far fronte al rischio di un’azione legale, la galleria, invece di rimuovere l’opera ha scelto di lasciarla nella sua collocazione e ha optato per un'operazione di tipo artistico vestendola “a lutto”. Orquìn non ha nascosto il rammarico: “Un’opera che era un messaggio di gioia e d’amore è diventata un’opera di morte”.
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