Appuntamenti da non perdere passata l'emergenza
Street Art: arrivano Banksy e Shepard Fairey
Banksy, Happy Choppers, 2003
Samantha De Martin
06/03/2020
Roma - Da Banksy a Shepard Fairey, l’ironia graffiante della street art è al centro di una serie di importanti appuntamenti da Nord a Sud.
L’universo del misterioso artista di Bristol incontra, a Roma, l’architettura cinquecentesca del Chiostro del Bramante attraverso 90 opere che raccontano lo street artist “senza volto” che ha conquistato il mondo grazie a opere intrise di ironia, denuncia, politica, protesta.
L’appuntamento (attesissimo) in programma dal 21 marzo, ma che in ragione della emergenza sanitaria verrà rimandata ai primi di aprile e sino al 6 settembre è solo uno dei tanti eventi dedicati in Italia all’arte urbana.
Da Genova - dove è stata prorogata fino al 13 aprile la mostra dedicata all’artista senza volto - alla capitale, dove la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea accoglierà le icone e i lavori di Shepard Fairey, ecco gli appuntamenti da non perdere con i maestri dello stencil.
Bansky. A visual protest al Chiostro del Bramante
Il percorso espositivo che sarà allestito al Chiostro del Bramante accoglierà opere provenienti da collezioni privale, oltre a una ventina di progetti per copertine di dischi e libri, realizzati da Banksy tra il 2001 e il 2017.
Da Love is in the Air a Girl with Balloon - battuta all’asta per un milione di sterline, e autodistruttasi grazie a un meccanismo inserito nella cornice - da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, o alle prove di stampa per il libro Wall & Piece, il visitatore è invitato a confrontarsi con stampe su carta o tela, con opere uniche realizzate con tecniche diverse, dall’olio o dall’acrilico su tela allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento ad alcune sculture di resina polimerica dipinta o di bronzo verniciato.
I “muri” progettati da Donato Bramante intorno al 1500 si apprestano ad accogliere le idee, i segni, i messaggi lanciati dall’artista senza volto più famoso al mondo, che ha lasciato la sua sarcastica impronta sui muri delle città attraverso graffiti, performance, incursioni.
L’anonimato del genio, nato presumibilmente a Bristol all’inizio degli anni Settanta e formatosi nella scena underground della cittadina sul fiume Avon, ne accresce indubbiamente il fascino.
“Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti” scrive Banksy, da sempre fiero detrattore della mercificazione dell'arte e del feticismo collezionistico. L'artista cerca con i suoi disegni di svegliare le coscienze facendo ricorso a un'ampia gamma di soggetti, dai topi (celebri ormai i suoi rats capaci di sopravvivere all’olocausto nucleare, al contrario degli esseri umani) alle scimmie, dai bambini agli anziani, dai poliziotti ai gatti e persino ai membri della famiglia reale ritratti con un’iconografia punk.
Il secondo principio di un artista di nome Banksy. A Genova, prorogata fino al 13 aprile la mostra a Palazzo Ducale
La mostra a Palazzo Ducale, dal titolo “Il secondo principio di un artista chiamato Banksy” riunisce opere e oggetti originali dell’artista britannico. Ci sono i dipinti a mano libera della primissima fase della sua carriera e numerosi stencil.
In questo percorso, visitabile fino al prossimo 13 aprile, e a cura di Stefano Antonelli, Gianluca Marziani e Acoris Andipa, ideato e prodotto da MetaMorfosi Associazione Culturale, non mancano le serigrafie, considerate vitali da Banksy per diffondere i suoi messaggi, e altre opere provenienti da Dismaland (come la scultura Mickey Snake con Topolino inghiottito da un pitone).
Shepard Fairey alla Galleria d’Arte Moderna di Roma
Il terzo appuntamento con la street art, in particolare con uno degli artisti di Urban Art più celebri al mondo, avrà luogo dal 13 giugno all’11 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Le icone e i lavori di Shepard Fairey dialogheranno con le opere della Galleria, attraverso rimandi tematici e politici, e con l’installazione Lo Stencil Poster degli artisti italiani Sten & Lex.
La mostra dal titolo Shepard Fairey. 3 Decades of dissent - dedicata all’artista reso celebre dal manifesto Hope che riproduce il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia - sarà uno degli eventi di punta del calendario di appuntamenti 2020 nella capitale.
La street art arriva al MANN con "Superwomen”
Otto volti di donne celebri fanno l'occhiolino ai visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Sul petto hanno impressa l'inconfondibile “S”, che connota otto Superwomen, sfatando il mito che esista soltanto “Superman”. Firmata dalla coppia di street artists, rigorosamente anonime e conosciute come Lediesis, la mostra “SuperWomen #Super8X8Città” è anche un’occasione per celebrare la Festa della Donna attraverso personaggi femminili che hanno lasciato una traccia nel mondo della cultura e dell'arte.
Lediesis, Frida Kahlo, "Superwomen- #Super 8X8Città"
A strizzare l'occhio al visitatore sanammo il premio Oscar Lina Wertmuller e Alda Merini, il volto di Peggy Guggenheim, la stella di Marlene Dietrich e Marina Abramovic, Yayoi Kusama e il viso inconfondibile di Frida Kahlo che ammicca a Maria Callas.
Lediesis arrivano all'Archeologico dopo un lungo percorso, dipanato dal nord al sud della penisola attraverso Milano, Venezia, Firenze, Bologna, L'Aquila, Roma e Bari. I dipinti su carta velina dedicati alle Superwomen, realizzati nelle otto città, su finestre cieche o muri dismessi, adesso saranno riuniti al MANN in occasione della mostra.
Keith Haring protagonista a Osimo
A 30 anni dalla scomparsa dell’artista statunitense Keith Haring Palazzo Campana di Osimo (Ancona) dedica dal 28 marzo al 27 settembre una mostra al writer statunitense.
Oltre a tracciare una linea di demarcazione tra la cultura del graffitismo e la dimensione più ampia della street art, l'appuntamento vuole essere soprattutto l’occasione per tracciare le origini di un movimento spontaneo che, da oltre quarant’anni, anima pareti, strade, edifici.
Leggi anche:
• Banksy colpisce ancora
• A Londra tutto Banksy in Galleria
• Datemi una maschera e dirò la verità: l'opera di Banksy in mostra a Genova
• Banksy. A visual protest
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L’appuntamento (attesissimo) in programma dal 21 marzo, ma che in ragione della emergenza sanitaria verrà rimandata ai primi di aprile e sino al 6 settembre è solo uno dei tanti eventi dedicati in Italia all’arte urbana.
Da Genova - dove è stata prorogata fino al 13 aprile la mostra dedicata all’artista senza volto - alla capitale, dove la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea accoglierà le icone e i lavori di Shepard Fairey, ecco gli appuntamenti da non perdere con i maestri dello stencil.
Bansky. A visual protest al Chiostro del Bramante
Il percorso espositivo che sarà allestito al Chiostro del Bramante accoglierà opere provenienti da collezioni privale, oltre a una ventina di progetti per copertine di dischi e libri, realizzati da Banksy tra il 2001 e il 2017.
Da Love is in the Air a Girl with Balloon - battuta all’asta per un milione di sterline, e autodistruttasi grazie a un meccanismo inserito nella cornice - da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, o alle prove di stampa per il libro Wall & Piece, il visitatore è invitato a confrontarsi con stampe su carta o tela, con opere uniche realizzate con tecniche diverse, dall’olio o dall’acrilico su tela allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento ad alcune sculture di resina polimerica dipinta o di bronzo verniciato.
I “muri” progettati da Donato Bramante intorno al 1500 si apprestano ad accogliere le idee, i segni, i messaggi lanciati dall’artista senza volto più famoso al mondo, che ha lasciato la sua sarcastica impronta sui muri delle città attraverso graffiti, performance, incursioni.
L’anonimato del genio, nato presumibilmente a Bristol all’inizio degli anni Settanta e formatosi nella scena underground della cittadina sul fiume Avon, ne accresce indubbiamente il fascino.
“Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti” scrive Banksy, da sempre fiero detrattore della mercificazione dell'arte e del feticismo collezionistico. L'artista cerca con i suoi disegni di svegliare le coscienze facendo ricorso a un'ampia gamma di soggetti, dai topi (celebri ormai i suoi rats capaci di sopravvivere all’olocausto nucleare, al contrario degli esseri umani) alle scimmie, dai bambini agli anziani, dai poliziotti ai gatti e persino ai membri della famiglia reale ritratti con un’iconografia punk.
Il secondo principio di un artista di nome Banksy. A Genova, prorogata fino al 13 aprile la mostra a Palazzo Ducale
La mostra a Palazzo Ducale, dal titolo “Il secondo principio di un artista chiamato Banksy” riunisce opere e oggetti originali dell’artista britannico. Ci sono i dipinti a mano libera della primissima fase della sua carriera e numerosi stencil.
In questo percorso, visitabile fino al prossimo 13 aprile, e a cura di Stefano Antonelli, Gianluca Marziani e Acoris Andipa, ideato e prodotto da MetaMorfosi Associazione Culturale, non mancano le serigrafie, considerate vitali da Banksy per diffondere i suoi messaggi, e altre opere provenienti da Dismaland (come la scultura Mickey Snake con Topolino inghiottito da un pitone).
Shepard Fairey alla Galleria d’Arte Moderna di Roma
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Le icone e i lavori di Shepard Fairey dialogheranno con le opere della Galleria, attraverso rimandi tematici e politici, e con l’installazione Lo Stencil Poster degli artisti italiani Sten & Lex.
La mostra dal titolo Shepard Fairey. 3 Decades of dissent - dedicata all’artista reso celebre dal manifesto Hope che riproduce il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia - sarà uno degli eventi di punta del calendario di appuntamenti 2020 nella capitale.
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Lediesis, Frida Kahlo, "Superwomen- #Super 8X8Città"
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Keith Haring protagonista a Osimo
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Oltre a tracciare una linea di demarcazione tra la cultura del graffitismo e la dimensione più ampia della street art, l'appuntamento vuole essere soprattutto l’occasione per tracciare le origini di un movimento spontaneo che, da oltre quarant’anni, anima pareti, strade, edifici.
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