Presentata anche un’inedita ricerca sul mercato delle esposizioni
A Torino arriva AMIEX, la prima borsa delle mostre

AMIEX, la prima borsa delle mostre
E. Bramati
11/03/2014
Torino - L'11 e il 12 marzo 2014 al Lingotto di Torino prende vita AMIEX, la prima borsa delle mostre che a partire da quest'anno sarà riproposta con cadenza annuale.
Si tratta di un innovativo marketplace europeo in cui il mondo della cultura e quello dell’impresa, attraverso operatori pubblici e privati, nazionali e internazionali del settore dell'arte, dei musei e dei servizi ad essi collegati, si incontrano per sviluppare, scambiare o co?produrre eventi culturali ed esposizioni.
Grazie a un innovativo format 2.0, si svilupperanno in questi giorni due linee principali: il business matching e i workshop. Nel primo caso domanda e offerta si incontreranno in un luogo fisico e su una piattaforma virtuale, con momenti one-to-one e one?to?many. I workshop saranno invece dedicati alla formazione e al confronto, con incontri dedicati ai temi più innovativi e dibattuti del settore.
Tra questi l'appuntamento più atteso è stato in mattinata la presentazione della ricerca a cura di Fabio Achilli e Guido Guerzoni sull’andamento del mercato delle mostre italiano nel 2012, già anticipato nel workshop di avvicinamento Verso AMIEX lo scorso novembre.
Attraverso un confronto con i dati sulla produzione culturale di altri paesi europei, lo studio intende sottolineare la tendenza, tutta italiana, ad affidare la progettazione di eventi espositivi a imprese private con finalità di lucro. All'estero, al contrario, gli stessi eventi sono normalmente ideati e gestiti dal personale interno delle istituzioni, spesso in coproduzione con altri musei e grazie ad accordi attentamente pianificati.
Inoltre, emerge la propensione nazionale a importare, talvolta con costi elevati, modeste produzioni internazionali, a fronte di prestiti di opere di grande rilievo storico-artistico, in alcuni casi addirittura a titolo gratuito.
Si tratta di un innovativo marketplace europeo in cui il mondo della cultura e quello dell’impresa, attraverso operatori pubblici e privati, nazionali e internazionali del settore dell'arte, dei musei e dei servizi ad essi collegati, si incontrano per sviluppare, scambiare o co?produrre eventi culturali ed esposizioni.
Grazie a un innovativo format 2.0, si svilupperanno in questi giorni due linee principali: il business matching e i workshop. Nel primo caso domanda e offerta si incontreranno in un luogo fisico e su una piattaforma virtuale, con momenti one-to-one e one?to?many. I workshop saranno invece dedicati alla formazione e al confronto, con incontri dedicati ai temi più innovativi e dibattuti del settore.
Tra questi l'appuntamento più atteso è stato in mattinata la presentazione della ricerca a cura di Fabio Achilli e Guido Guerzoni sull’andamento del mercato delle mostre italiano nel 2012, già anticipato nel workshop di avvicinamento Verso AMIEX lo scorso novembre.
Attraverso un confronto con i dati sulla produzione culturale di altri paesi europei, lo studio intende sottolineare la tendenza, tutta italiana, ad affidare la progettazione di eventi espositivi a imprese private con finalità di lucro. All'estero, al contrario, gli stessi eventi sono normalmente ideati e gestiti dal personale interno delle istituzioni, spesso in coproduzione con altri musei e grazie ad accordi attentamente pianificati.
Inoltre, emerge la propensione nazionale a importare, talvolta con costi elevati, modeste produzioni internazionali, a fronte di prestiti di opere di grande rilievo storico-artistico, in alcuni casi addirittura a titolo gratuito.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Dall’8 marzo al 22 giugno
Ricomposti alla National Gallery i grandi polittici del Trecento senese
-
Roma | A Roma dal 6 febbraio al 23 marzo
Italia al lavoro. Ottant'anni di passione e creatività in mostra al Palaexpo
-
Roma | L’artista belga a Roma fino al 1° marzo
"Difendo la vulnerabilità di tutto ciò che è vivo". Parla Jan Fabre, in mostra alla Galleria Mucciaccia di Roma
-
Rovigo | Dal 21 febbraio a Rovigo, Palazzo Roverella
Hammershøi, il maestro del silenzio, per la prima volta in Italia
-
Mondo | In mostra fino al 12 maggio
Alle origini della pittura italiana. Dal Louvre un nuovo sguardo su Cimabue
-
Roma | Dall’11 febbraio a Palazzo Bonaparte
Il grido interiore di Munch arriva a Roma