A Palazzo Turinetti il quarto museo del gruppo Intesa Sanpaolo
Apre a Torino il nuovo museo delle Gallerie d'Italia, un hub culturale dedicato alla fotografia e al barocco piemontese
Il nuovo museo delle Gallerie d'Italia a Torino | Courtesy Intesa Sanpaolo
Samantha De Martin
17/05/2022
Torino - Un percorso di diecimila metri quadri distribuiti su cinque piani, di cui tre ipogei, dedicati alla fotografia e al Barocco piemontese. Nel cuore di Piazza San Carlo, presso il settecentesco Palazzo Turinetti, sede legale e storica di Intesa Sanpaolo, le Gallerie d’Italia di Torino aprono da oggi le loro porte ai visitatori. Il quarto museo del gruppo, dopo Milano, Napoli e Vicenza, reca l’impronta di Michele De Lucchi – AMDL Circle che ha curato il progetto architettonico trasformando gli spazi dello storico edificio in una sorta di tempio dove troveranno dimora la fotografia e la video arte.
L’imponente intervento di restauro è stato accompagnato da un’attenta ricerca sulle vicende storiche dell’edificio che ha conservato al suo piano nobile l’originaria impronta sei-settecentesca con arredi, specchi e boiseries posti in armonico dialogo con la collezione permanente di arte piemontese.
Ma le Gallerie d’Italia di Torino sono anche la nuova sede dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, un immenso scrigno della memoria abitato da 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane. Una chicca da non perdere è anche la selezione di opere dalle collezioni del Gruppo tra cui il ciclo pittorico dell'antico Oratorio della Compagnia di San Paolo di proprietà della Banca.
Il nuovo museo delle Gallerie d'Italia a Torino | Courtesy Intesa Sanpaolo
A dare il benvenuto agli ospiti nella nuova sede torinese saranno mostre temporanee originali, commissionate a fotografi di fama internazionale, ma anche attività di didattica per le scuole e iniziative destinate all’ inclusione sociale.
“L’apertura della sede di Torino, in Piazza San Carlo - commenta Giovanni Bazoli, presidente Emerito Intesa Sanpaolo - completa un progetto di dimensione nazionale e rappresenta una delle tappe più importanti nella storia dell’impegno profuso dalla nostra banca in ambito culturale. E crediamo che si possa parlare di un evento di grande significato per Torino: non solo sotto il profilo della cultura, in quanto il nuovo museo arricchirà la già ampia offerta culturale della città, ma anche sotto il profilo istituzionale e civile. In uno scenario di drammatica incertezza come quello che stiamo vivendo, l’evento odierno rappresenta anche un segnale di speranza e di fiducia nel futuro”.
Varcato l’ingresso delle nuove Gallerie d’Italia - Torino dal cortile della Banca, in piazza San Carlo 156, uno scalone monumentale accompagna i visitatori verso gli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, in precedenza occupate da archivi, caveau, sale meeting legate all’attività bancaria e pronte adesso ad accogliere mostre, e a diventare un ritrovo di socialità.
Pino Musi, Archivio Publifoto, Torino, Gallerie d'Italia | Courtesy Intesa Sanpaolo
Al primo piano sotterraneo le aule didattiche con spazi modulari caratterizzati da una grande vetrata si affacciano sulla “Sala dei 300”, la storica sede dove l’Istituto Bancario Sanpaolo teneva le proprie assemblee.
Il secondo piano ipogeo, che accoglie la biglietteria, sarà un punto di snodo del percorso museale. Da qui il pubblico potrà decidere come muoversi attraverso molteplici percorsi, assecondando scelte e interessi personali.
Una “manica lunga” concepita per la fotografia classica accompagna al terzo piano sotterraneo dove ha sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, visibile a tutti i visitatori attraverso una grande vetrata. Le immagini digitalizzate dell’Archivio, reso così accessibile alla fruizione collettiva, si potranno consultare grazie a un grande pannello touchscreen.
Il terzo piano accoglie anche una sala multimediale, autentico gioiello di tecnologia e innovazione, in grado di offrire al visitatore la sensazione di fluttuare letteralmente tra immagini e video.
Isaac de Moucheron, Veduta fantastica con architetture e figure, 1698, Olio su tela, Torino, Gallerie d'Italia | Courtesy Intesa Sanpaolo
Lasciando gli ambienti ipogei, il pubblico è invitato a risalire fino al piano terra dove un chiostro all’aperto delimitato da Piazza San Carlo, via XX Settembre e via Santa Teresa, è pronto ad accogliere una nuova libreria, il caffè e un ristorante.
Al piano nobile del Palazzo, tra le sale che affacciano su Piazza San Carlo, il percorso museale a cura di Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione, esporrà una quarantina di opere - tra sculture, dipinti, arredi, arazzi - realizzate tra il XIV e il XVIII secolo, in dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi del palazzo.
Un altro ambiente sfodera le nove grandi tele di proprietà della Banca risalenti alla seconda metà del Seicento e realizzate per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto. Sullo stesso piano la storica “Sala Turinetti” sarà adibita a eventi e iniziative cittadine.
La Direzione del museo torinese è affidata a Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal vice direttore Antonio Carloni.
Jan Peeter Verdussen, Battaglia di Guastalla, 1743-1745, Olio su tela, Torino, Gallerie d'Italia | Courtesy Intesa Sanpaolo
Il calendario espositivo ha già preso il via con due interessanti mostre. La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia è un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi, realizzato dal fotografo Paolo Pellegrin in Namibia, Islanda, Costa Rica, Italia. A questo si affianca la mostra Dalla guerra alla luna 1945 – 1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Grazie a questa selezione di immagini storiche dell’omonimo archivio, a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, si potrà ripercorrere il miracolo economico italiano dal dopoguerra fino allo sbarco sulla luna.
Una testimonianza sulla ricostruzione del Paese, con le sue difficoltà e i suoi entusiasmi.
Vulcano Fagradalsfjall, penisola di Reykjanes. Islanda, 2021, Paolo Pellegrin/Magnum Photos
Le Gallerie d’Italia di Torino sono aperte martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30, mercoledì dalle 9.30 alle 22.30, con ultimo ingresso un’ora e mezza prima della chiusura. Informazioni e prenotazioni sul sito delle Gallerie o al Numero Verde 800.167619.
Il nuovo museo delle Gallerie d'Italia a Torino | Courtesy Intesa Sanpaolo
Leggi anche:
• Torino: ecco come sarà il nuovo museo delle Gallerie d'Italia
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Ma le Gallerie d’Italia di Torino sono anche la nuova sede dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, un immenso scrigno della memoria abitato da 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane. Una chicca da non perdere è anche la selezione di opere dalle collezioni del Gruppo tra cui il ciclo pittorico dell'antico Oratorio della Compagnia di San Paolo di proprietà della Banca.
Il nuovo museo delle Gallerie d'Italia a Torino | Courtesy Intesa Sanpaolo
A dare il benvenuto agli ospiti nella nuova sede torinese saranno mostre temporanee originali, commissionate a fotografi di fama internazionale, ma anche attività di didattica per le scuole e iniziative destinate all’ inclusione sociale.
“L’apertura della sede di Torino, in Piazza San Carlo - commenta Giovanni Bazoli, presidente Emerito Intesa Sanpaolo - completa un progetto di dimensione nazionale e rappresenta una delle tappe più importanti nella storia dell’impegno profuso dalla nostra banca in ambito culturale. E crediamo che si possa parlare di un evento di grande significato per Torino: non solo sotto il profilo della cultura, in quanto il nuovo museo arricchirà la già ampia offerta culturale della città, ma anche sotto il profilo istituzionale e civile. In uno scenario di drammatica incertezza come quello che stiamo vivendo, l’evento odierno rappresenta anche un segnale di speranza e di fiducia nel futuro”.
Varcato l’ingresso delle nuove Gallerie d’Italia - Torino dal cortile della Banca, in piazza San Carlo 156, uno scalone monumentale accompagna i visitatori verso gli spazi ipogei di Palazzo Turinetti, in precedenza occupate da archivi, caveau, sale meeting legate all’attività bancaria e pronte adesso ad accogliere mostre, e a diventare un ritrovo di socialità.
Pino Musi, Archivio Publifoto, Torino, Gallerie d'Italia | Courtesy Intesa Sanpaolo
Al primo piano sotterraneo le aule didattiche con spazi modulari caratterizzati da una grande vetrata si affacciano sulla “Sala dei 300”, la storica sede dove l’Istituto Bancario Sanpaolo teneva le proprie assemblee.
Il secondo piano ipogeo, che accoglie la biglietteria, sarà un punto di snodo del percorso museale. Da qui il pubblico potrà decidere come muoversi attraverso molteplici percorsi, assecondando scelte e interessi personali.
Una “manica lunga” concepita per la fotografia classica accompagna al terzo piano sotterraneo dove ha sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, visibile a tutti i visitatori attraverso una grande vetrata. Le immagini digitalizzate dell’Archivio, reso così accessibile alla fruizione collettiva, si potranno consultare grazie a un grande pannello touchscreen.
Il terzo piano accoglie anche una sala multimediale, autentico gioiello di tecnologia e innovazione, in grado di offrire al visitatore la sensazione di fluttuare letteralmente tra immagini e video.
Isaac de Moucheron, Veduta fantastica con architetture e figure, 1698, Olio su tela, Torino, Gallerie d'Italia | Courtesy Intesa Sanpaolo
Lasciando gli ambienti ipogei, il pubblico è invitato a risalire fino al piano terra dove un chiostro all’aperto delimitato da Piazza San Carlo, via XX Settembre e via Santa Teresa, è pronto ad accogliere una nuova libreria, il caffè e un ristorante.
Al piano nobile del Palazzo, tra le sale che affacciano su Piazza San Carlo, il percorso museale a cura di Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione, esporrà una quarantina di opere - tra sculture, dipinti, arredi, arazzi - realizzate tra il XIV e il XVIII secolo, in dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi del palazzo.
Un altro ambiente sfodera le nove grandi tele di proprietà della Banca risalenti alla seconda metà del Seicento e realizzate per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto. Sullo stesso piano la storica “Sala Turinetti” sarà adibita a eventi e iniziative cittadine.
La Direzione del museo torinese è affidata a Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal vice direttore Antonio Carloni.
Jan Peeter Verdussen, Battaglia di Guastalla, 1743-1745, Olio su tela, Torino, Gallerie d'Italia | Courtesy Intesa Sanpaolo
Il calendario espositivo ha già preso il via con due interessanti mostre. La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia è un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi, realizzato dal fotografo Paolo Pellegrin in Namibia, Islanda, Costa Rica, Italia. A questo si affianca la mostra Dalla guerra alla luna 1945 – 1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Grazie a questa selezione di immagini storiche dell’omonimo archivio, a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, si potrà ripercorrere il miracolo economico italiano dal dopoguerra fino allo sbarco sulla luna.
Una testimonianza sulla ricostruzione del Paese, con le sue difficoltà e i suoi entusiasmi.
Vulcano Fagradalsfjall, penisola di Reykjanes. Islanda, 2021, Paolo Pellegrin/Magnum Photos
Le Gallerie d’Italia di Torino sono aperte martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30, mercoledì dalle 9.30 alle 22.30, con ultimo ingresso un’ora e mezza prima della chiusura. Informazioni e prenotazioni sul sito delle Gallerie o al Numero Verde 800.167619.
Il nuovo museo delle Gallerie d'Italia a Torino | Courtesy Intesa Sanpaolo
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