Damien Hirst: è in Italia la sconcertante collezione privata dell’artista più contestato del momento

Damien Hirst
 

09/11/2012

Torino - Solo di recente è riuscito a scatenare le ire degli animalisti per aver imprigionato migliaia di farfalle per un allestimento alla Tate Modern di Londra e nello stesso tempo, per l’ennesima volta, a scandalizzare e sconcertare il pubblico internazionale con la statua di una donna incinta macabramente vivisezionata installata sulle coste della Gran Bretagna, sul lungomare della pittoresca cittadina di Devon.
 
Ora si apre in Italia, ospitata dall'11 novenbre 2012 al 10 marzo 2013 presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli,  la mostra Freedom not Genius che aiuta a comprendere meglio i gusti e la personalità di Damien Hirst, l’artista più controverso degli ultimi anni. Per una volta in esposizione non c’è il frutto del suo lavoro ma della sua attività di collezionista delle opere altrui.
 
Tra gli artisti favoriti da Hirst, presenti nella sua raccolta Murderme, una delle più interessanti al mondo, ci sono Franz Auerbach, Francis Bacon, Alberto Giacometti, Mario Merz, Bruce Nauman, Richard Prince e Andy Warhol, e alcuni della generazione più recente, come Banksy, John Currin, Tracey Emin, Angus Fairhurst, Sarah Lucas and Rachel Whiteread.
 
Riallacciandosi al filo conduttore della raccolta d’arte di Hirst, ossia l’ossessione e il fascino della morte, è stata allestita una mostra parallela che prendendo le mosse da "Nature morte au crâne et pot "di Pablo Picasso propone una raccolta di oggetti che fanno da memento mori: maschere funebri, reperti antichi e dipinti di vanitas settecenteschi, fotografie vintage e calchi di teschi di epoche diverse.

N.S.



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