Degas a Torino: i segreti di un successo da 8mila visite in 6 giorni

Degas_Torino
24/10/2012
Torino - Degas. Capolavori dal Musée d’Orsay in esposizione alla Promotrice di Belle Arti di Torino fa il pienone nei primi sei giorni dall’inaugurazione, avvenuta il 17 ottobre scorso. Nel solo weekend sono stati staccati circa 4000 biglietti. Ad acquistarli, turisti italiani e stranieri e ovviamente tanti torinesi.
Un inizio che promette bene e permette di fare ottime previsioni per i prossimi tre mesi, fino al 27 gennaio 2013, data in cui si spegneranno i riflettori sugli ottanta capolavori di Edgar Degas in mostra, tutti provenienti da Parigi, per la precisione dal Musée d’Orsay che contiene le opere più importanti del grande maestro che realizzò la maggior parte dei suoi capolavori tra Francia e Italia.
Diversi i motivi del successo di quella che si preannuncia come una delle mostre più visitate della stagione e non solo: prima di tutto il fascino esercitato sul pubblico, anche di semplici appassionati, da Degas e dagli esponenti dell’Impressionismo in generale; poi le ambientazioni e i temi dei dipinti esposti, dedicati ai caffè, al paesaggio, al mondo dei cavalli e delle corse e, naturalmente, alle celeberrime ballerine; inoltre il fatto che questa rappresenta la più grande esposizione dell’artista francese mai allestita in Italia, curata per di più da un grande esperto, come il conservatore del Musée d’Orsay, Xavier Rey; non ultima la scelta delle opere, alcune delle quali sono uscite raramente dalla loro sede parigina, come il Ritratto di famiglia (La Famiglia Bellelli, 1858-1869), difficilmente trasportabile per le sue considerevoli dimensioni (2 x 2,5 metri).
Un inizio che promette bene e permette di fare ottime previsioni per i prossimi tre mesi, fino al 27 gennaio 2013, data in cui si spegneranno i riflettori sugli ottanta capolavori di Edgar Degas in mostra, tutti provenienti da Parigi, per la precisione dal Musée d’Orsay che contiene le opere più importanti del grande maestro che realizzò la maggior parte dei suoi capolavori tra Francia e Italia.
Diversi i motivi del successo di quella che si preannuncia come una delle mostre più visitate della stagione e non solo: prima di tutto il fascino esercitato sul pubblico, anche di semplici appassionati, da Degas e dagli esponenti dell’Impressionismo in generale; poi le ambientazioni e i temi dei dipinti esposti, dedicati ai caffè, al paesaggio, al mondo dei cavalli e delle corse e, naturalmente, alle celeberrime ballerine; inoltre il fatto che questa rappresenta la più grande esposizione dell’artista francese mai allestita in Italia, curata per di più da un grande esperto, come il conservatore del Musée d’Orsay, Xavier Rey; non ultima la scelta delle opere, alcune delle quali sono uscite raramente dalla loro sede parigina, come il Ritratto di famiglia (La Famiglia Bellelli, 1858-1869), difficilmente trasportabile per le sue considerevoli dimensioni (2 x 2,5 metri).
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