Gli 80 anni del MAUTO

Mauto, Museo dell'Automobile, Torino
L.S.
16/07/2013
Torino - Nel mese di maggio il “Times” di Londra gli ha riservato il 35° posto nella classifica dei 50 migliori musei del mondo. La sua collezione unica conta infatti più di 200 automobili originali di 80 diverse marche, dalle prime vetture a vapore del 1769 fino alle più recenti e comprende una sezione dedicata al design in cui sono esposti prototipi straordinari presentati nei più importanti Saloni dell’Automobile del mondo.
Con questa medaglia appuntata sul petto, il Museo dell’Automobile di Torino si prepara a festeggiare ottanta primavere e a ridurre il costo del suo ingresso per invitare il pubblico a celebrare l’evento insieme.
Costituito nel 1933, il Museo ha traslocato diverse volte. La prima sede fu l’ex fabbrica Aquila Italiana, fu poi la volta dello stadio comunale, e solo dopo venne la casa storica di corso Unità d’Italia, temporaneamente sostituita dal Padiglione Agnelli di Torino Esposizioni per permetterne il restauro e una radicale riorganizzazione strutturale. Nel corso del tempo anche il suo pubblico è cambiato fino a superare lo zoccolo di appassionati del settore per includere famiglie, giovani e turisti.
Nel capoluogo piemontese l’automobile non si limita infatti a rappresentare una realtà produttiva, ma va piuttosto considerata nel suo valore di fenomeno culturale e sociale. In tale contesto, il Mauto offre un’esperienza che supera i confini tecnico scientifici per raccontare il cammino dell’automobile dalla produzione alla sua elezione a mezzo di trasporto di massa.
Con questa medaglia appuntata sul petto, il Museo dell’Automobile di Torino si prepara a festeggiare ottanta primavere e a ridurre il costo del suo ingresso per invitare il pubblico a celebrare l’evento insieme.
Costituito nel 1933, il Museo ha traslocato diverse volte. La prima sede fu l’ex fabbrica Aquila Italiana, fu poi la volta dello stadio comunale, e solo dopo venne la casa storica di corso Unità d’Italia, temporaneamente sostituita dal Padiglione Agnelli di Torino Esposizioni per permetterne il restauro e una radicale riorganizzazione strutturale. Nel corso del tempo anche il suo pubblico è cambiato fino a superare lo zoccolo di appassionati del settore per includere famiglie, giovani e turisti.
Nel capoluogo piemontese l’automobile non si limita infatti a rappresentare una realtà produttiva, ma va piuttosto considerata nel suo valore di fenomeno culturale e sociale. In tale contesto, il Mauto offre un’esperienza che supera i confini tecnico scientifici per raccontare il cammino dell’automobile dalla produzione alla sua elezione a mezzo di trasporto di massa.
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