Fino al 14 luglio alle Sale Palatine della Galleria Sabauda
I disegni di Leonardo in mostra a Torino
Leonardo da Vinci, Ritratto di fanciulla, Presunto studio per il volto dell'angelo nella Vergine delle Rocce, 1483-1485, Punta metallica e lumi di biacca su carta preparata, 159 x 181 mm
Samantha De Martin
16/04/2019
Torino - In occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo, i Musei Reali di Torino celebrano il maestro attraverso i suoi disegni, a partire dal celeberrimo Autoritratto, posto in dialogo con le incursioni contemporanee di Luigi Ontani, Salvo, Alberto Savinio.
Ad ospitare la mostra Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, aperta al pubblico dal 16 aprile al 14 luglio, saranno le Sale Palatine della Galleria Sabauda.
Protagonisti del percorso a cura di Enrica Pagella, Francesco Paolo Di Teodoro e Paola Salvi, saranno alcuni disegni autografi di Leonardo conservati alla Biblioteca Reale di Torino, tredici fogli acquistati dal re Carlo Alberto nel 1839, oltre al celebre Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893.
Questa prestigiosa raccolta di opere, databili tra il 1480 e il 1515, diverse per soggetto e ispirazione, ripercorre l’attività di Leonardo, dalla giovinezza alla piena maturità. I nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo straordinario studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla, restituiscono il senso, l’origine e la peculiarità del lavoro del genio.
La mostra indaga la genesi dei disegni torinesi ponendoli in relazione con analoghe esperienze di altri artisti, come Andrea del Verrocchio e Pollaiolo, i lombardi Bramante e Boltraffio, fino a Michelangelo e a Raffaello.
Le sette sezioni del percorso - corrispondenti a possibili chiavi di lettura dell’opera del maestro e delle esperienze condotte dagli artisti del Rinascimento - spaziano dall’eredità dell’arte antica all’esplorazione dell’anatomia e delle proporzioni del corpo umano, dal confronto tra l’arte e la poesia alla sfida della rappresentazione delle emozioni.
Nel disegno con Studi di proporzioni del volto e dell’occhio Leonardo indaga i rapporti di misura delle varie parti del volto, privilegiando la vista, che in numerose occasioni definisce “il miglior senso”. La sezione Volti tra realtà e idealizzazione è invece dedicata al tema dei moti dell’animo, di cui Leonardo è stato maestro indiscusso, e privilegia il Busto di giovane donna visto di tre quarti.
Il percorso allestito a Torino include anche il Codice Trivulziano, il quaderno sul quale l'artista annotò i pensieri e le sue riflessioni sul lessico, concesso in prestito dalla Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano per la prima volta dopo il 1935.
Oltre agli studi sul volo degli uccelli e sull’architettura, la mostra esplora il rapporto con il territorio, un tema finora inesplorato. La sezione Leonardo e il Piemonte ruota infatti intorno al foglio 563r del Codice Atlantico con le annotazioni riguardanti il “Navilio di Invrea facto dal fiume della Doira”, il variare del colore del cielo durante un’ascesa al Monte Rosa, il corso del Po, le località piemontesi come Saluzzo e Alessandria ricordate da Leonardo per loro peculiari caratteristiche.
Alcune tavole multisensoriali con riproduzioni tattili di opere scelte tra gli autografi di Leonardo, conservati presso la Biblioteca Reale di Torino, offrono ai visitatori la possibilità di accedere a una serie di contenuti multimediali.
Leggi anche:
• Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro
• Leonardo tra umanesimo e tecnica. Dieci disegni del Codice atlantico in mostra alle Scuderie del Quirinale
Ad ospitare la mostra Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, aperta al pubblico dal 16 aprile al 14 luglio, saranno le Sale Palatine della Galleria Sabauda.
Protagonisti del percorso a cura di Enrica Pagella, Francesco Paolo Di Teodoro e Paola Salvi, saranno alcuni disegni autografi di Leonardo conservati alla Biblioteca Reale di Torino, tredici fogli acquistati dal re Carlo Alberto nel 1839, oltre al celebre Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893.
Questa prestigiosa raccolta di opere, databili tra il 1480 e il 1515, diverse per soggetto e ispirazione, ripercorre l’attività di Leonardo, dalla giovinezza alla piena maturità. I nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo straordinario studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla, restituiscono il senso, l’origine e la peculiarità del lavoro del genio.
La mostra indaga la genesi dei disegni torinesi ponendoli in relazione con analoghe esperienze di altri artisti, come Andrea del Verrocchio e Pollaiolo, i lombardi Bramante e Boltraffio, fino a Michelangelo e a Raffaello.
Le sette sezioni del percorso - corrispondenti a possibili chiavi di lettura dell’opera del maestro e delle esperienze condotte dagli artisti del Rinascimento - spaziano dall’eredità dell’arte antica all’esplorazione dell’anatomia e delle proporzioni del corpo umano, dal confronto tra l’arte e la poesia alla sfida della rappresentazione delle emozioni.
Nel disegno con Studi di proporzioni del volto e dell’occhio Leonardo indaga i rapporti di misura delle varie parti del volto, privilegiando la vista, che in numerose occasioni definisce “il miglior senso”. La sezione Volti tra realtà e idealizzazione è invece dedicata al tema dei moti dell’animo, di cui Leonardo è stato maestro indiscusso, e privilegia il Busto di giovane donna visto di tre quarti.
Il percorso allestito a Torino include anche il Codice Trivulziano, il quaderno sul quale l'artista annotò i pensieri e le sue riflessioni sul lessico, concesso in prestito dalla Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano per la prima volta dopo il 1935.
Oltre agli studi sul volo degli uccelli e sull’architettura, la mostra esplora il rapporto con il territorio, un tema finora inesplorato. La sezione Leonardo e il Piemonte ruota infatti intorno al foglio 563r del Codice Atlantico con le annotazioni riguardanti il “Navilio di Invrea facto dal fiume della Doira”, il variare del colore del cielo durante un’ascesa al Monte Rosa, il corso del Po, le località piemontesi come Saluzzo e Alessandria ricordate da Leonardo per loro peculiari caratteristiche.
Alcune tavole multisensoriali con riproduzioni tattili di opere scelte tra gli autografi di Leonardo, conservati presso la Biblioteca Reale di Torino, offrono ai visitatori la possibilità di accedere a una serie di contenuti multimediali.
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