Dal 23 dicembre al 1 gennaio
L'Onda di Hokusai al MAO di Torino per il gran finale
Katsushika Hokusai, La grande onda presso la costa di Kanagawa, dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji,1830-1832 circa, Silografia policroma, 25.9 x 38.5 cm, Honolulu Museum of Art | Courtesy of Palazzo Reale, Milano 2016
L. Sanfelice
23/12/2016
Torino - L'esposizione al Museo d'Arte Orientale MAO della Stampa n. 1 della serie "36 Vedute del Monte Fuji", meglio conosciuta come La grande onda a largo di Kanagawa del maestro Hokusai, chiude in bellezza l'intenso anno dedicato alle celebrazioni per il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.
L'opera esce dal suo ricovero nei depositi di Torino dopo che un altro suo prezioso esemplare ha radunato folle davanti al Palazzo Reale di Milano nell'ambito della mostra "Hokusai, Hiroshige, Utamaro", ma per ragioni conservative legate alla fragilità strutturale, la sua esibizione sarà limitata a dieci giorni, per fortuna in coincidenza con il periodo delle festività natalizie.
Dal 23 dicembre al 1 gennaio dunque l'iconica massa d'acqua spumeggiante congelata nella perfezione dell'istante che precede il suo tragico abbattersi su un gruppo piccole imbarcazioni, incanterà ancora una volta il pubblico occidentale che fece la sua fortuna reclamandone migliaia di copie e introducendo la lezione orientale tra le muse ispiratrici della pittura moderna europea.
Il MAO che ne possiede un esemplare (non della prima tiratura) proporrà un dialogo tra l'Onda e soggetti tratti dal teatro kabuki e se vi state domandando il perchè, la risposta la troverete proprio nella carica di tensione drammatica che caratterizzava la rappresentazione degli artisti del kabuki, ritratti, come l'onda nell'immobile frammento di immortalità che precede l'azione.
L'opera esce dal suo ricovero nei depositi di Torino dopo che un altro suo prezioso esemplare ha radunato folle davanti al Palazzo Reale di Milano nell'ambito della mostra "Hokusai, Hiroshige, Utamaro", ma per ragioni conservative legate alla fragilità strutturale, la sua esibizione sarà limitata a dieci giorni, per fortuna in coincidenza con il periodo delle festività natalizie.
Dal 23 dicembre al 1 gennaio dunque l'iconica massa d'acqua spumeggiante congelata nella perfezione dell'istante che precede il suo tragico abbattersi su un gruppo piccole imbarcazioni, incanterà ancora una volta il pubblico occidentale che fece la sua fortuna reclamandone migliaia di copie e introducendo la lezione orientale tra le muse ispiratrici della pittura moderna europea.
Il MAO che ne possiede un esemplare (non della prima tiratura) proporrà un dialogo tra l'Onda e soggetti tratti dal teatro kabuki e se vi state domandando il perchè, la risposta la troverete proprio nella carica di tensione drammatica che caratterizzava la rappresentazione degli artisti del kabuki, ritratti, come l'onda nell'immobile frammento di immortalità che precede l'azione.
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