Torino celebra i secondi 40 anni del Regio
Teatro Regio di Torino
03/04/2013
Torino - Ha una doppia vita il Teatro Regio di Torino. La prima ebbe inizio nel 1740 - quando fu edificato dall’architetto Benedetto Alfieri e raffigurato nell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert – e si concluse centonovantasei anni dopo, nel 1936, quando un incendio lo devastò. Scompariva così un edificio talmente bello e famoso da essere diventato una delle mete del Grand Tour settecentesco. La seconda vita ebbe inizio il 10 aprile del 1973.
Così tra pochi giorni sarà l’anniversario della rinascita, esattamente il quarantesimo. Un “compleanno” da celebrare degnamente, dal momento che il Regio non è solo il teatro lirico di Torino ma uno dei simboli della città nel mondo. Ne rappresenta la cultura a tutto tondo.
Non a caso, insieme alla rappresentazione del Don Carlo, capolavoro di Giuseppe Verdi, diretto da Gianandrea Noseda con un cast straordinario e l’allestimento firmato dal regista Hugo de Ana, nel programma delle celebrazioni è prevista anche una mostra, “Il Regio, la fabbrica dei sogni”, curata da Paola Giunti e Simone Solinas, che sarà ospitata nel Foyer del Toro. Qui sarà illustrata la storia architettonica del teatro. Tra i materiali in esposizione ci saranno numerosi disegni originali di Carlo Mollino, progettista del nuovo teatro, messi a disposizione dal Politecnico di Torino, insieme a
numerosi oggetti personali del visionario architetto, prestati dalla casa museo intitolata a suo nome.
Per l’occasione, inoltre, la facciata esterna del Regio si trasformerà in uno scenografico portale d’ingresso, con un grande toro stilizzato, simbolo del teatro e della città e il foyer sarà invaso da un “mare di musica”, grazie all’allestimento di grande impatto visivo realizzato dai laboratori di scenografia. Lungo le scale della Galleria Tamagno saranno esposti alcuni dei costumi teatrali più belli della collezione del Regio. L’inaugurazione della mostra, che chiuderà il 30 giugno, è prevista per il 6 aprile con una giornata di apertura straordinaria e gratuita, con visite guidate al Teatro e con la possibilità di accedere alla mostra. Il 10 aprile, poi, la musica dal Regio si propagherà all’intera città.
Nicoletta Speltra
Così tra pochi giorni sarà l’anniversario della rinascita, esattamente il quarantesimo. Un “compleanno” da celebrare degnamente, dal momento che il Regio non è solo il teatro lirico di Torino ma uno dei simboli della città nel mondo. Ne rappresenta la cultura a tutto tondo.
Non a caso, insieme alla rappresentazione del Don Carlo, capolavoro di Giuseppe Verdi, diretto da Gianandrea Noseda con un cast straordinario e l’allestimento firmato dal regista Hugo de Ana, nel programma delle celebrazioni è prevista anche una mostra, “Il Regio, la fabbrica dei sogni”, curata da Paola Giunti e Simone Solinas, che sarà ospitata nel Foyer del Toro. Qui sarà illustrata la storia architettonica del teatro. Tra i materiali in esposizione ci saranno numerosi disegni originali di Carlo Mollino, progettista del nuovo teatro, messi a disposizione dal Politecnico di Torino, insieme a
numerosi oggetti personali del visionario architetto, prestati dalla casa museo intitolata a suo nome.
Per l’occasione, inoltre, la facciata esterna del Regio si trasformerà in uno scenografico portale d’ingresso, con un grande toro stilizzato, simbolo del teatro e della città e il foyer sarà invaso da un “mare di musica”, grazie all’allestimento di grande impatto visivo realizzato dai laboratori di scenografia. Lungo le scale della Galleria Tamagno saranno esposti alcuni dei costumi teatrali più belli della collezione del Regio. L’inaugurazione della mostra, che chiuderà il 30 giugno, è prevista per il 6 aprile con una giornata di apertura straordinaria e gratuita, con visite guidate al Teatro e con la possibilità di accedere alla mostra. Il 10 aprile, poi, la musica dal Regio si propagherà all’intera città.
Nicoletta Speltra
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