Dal 17 ottobre alla GAM
Un grande Hayez è in arrivo a Torino
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Francesco Hayez, La Meditazione I Courtesy 24 Ore Cultura
Francesca Grego
12/07/2023
Torino - Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra che la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedicherà al genio romantico di Francesco Hayez il prossimo autunno, accompagnando il pubblico alla scoperta del mondo dell’artista, dentro l’officina del pittore, per svelarne tecniche e segreti. Un percorso originale che metterà a confronto dipinti e disegni, con oltre cento opere, molte delle quali inedite ed esposte per la prima volta insieme, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche, insieme alle opere dell’artista custodite alla GAM.
A cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 17 ottobre 2023 al 1° aprile 2024, l’esposizione Hayez e l’officina del pittore romantico” racconterà l’arte del maestro ottocentesco lungo tutto il suo sviluppo, a partire dagli anni della formazione tra Venezia e Roma con Canova come maestro e mentore, fino all’affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità, mentre una sezione speciale sarà dedicata al rapporto di Hayez con la città di Torino.
La mostra ripercorrerà l’intenso vissuto e il percorso creativo dell’artista, indiscusso protagonista del Romanticismo, ma anche “pittore civile”, interprete dei destini della neonata nazione italiana, capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica. I numerosi ritratti e autoritratti della sua carriera testimoniano come Hayez abbia saputo cogliere lo spirito del suo tempo, unendo arte e vita in un tutt'uno. Cantore della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali, Hayez si fece portatore di un linguaggio in cui l’Italia intera potesse riconoscersi.
Cuore del progetto sarà un dialogo inedito tra dipinti e disegni, che forse sorprenderà i fan di questo artista . Nell’opera di Hayez, veneto di origine e formatosi sullo studio di Tiziano e dei pittori del Rinascimento veneziano, solo apparentemente il disegno è secondario rispetto al colore. È noto come Hayez abbia adottato un modus operandi basato sull’ispirazione del momento, testimoniato da continui ripensamenti eseguiti anche in corso d’opera e in molti casi riconoscibili anche a occhio nudo. L’eccellenza e la singolarità di questa tecnica costituiscono il fascino e la forza di una pittura ammirata nel tempo, anche dai critici contemporanei.
A cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 17 ottobre 2023 al 1° aprile 2024, l’esposizione Hayez e l’officina del pittore romantico” racconterà l’arte del maestro ottocentesco lungo tutto il suo sviluppo, a partire dagli anni della formazione tra Venezia e Roma con Canova come maestro e mentore, fino all’affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità, mentre una sezione speciale sarà dedicata al rapporto di Hayez con la città di Torino.
La mostra ripercorrerà l’intenso vissuto e il percorso creativo dell’artista, indiscusso protagonista del Romanticismo, ma anche “pittore civile”, interprete dei destini della neonata nazione italiana, capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica. I numerosi ritratti e autoritratti della sua carriera testimoniano come Hayez abbia saputo cogliere lo spirito del suo tempo, unendo arte e vita in un tutt'uno. Cantore della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali, Hayez si fece portatore di un linguaggio in cui l’Italia intera potesse riconoscersi.
Cuore del progetto sarà un dialogo inedito tra dipinti e disegni, che forse sorprenderà i fan di questo artista . Nell’opera di Hayez, veneto di origine e formatosi sullo studio di Tiziano e dei pittori del Rinascimento veneziano, solo apparentemente il disegno è secondario rispetto al colore. È noto come Hayez abbia adottato un modus operandi basato sull’ispirazione del momento, testimoniato da continui ripensamenti eseguiti anche in corso d’opera e in molti casi riconoscibili anche a occhio nudo. L’eccellenza e la singolarità di questa tecnica costituiscono il fascino e la forza di una pittura ammirata nel tempo, anche dai critici contemporanei.
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