Novità a Possagno in vista delle celebrazioni per i 200 anni dalla morte del maestro
Il Museo Canova sceglie alla direzione Chiara Casarin e guarda al 2022
Antonio Canova, Paolina Borghese come Venere Vincitrice, 1804-1808, Gesso, Restauro finanziato da Industrie Cotto Possagno, Museo Canova, Possagno | Foto © ARTE.it
Samantha De Martin
07/01/2020
Treviso - Il Museo Canova di Possagno guarda già al 2022 e agli Anniversari Canoviani che celebrano i 200 anni dalla morte dell’artista con una novità ai vertici e con la presentazione di una ricca agenda di appuntamenti dedicati al maestro del marmo e della grazia.
La nomina di Chiara Casarin, attualmente alla guida dei Musei Civici di Bassano del Grappa, a nuovo direttore artistico del Museo di Possagno, consentirà alle due istituzioni - accomunate dalla figura di Antonio Canova e da comuni vicende storiche - di guardare nella medesima direzione, pur mantenendo separata l’autonomia.
Si avvera così il sogno di Giovanni Battista Sartori, fratello dell'artista, che auspicava una gestione condivisa del patrimonio canoviano di Bassano e Possagno, mai realizzata prima d’ora.
Presieduto dal Presidente di Fondazione Canova Vittorio Sgarbi, coordinato da Chiara Casarin e Costituito da Elena Catra, Tommaso Ferruda, Peter Glidewell, Stefano Grandesso, Francesco Leone, Fabrizio Magani e dalla stessa Casarin, il nuovo Comitato di Studio avrà il compito di coordinare le iniziative canoviane per il triennio 2020-2021-2022 tra il Museo Civico di Bassano del Grappa e la Fondazione Canova.
Intanto ferve l'attesa per i numerosi i progetti espositivi che vedranno coinvolto il Museo di Possagno, come il prestito, nel 2021, di alcune terrecotte di Canova alla National Gallery di Washington, al Paul Getty di Los Angeles e all’Art Institute of Chicago. E se tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 il Mart di Rovereto accoglierà la Mostra “Canova e il contemporaneo" e “Canova e Mapplethorpe”, già quest’anno, nella Gipsoteca di Possagno il pubblico potrà ammirare l’esposizione “Antonio Canova e Arturo Martini, due classici”.
La Fondazione Canova ha chiuso in bellezza il 2019, anno che ha registrato molteplici traguardi accogliendo oltre 45mila visitatori, e registrando un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Un successo frutto dell'impegno di Mario Guderzo che, a dicembre 2019, ha terminato il suo incarico di direttore del Museo e che, nei suoi undici anni di mandato, ha saputo creare una squadra capace di valorizzare il patrimonio canoviano di Possagno instaurando collaborazioni con prestigiose istituzioni internazionali, dalla Frick Collection al Bode Museum. Un programma che ha trasformato il Museo - concepito come luogo vivo e aperto alle famiglie - nel punto di riferimento per lo studio e la ricerca sul grande maestro del neoclassicismo.
La nomina di Chiara Casarin, attualmente alla guida dei Musei Civici di Bassano del Grappa, a nuovo direttore artistico del Museo di Possagno, consentirà alle due istituzioni - accomunate dalla figura di Antonio Canova e da comuni vicende storiche - di guardare nella medesima direzione, pur mantenendo separata l’autonomia.
Si avvera così il sogno di Giovanni Battista Sartori, fratello dell'artista, che auspicava una gestione condivisa del patrimonio canoviano di Bassano e Possagno, mai realizzata prima d’ora.
Presieduto dal Presidente di Fondazione Canova Vittorio Sgarbi, coordinato da Chiara Casarin e Costituito da Elena Catra, Tommaso Ferruda, Peter Glidewell, Stefano Grandesso, Francesco Leone, Fabrizio Magani e dalla stessa Casarin, il nuovo Comitato di Studio avrà il compito di coordinare le iniziative canoviane per il triennio 2020-2021-2022 tra il Museo Civico di Bassano del Grappa e la Fondazione Canova.
Intanto ferve l'attesa per i numerosi i progetti espositivi che vedranno coinvolto il Museo di Possagno, come il prestito, nel 2021, di alcune terrecotte di Canova alla National Gallery di Washington, al Paul Getty di Los Angeles e all’Art Institute of Chicago. E se tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 il Mart di Rovereto accoglierà la Mostra “Canova e il contemporaneo" e “Canova e Mapplethorpe”, già quest’anno, nella Gipsoteca di Possagno il pubblico potrà ammirare l’esposizione “Antonio Canova e Arturo Martini, due classici”.
La Fondazione Canova ha chiuso in bellezza il 2019, anno che ha registrato molteplici traguardi accogliendo oltre 45mila visitatori, e registrando un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Un successo frutto dell'impegno di Mario Guderzo che, a dicembre 2019, ha terminato il suo incarico di direttore del Museo e che, nei suoi undici anni di mandato, ha saputo creare una squadra capace di valorizzare il patrimonio canoviano di Possagno instaurando collaborazioni con prestigiose istituzioni internazionali, dalla Frick Collection al Bode Museum. Un programma che ha trasformato il Museo - concepito come luogo vivo e aperto alle famiglie - nel punto di riferimento per lo studio e la ricerca sul grande maestro del neoclassicismo.
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