Intervista al CEO del gruppo di Asolo

Nella Gipsoteca di Possagno, il Canova prende vita. La rivoluzione digitale firmata Asolana

Da sinistra, Mario Guderzo, direttore Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno, e Marco Zanesco, CEO del gruppo Asolana
 

Samantha De Martin

16/11/2017

Treviso - Manca ancora qualche giorno all’inaugurazione della “rivoluzione digitale” firmata Asolana, che accompagnerà il pubblico della Gipsoteca di Possagno in un inedito percorso alla scoperta dell’universo di opere e documenti relativi ad Antonio Canova. Ma l’idea, si capisce già, è di quelle destinate ad aver seguito.

Inizia da lontano la missione di Marco Zanesco, CEO dell’azienda di Asolo, attiva nel campo della stampa offset di prodotti commerciali e editoriali, da 50 anni naturale evoluzione della storica Tipografia Asolana. E un po’ questo progetto, maturato all’ombra delle montagne del Grappa, fa rima con passione.
«Da bambino mi piaceva andare a curiosare negli spazi della Gipsoteca, scoprire le opere del Canova illuminate, vederle immortalate negli scatti della Polaroid» racconta Zanesco, mentre snocciola alcune novità di questo progetto pilota che verrà donato alla Gipsoteca-Museo Antonio Canova il prossimo 1° dicembre.
«Questo format di comunicazione integrata innovativa che, utilizzando la tecnologia 3D e virtual reality, permetterà di assaporare un’esperienza interamente innovativa del sito e delle opere - spiega Zanesco - risponde pienamente al nostro progetto di “digitalizzare” spazio e lavori dell’artista». E se le statue in gesso dello scultore saranno letteralmente “rese vive” grazie a un QR code, l’aula didattica interattiva - che che verrà inaugurata sempre il 1° dicembre - consentirà al pubblico di entrare in contatto con i documenti, con le scansioni in 3D degli spazi che ripropongono le opere.

«Porteremo presto, all’interno di questo spazio concepito dal progetto Canova Experience, non soltanto scolaresche, ma anche gruppi di ricercatori da tutto il mondo che potranno vivere un momento emozionale grazie alla modalità interattiva».
Il progetto di Asolana, infatti, oltre a rendere ancora più totalizzante l’esperienza a contatto con le opere del maestro di Possagno, prevede anche la digitalizzazione del prezioso archivio storico del Canova, «ma fino ad oggi collocato in un’area di difficile accesso all’interno della Casa di Canova». Un intervento che renderà possibile l’accesso all’esperienza museale anche alle persone con disabilità motoria.

«Inizialmente l’archivio storico - presentato in parte nel corso dell’inaugurazione - si potrà consultare solo all'interno del Museo, grazie a un database i cui dati verranno digitalizzati su piattaforma e poi trasferiti su monitor, tavoli e totem molti-touch installati per l’occasione in questa sala. Questo renderà possibile accedere a documenti preziosi che prima era impossibile toccare con mano». E il database, in fase di allestimento, in futuro sarà destinato a crescere.

«Stiamo strutturando anche un sito web dedicato - www.canovaexprience.com - con un’area didattica e uno spazio riservato a studiosi e specialisti».

Nei primi mesi del 2018 debutterà invece un’app, i cui contenuti saranno definiti dalla Fondazione Canova, partner del progetto insieme alla Regione Veneto che ha contribuito in parte alla realizzazione dell’iniziativa.
Maggiori dettagli relativi al progetto si conosceranno dopo il 1° dicembre. Ma intanto la rivoluzione Canova nella città natale dell’artista è già iniziata.

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