Rinascimento a Fermo

Dal 31 January 2024 al 4 May 2025
Fermo | Ascoli Piceno
Luogo: Palazzo dei Priori
Indirizzo: Piazza del Popolo 5
Orari: dal martedì al venerdì 10:30 - 13 / 15:30 - 18; sabato e domenica 10:30 - 13 / 15:30 - 19. lunedì chiuso. Previste aperture straordinarie in occasione di eventi e festività
Curatori: Vittorio Sgarbi con Walter Scotucci
Costo del biglietto: unico Fermo Musei € 9,00; ridotto € 7,00 (ragazzi dai 14 ai 25 anni, gruppi composti da più di 15 persone, soci FAI, soci Touring Club Italia, soci Italia Nostra); gratuito under 13, disabili, soci Icom, giornalisti con tesserino. Il biglietto include ingresso al circuito museale e alla mostra “Steve McCurry – Children”
Telefono per informazioni: +39 0734 217140
E-Mail info: museidifermo@comune.fermo.it
Sito ufficiale: http://www.fermomusei.it
La mostra è promossa dal Comune di Fermo con il contributo della Regione Marche, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, partner Mus-e del Fermano e in collaborazione con Sinopia. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura e Turismo. L’esposizione a Palazzo dei Priori è un primo invito alla ricerca e alla ricognizione: non si può, infatti, capire a pieno l’importanza della città di Fermo tra fine ‘400 e in tutto il ‘500 se si considera soltanto il patrimonio storico artistico ed architettonico che attualmente è conservato in città. Apparirebbe, invece, più chiaro, reintegrandolo di quelle testimonianze di cui nel tempo è rimasto privo. Ad esempio la presenza di Lorenzo Lotto a Fermo, da collegare a quella contemporanea dell'architetto Antonio da Sangallo il giovane. Come anche la figura di Vincenzo Pagani che assunse il ruolo di assoluto protagonista del Cinquecento fermano. La mostra “Rinascimento a Fermo” si completa con un suggestivo video immersivo dedicato alle opere in mostra e non solo, che invita ad un viaggio fra nuvole, angeli e putti, in un’esplosione di colori. Come scriveva Leonardo Da Vinci: “Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare”.
Il curatore Walter Scotucci sulla mostra: “Tra le gravi mancanze dell’attuale patrimonio storico artistico ed architettonico di Fermo va annoverata quella della pala di Giovanni Pagani del 1513 per l’altar maggiore della chiesa di San Rocco in piazza del Popolo, l’opera di Olivuccio di Ciccarello e la tavola di fra’ Fabiano da Urbino, oggi a Brera ed un’altra importantissima di Lorenzo Lotto datata 1535, sostituita da una copia ottocentesca di buona fattura”.Lungo sarebbe ancor più l’elenco se si volesse entrare nel merito della dispersione di opere provenienti da collezioni private di cui le famiglie nobili fermane, in ogni epoca, hanno sempre fatto tesoro. Dispersioni che non hanno ovviamente neppure risparmiato manufatti lapidei, sculture lignee, codici ed oggetti preziosi di oreficeria, con un bilancio finale davvero molto doloroso, causato per lo più da requisizioni, rapine di guerra o da vendite, ma anche dall’usura del tempo, dalla trascuratezza degli uomini e dalle trasformazioni che i secoli inevitabilmente hanno comportato.
La mostra “Rinascimento a Fermo” permette una riflessione sulla bellezza e ampiezza di questo meritevole patrimonio e si arricchirà di opere durante il periodo di esposizione per stimolare ulteriori studi e approfondimenti.
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