Dal 26 luglio al 2 agosto nella città friulana

Cinema, archeologia, incontri sotto le stelle: torna l'Aquileia Film Festival

Piazza Capitolo, Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
 

Samantha De Martin

06/07/2022

Udine - L’acqua, risorsa preziosa sin dall'antichità, accanto al patrimonio culturale messo a rischio durante i conflitti bellici. E ancora l’archeologia, i libri, l’attualità. Sono questi sentieri a guidare le sette serate dell'edizione numero tredici dell’Aquileia Film Festival.
Dal 26 luglio al 2 agosto la rassegna di cinema arte e archeologia, conversazioni e libri organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva, Firenze Archeofilm e con Comune di Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio del Fvg, PromoTurismoFvg animerà Piazza Capitolo.
Tutte le serate, a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite, avranno inizio alle 21.


Un momento dell'Aquileia Film Festival | Courtesy Fondazione Aquileia

“Il cinema - sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia - è uno strumento potente per entrare in connessione con le persone per trasmettere il valore della storia attraverso l’emozione del racconto. Questa edizione del Festival propone un programma variegato con due tematiche principali e di stretta attualità: l’acqua, risorsa quanto mai preziosa e fondamentale per lo sviluppo delle antiche civiltà, e il patrimonio culturale a rischio durante i conflitti bellici. Come Festival e come sito UNESCO rinnoviamo il nostro impegno a diffondere e condividere la bellezza, la consapevolezza e il valore del nostro patrimonio”.

L'omaggio a Pasolini apre l'Aquileia Film Festival
A inaugurare la sette giorni dell’Aquileia Film Festival sarà, martedì 26 luglio, una serata-evento dedicata al centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. L’appuntamento, in collaborazione con La Cineteca Del Friuli, è alle 21 in piazza Capitolo dove sarà proiettato Medea, pietra miliare della storia del cinema italiano.
La pellicola, realizzata nel 1969 e diretta da Pasolini, rilegge il mito affidando la parte della protagonista alla “divina” Maria Callas, offrendo al pubblico una riflessione sull’incontro-scontro tra culture diverse incarnate da Medea e Giasone.


La Medea di Pier Paolo Pasolini | Courtesy Fondazione Aquileia

Sarà per gli spettatori l’occasione per ammirare la laguna di Grado, dove furono girate le riprese esterne. Il luogo fu scoperto grazie all’amicizia con il pittore friulano Giuseppe Zigaina. Questo legame sarà lo spunto della conversazione con la figlia Alessandra Zigaina, e con la professoressa Francesca Agostinelli, curatrice della mostra attualmente in corso a Grado dedicata ai disegni inediti di Pasolini.

Tre serate dedicate all'archeologia
Il 27, 28 e 29 luglio Aquileia rende omaggio all’archeologia attraverso documentari e conversazioni sotto le stelle. Cinque i film in concorso, tra i quali gli spettatori saranno chiamati a scegliere il vincitore del Premio Aquileia, un mosaico opera della Scuola Mosaicisti del Friuli.
Mercoledì 27 luglio ad affascinare il pubblico sarà l’avvincente avventura dell’archeologia subacquea nel Mediterraneo raccontata nel film Thalassa, il racconto. Ben più inquieitanti sono i risvolti che emergono dal documentario La prossima Pompei, un'interessante riflessione su come la minaccia di una eruzione nei Campi Flegrei potrebbe mettere pericolo i milioni di residenti della città di Napoli.


Dal film Thalassa, il racconto | Courtesy Fondazione Aquileia

Giovedì 28 luglio, con Narbonne, la seconda Roma e con il cortometraggio Ecco che cominciamo a dipinger con la pietra, si salpa verso gli antichi porti dell’impero romano, da Narbo Martius, importante colonia nel sud della Francia, a Portus (Ostia antica).
L’acqua, elemento che ha favorito lo sviluppo di città e aree strategiche dell’impero romano, tra cui Aquileia, sarà invece il filo conduttore delle due serate e dei dialoghi condotti da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva.
Ospiti sul palco del Festival saranno, mercoledì 27 luglio, Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e Fabio Pagano, direttore parco archeologico Campi Flegrei, mentre giovedì 28 si confronteranno Marta Novello, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia e Edino Valcovich e Chiara Mistelli, referenti del MuCa - Museo della Cantieristica di Monfalcone.


Una clip tratta da Il giuramento di Ciriaco di Olivier Bourgeois | Courtesy Fondazione Aquileia

Venerdì 29 luglio il Festival entra nella stretta attualità. Il film Il giuramento di Ciriaco di Olivier Bourgeois, interamente girato nel Museo archeologico di Aleppo durante la guerra civile in Siria del 2011, si fa portavoce di un messaggio di speranza affinché la cultura, intesa come conoscenza dell’altro, possa rappresentare un’alternativa ai conflitti che sconvolgono l’umanità. La pellicola racconta per la prima volta al pubblico la corsa contro il tempo di archeologi, operai e custodi che dieci anni fa portarono in salvo dai bombardamenti 24.000 reperti del Museo di Aleppo, mettendo al sicuro un patrimonio archeologico fondamentale per la storia del vicino Oriente.
Suad Amiry, scrittrice e architetto palestinese, fondatrice del Riwaq Centre a tutela del patrimonio architettonico e culturale palestinese a Ramallah, offrirà con l'occasione un focus su patrimoni culturali a rischio durante le guerre.

Il Friuli Venezia Giulia sullo schermo, tra storia e archeologia
La scelta di Maria arriva nella piazza di Aquileia. Domenica 31 luglio alle 21, dopo il grande successo televisivo, il docu-film girato ad Aquileia e prodotto da Anele ripercorrerà, assieme al pubblico, la vicenda storica, politica e sociale del Milite Ignoto. Sonia Bergamasco veste i panni della Madre d’Italia, Maria Bergamas, Cesare Bocci è il ministro della Guerra Luigi Gasparotto, mentre Alessio Vassallo il tenente Augusto Tognasso.


Sepolture di Maria Bergamas, Aquileia | © Fondazione Aquileia

La narrazione fiction cede il posto a preziosi repertori d’epoca, animazioni originali e una serie di “interviste ricostruite” ai protagonisti. Alla proiezione seguirà la conversazione via Zoom con Cesare Bocci, condotta da Elena Commessatti.

Lunedì 1° agosto, assieme al giornalista e scrittore Paolo Rumiz, e a Cristiano Tiussi, archeologo e direttore della Fondazione Aquileia, percorreremo a piedi il tratto della via Postumia che da Cremona arriva ad Aquileia. Accadrà sul grande schermo grazie al filmato Il cammino della Postumia che racconta una delle più importanti e strategiche vie consolari dell’impero romano, cruciale per i collegamenti est-ovest all’interno della penisola italica, ponte tra le regioni della Gallia e dell’odierna Spagna, l’impero dell’est e le sue vie commerciali.

La chiusura del Festival, martedì 2 agosto, è affidata alla proiezione del pluripremiato documentario Langobardi - Alboino e Romans. Il docufilm, dedicato al mondo longobardo, si sofferma sulla storia del re Alboino, sull’arrivo del popolo longobardo nella penisola italiana, e sulla nascita del villaggio di Romans, presidio militare friulano che ha restituito una delle più grandi necropoli longobarde d’Italia. A moderare la conversazione con Matteo Grudina, presidente dell’associazione Invicti Lupi, sarà Elena Commessatti.

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