Ai Weiwei, Shirin Neshat e Laurie Anderson tra i protagonisti alla Mostra del Cinema
A Venezia l'arte va sul grande schermo
Shirin Neshat "Looking For Oum Kulthum" - © 2017 Razor Films
Piero Muscarà
30/08/2017
Venezia - Apre il 30 agosto la 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera. E il festival cinematografico più antico del mondo - la prima edizione si tenne infatti nell'agosto del 1932 - sarà il palcoscenico su cui debutteranno tre artisti di fama internazionale: Ai Weiwei, Shirin Neshat e Laurie Anderson.
Per Ai Weiwei quello di Venezia sarà un debutto assoluto. Per la prima volta alla regia di un'opera cinematografica, l'artista cinese più conosciuto al mondo, concorre al Leone d'oro con il suo Human Flow un'opera da 140 minuti di durata che affronterà il tema, quanto mai attuale delle migrazioni e della crisi dei rifugiati nel mondo odierno, tema da tempo al centro degli interessi dell'artista come ricorderà chi ha avuto modo di visitare nel 2016 la sua grande monografica a Palazzo Strozzi a Firenze (quella con "i gommoni appesi sulla facciata del palazzo", per intendersi - ndr) .
La proiezione in Sala Grande al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia è in calendario per venerdì 1 settembre alle 19 e 15 . Prodotto da Amazon Studios con Participant Media e AC Films Human Flow debutterà nelle sale cinematografiche a partire dal 13 ottobre.
Sarà a Venezia anche l'artista iraniana Shirin Neshat con l'opera Looking for Oum Kulthum, un film dedicato alla vita di Umm Kulthum , la cantante e musicista egiziana forse più celebre ed amata del mondo arabo. Il film è prodotto da Razor Film in coproduzione con Coop99, Vivo film, Schortcut Films e dalla società italiana In Between Art Film guidata da Beatrice Bulgari, che da tempo investe sul binomio arte contemporanea - cinema e "veterana" della Mostra del Cinema di Venezia (The Lack, MASBEDO, 2014; Innocence of Memories, Grant Gee, 2015; e Molly Bloom, Chiara Caselli, 2016).
Looking for Oum Kulthum è uno dei 12 film selezionati da tutto il mondo che concorreranno per i premi ufficiali delle Giornate degli Autori, la cui giuria è presieduta da un'altra iraniana, l'attrice e regista Samira Makhmalbaf. Per Shirin Neshat quello di Venezia è del resto un palcoscenico amato e conosciuto. In questi giorni il Museo Correr - e fino al 26 novembre - ospita la sua mostra The Home of My Eyes, un percorso in 26 immagini che ritraggono persone di varie popolazioni dell’Azerbaijan, dove Shirin Neshat ha a lungo ricercato intorno ai temi dell’identità culturale e del sentimento di sentirsi a casa propria.
L'artista nota al grande pubblico soprattutto per i cui lavori come fotografa e video-artista, ritratti di corpi di donne su cui si sovrappongono, come un velo, parole scritte in calligrafia persiana, non è nuova alla settima arte. Nel 2009 a Venezia vinse il Leone d'argento con la sua opera prima, il bellissimo, onirico, lungometraggio Donne senza uomini. La premiere di Looking for Oum Kulthum sarà sabato 2 settembre alle 17 in Sala Perla.
Sarà a Venezia un'altra artista internazionale molto conosciuta: Laurie Anderson. La cantante, performer, scrittrice e video-artista statunitense porterà in laguna la sua installazione in virtual reality realizzata assieme a Hsin-Chien Huang. La Camera Insabbiata (The Sand Room) è una delle 22 opere presentate nell'isola del Lazzaretto Vecchio, la sede individuata dagli organizzatori della Mostra del Cinema per ospitare la nuova sezione dedicata all'universo della VR.
Infine tra le curiosità di questa edizione del festival, dagli States arriva la segnalazione della la presenza del famoso e controverso art-dealer californiano Stefan Simchowitz che farà un cameo nell'attesissimo horror film mother! di Darren Aronofsky (prima mondiale in Sala Grande il 5 settembre alle 19 e 30 - 20th Century Fox la distribuzione ). Simchowitz - ironizza artnet.com - "si è preso una breve pausa per spaventare il pubblico del cinema anzichè i galleristi di mezzo mondo".
Per Ai Weiwei quello di Venezia sarà un debutto assoluto. Per la prima volta alla regia di un'opera cinematografica, l'artista cinese più conosciuto al mondo, concorre al Leone d'oro con il suo Human Flow un'opera da 140 minuti di durata che affronterà il tema, quanto mai attuale delle migrazioni e della crisi dei rifugiati nel mondo odierno, tema da tempo al centro degli interessi dell'artista come ricorderà chi ha avuto modo di visitare nel 2016 la sua grande monografica a Palazzo Strozzi a Firenze (quella con "i gommoni appesi sulla facciata del palazzo", per intendersi - ndr) .
La proiezione in Sala Grande al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia è in calendario per venerdì 1 settembre alle 19 e 15 . Prodotto da Amazon Studios con Participant Media e AC Films Human Flow debutterà nelle sale cinematografiche a partire dal 13 ottobre.
Sarà a Venezia anche l'artista iraniana Shirin Neshat con l'opera Looking for Oum Kulthum, un film dedicato alla vita di Umm Kulthum , la cantante e musicista egiziana forse più celebre ed amata del mondo arabo. Il film è prodotto da Razor Film in coproduzione con Coop99, Vivo film, Schortcut Films e dalla società italiana In Between Art Film guidata da Beatrice Bulgari, che da tempo investe sul binomio arte contemporanea - cinema e "veterana" della Mostra del Cinema di Venezia (The Lack, MASBEDO, 2014; Innocence of Memories, Grant Gee, 2015; e Molly Bloom, Chiara Caselli, 2016).
Looking for Oum Kulthum è uno dei 12 film selezionati da tutto il mondo che concorreranno per i premi ufficiali delle Giornate degli Autori, la cui giuria è presieduta da un'altra iraniana, l'attrice e regista Samira Makhmalbaf. Per Shirin Neshat quello di Venezia è del resto un palcoscenico amato e conosciuto. In questi giorni il Museo Correr - e fino al 26 novembre - ospita la sua mostra The Home of My Eyes, un percorso in 26 immagini che ritraggono persone di varie popolazioni dell’Azerbaijan, dove Shirin Neshat ha a lungo ricercato intorno ai temi dell’identità culturale e del sentimento di sentirsi a casa propria.
L'artista nota al grande pubblico soprattutto per i cui lavori come fotografa e video-artista, ritratti di corpi di donne su cui si sovrappongono, come un velo, parole scritte in calligrafia persiana, non è nuova alla settima arte. Nel 2009 a Venezia vinse il Leone d'argento con la sua opera prima, il bellissimo, onirico, lungometraggio Donne senza uomini. La premiere di Looking for Oum Kulthum sarà sabato 2 settembre alle 17 in Sala Perla.
Sarà a Venezia un'altra artista internazionale molto conosciuta: Laurie Anderson. La cantante, performer, scrittrice e video-artista statunitense porterà in laguna la sua installazione in virtual reality realizzata assieme a Hsin-Chien Huang. La Camera Insabbiata (The Sand Room) è una delle 22 opere presentate nell'isola del Lazzaretto Vecchio, la sede individuata dagli organizzatori della Mostra del Cinema per ospitare la nuova sezione dedicata all'universo della VR.
Infine tra le curiosità di questa edizione del festival, dagli States arriva la segnalazione della la presenza del famoso e controverso art-dealer californiano Stefan Simchowitz che farà un cameo nell'attesissimo horror film mother! di Darren Aronofsky (prima mondiale in Sala Grande il 5 settembre alle 19 e 30 - 20th Century Fox la distribuzione ). Simchowitz - ironizza artnet.com - "si è preso una breve pausa per spaventare il pubblico del cinema anzichè i galleristi di mezzo mondo".
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