A Venezia la prima mostra sulle figure in cera
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05/03/2012
Venezia - La mostra allestita dal 9 marzo in Palazzo Fortuny a Venezia dal titolo "Avere una bella cera. Le figure in cera a Venezia e in Italia" si propone di analizzare un campo poco indagato della storia dell’arte, quello delle figure in cera a grandezza naturale, soggetto affascinante che in anni recenti ha suscitato l’interesse di numerosi artisti contemporanei, ma al quale non è mai stata dedicata una esposizione tematica. La mostra riunirà per la prima volta le poche testimonianze di questo genere esistenti in Italia, presentandole in un percorso che prenderà l’avvio dal tema del calco e della maschera funebre. Nella prima sezione saranno esposte una serie di maschere funebri in cera di dogi veneziani (XVIII secolo), testimonianza pressoché unica dell’uso di “doppi” in cera nelle cerimonie funebri. La sezione centrale della mostra è dedicata alla tradizione del ritratto in cera in Italia. Introducono questa sezione due figure-ritratto vestite a grandezza naturale, che rappresentano due bambini veneziani del Settecento. La scuola bolognese, unica città in Italia dove l’arte del ritratto in cera a grandezza naturale ebbe vasta diffusione, sarà rappresentata da veri e propri specialisti del genere, Luigi Dardani, Angelo Gabriello Piò e Filippo Scandellari. Nell’ultima sezione la mostra presenterà le opere di due artisti che lavorarono fuori d’Italia, autori di esposizioni di figure in cera. Di Joseph Müller-Deym, misterioso nobile austriaco, che nel Settecento a Vienna possedeva un celebre museo delle cere, sarà presentato il ritratto di Maria Carolina di Borbone mentre del piemontese Francesco Orso,che negli anni della Rivoluzione francese aprì a Parigi un’analoga esposizione di cere,saranno presentate le opere realizzate per la corte Sabauda. La ricchezza ed eccezionalità delle opere in mostra è dovuta alla generosità di prestitiprovenienti da chiese, università scientifiche e musei come il Museo del Dipartimento diAnatomia Umana, Farmacologia e Scienze Medico-Forensi dell’Università di Parma, il Palazzo Reale di Napoli ecc. Il catalogo che accompagnerà la mostra, curato da Andrea Daninos.
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