4 video in cui gli under 25 raccontano l’arte come piace a loro.
Collezione Peggy Guggenheim e ARTE.it presentano Gen Z Art Storiez
Gen Z Art Storiez | © Collezione Peggy Guggenheim e ARTE.it | Courtesy of Lavazza
Ufficio Stampa
22/11/2021
Venezia - Alice C., Alice S., Enrico, Eugenia, Lorenzo, Maia, Marcello, Pietro, Sofia. Sono studenti all’ultimo anno delle superiori, universitari o neo laureati. Hanno tutti tra i 17 e i 24 anni. Sono giovani, amano la musica, la fotografia, la letteratura, amano l’arte in ogni sua forma, guardano il mondo con occhi curiosi, veloci, indagatori e vogliono dire la loro.
Sono i protagonisti di Gen Z Art Storiez, mini serie realizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim in collaborazione con il team editoriale e creativo di ARTE.it, con il sostegno di Lavazza, Institutional Patron del museo dal 2016.
Quattro video che a partire dal 24 novembre 2021, e per i successivi mercoledì, verranno condivisi sui canali web e social del museo, sul sito www.arte.it e sui canali social di Lavazza Official dando voce ai protagonisti che racconteranno, attualizzandoli, i temi di altrettanti capolavori del museo: Paesaggio con macchie rosse n.2 di Vasily Kandinsky, L’impero della luce di René Magritte, La pastorella delle sfingi di Leonor Fini, e Dinamismo di un cavallo in corsa + case di Umberto Boccioni.
Gen Z Art Storiez nasce con l’obiettivo di co-progettare insieme a un team di ragazzi una serie di video che, attraverso alcune opere, facciano emergere temi in linea con i loro interessi, legati all’attualità, e a cui questo gruppo dà voce per far arrivare il messaggio con spontanea autenticità sia ai coetanei che al pubblico tutto.
Ad affiancarli, quattro guest, scelti dal team, secondo un gioco di affinità elettive, invitati a rapportarsi con l’arte di Kandinsky, Magritte, Fini, Boccioni in uno scambio reciproco di idee e opinioni su tematiche e valori che queste opere fanno arrivare fino a noi. Il musicista Lorenzo Senni, i fotografi Piero Percoco e Matteo Marchi, la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli: sono loro ad animare, video dopo video, le diverse conversazioni con i ragazzi con l’obiettivo di suscitare nel pubblico un confronto e un dibattito rispetto al nostro vivere quotidiano.
“Lo scorso anno, durante il lockdown, il museo ha cominciato a riflettere su alcune attività destinate ai ragazzi tra i 17 e i 24 anni, con il desiderio di realizzare programmi pensati per e da loro che prevedessero anche la progettazione partecipata, per ascoltare le loro parole e renderli protagonisti attraverso la creazione di contenuti”, afferma la direttrice Karole P. B. Vail. Gen Z Art Storiez vede, fin dalle fasi iniziali della sua ideazione, la partecipazione attiva dei ragazzi di quella età, con i quali abbiamo avviato un dialogo reale e diretto che ci ha portato a creare insieme dei contenuti a loro destinati. Il nostro desiderio era e rimane di stabilire una conversazione con i giovani per realizzare iniziative e progettualità che ne interpretino la freschezza, ma che, con i loro interrogativi e riflessioni, possano anche raccontare l’arte come piace a loro.”
“Lavazza è da sempre impegnata nella promozione delle arti e nel sostegno ai luoghi dove la cultura prende vita. La collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ne è un esempio e ha radici profonde. Nel corso degli anni abbiamo supportato diverse mostre, oggi ribadiamo il nostro impegno con Gen Z Art Storiez, miniserie realizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim con ARTE.it, nella quale la voce dei giovanissimi si trasforma in megafono artistico”, dichiara Francesca Lavazza.
“Con questo progetto ribadiamo la nostra attenzione alla cultura e alle nuove espressioni artistiche: Gen Z Art Storiez pone al centro la visione contemporanea della Generazione Z. Un progetto importante, che ha come ambizione principale quella di aiutare a comprendere come l’attualità delle opere d’arte stia principalmente nello sguardo di chi le osserva, e in una rinnovata interpretazione”.
Davanti al paesaggio astratto di Kandinsky, Lorenzo Senni con Pietro ed Enrico affrontano il tema dell’influenza reciproca tra discipline artistiche, e nello specifico il rapporto che lega arte e musica, fondamentale tanto per l’artista russo, autore de Lo spirituale nell’arte, quanto per il musicista che afferma come l’arte visiva abbia sempre influenzato la sua musica, tanto da avergli fatto coniare termini quali "pointillistic trance".
La relazione tra sogno e realtà, sorpresa e incanto, è invece centrale nel dialogo tra Piero Percoco, Marcello e Sofia, davanti al capolavoro surrealista di Magritte L’impero della luce. La dimensione onirica e surreale, centrale nell’opera dell’artista belga, è altrettanto presente nell’immaginario visivo del fotografo, i cui scatti sono arrivati sulle pagine del New Yorker, e, in generale, fonte d’ispirazione per andare oltre la realtà del mondo visibile.
Due temi attuali e urgenti del vivere contemporaneo quale la parità di genere e l’emancipazione del ruolo della donna oltre gli stereotipi di genere, emergono dal dialogo tra Alice C., Eugenia, e Carlotta Vagnoli, davanti all’enigmatica figura femminile, protagonista del dipinto della Fini La pastorella delle sfingi, un’opera, come la definisce la scrittrice e divulgatrice fiorentina che utilizza le piattaforme social per trattare temi a lei cari, potente e molto contemporanea, in grado di parlare alle donne di oggi.
Infine, al centro dell’opera di Boccioni, Dinamismo di un cavallo in corsa + case, emblema dell’avanguardia futurista, c’è la velocità e il movimento sui quali si confrontano Lorenzo, Alice S. e Matteo Marchi, fotografo sportivo per anni sul parquet delle grandi sfide dell’NBA, che focalizza i suoi scatti proprio su quella dinamicità per lui sinonimo di libertà.
Il dialogo e lo scambio attivo tra la Collezione Peggy Guggenheim e questo consolidato team di giovani proseguirà anche nel corso del 2022, con nuovi progetti, ideati con e per loro, legati alle tante attività in programma, quali la mostra temporanea Surrealismo e magia. La modernità incantata, che aprirà al pubblico il 9 aprile 2022, e i Public Programs ad essa correlati.
Sono i protagonisti di Gen Z Art Storiez, mini serie realizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim in collaborazione con il team editoriale e creativo di ARTE.it, con il sostegno di Lavazza, Institutional Patron del museo dal 2016.
Quattro video che a partire dal 24 novembre 2021, e per i successivi mercoledì, verranno condivisi sui canali web e social del museo, sul sito www.arte.it e sui canali social di Lavazza Official dando voce ai protagonisti che racconteranno, attualizzandoli, i temi di altrettanti capolavori del museo: Paesaggio con macchie rosse n.2 di Vasily Kandinsky, L’impero della luce di René Magritte, La pastorella delle sfingi di Leonor Fini, e Dinamismo di un cavallo in corsa + case di Umberto Boccioni.
Gen Z Art Storiez nasce con l’obiettivo di co-progettare insieme a un team di ragazzi una serie di video che, attraverso alcune opere, facciano emergere temi in linea con i loro interessi, legati all’attualità, e a cui questo gruppo dà voce per far arrivare il messaggio con spontanea autenticità sia ai coetanei che al pubblico tutto.
Ad affiancarli, quattro guest, scelti dal team, secondo un gioco di affinità elettive, invitati a rapportarsi con l’arte di Kandinsky, Magritte, Fini, Boccioni in uno scambio reciproco di idee e opinioni su tematiche e valori che queste opere fanno arrivare fino a noi. Il musicista Lorenzo Senni, i fotografi Piero Percoco e Matteo Marchi, la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli: sono loro ad animare, video dopo video, le diverse conversazioni con i ragazzi con l’obiettivo di suscitare nel pubblico un confronto e un dibattito rispetto al nostro vivere quotidiano.
“Lo scorso anno, durante il lockdown, il museo ha cominciato a riflettere su alcune attività destinate ai ragazzi tra i 17 e i 24 anni, con il desiderio di realizzare programmi pensati per e da loro che prevedessero anche la progettazione partecipata, per ascoltare le loro parole e renderli protagonisti attraverso la creazione di contenuti”, afferma la direttrice Karole P. B. Vail. Gen Z Art Storiez vede, fin dalle fasi iniziali della sua ideazione, la partecipazione attiva dei ragazzi di quella età, con i quali abbiamo avviato un dialogo reale e diretto che ci ha portato a creare insieme dei contenuti a loro destinati. Il nostro desiderio era e rimane di stabilire una conversazione con i giovani per realizzare iniziative e progettualità che ne interpretino la freschezza, ma che, con i loro interrogativi e riflessioni, possano anche raccontare l’arte come piace a loro.”
“Lavazza è da sempre impegnata nella promozione delle arti e nel sostegno ai luoghi dove la cultura prende vita. La collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ne è un esempio e ha radici profonde. Nel corso degli anni abbiamo supportato diverse mostre, oggi ribadiamo il nostro impegno con Gen Z Art Storiez, miniserie realizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim con ARTE.it, nella quale la voce dei giovanissimi si trasforma in megafono artistico”, dichiara Francesca Lavazza.
“Con questo progetto ribadiamo la nostra attenzione alla cultura e alle nuove espressioni artistiche: Gen Z Art Storiez pone al centro la visione contemporanea della Generazione Z. Un progetto importante, che ha come ambizione principale quella di aiutare a comprendere come l’attualità delle opere d’arte stia principalmente nello sguardo di chi le osserva, e in una rinnovata interpretazione”.
Davanti al paesaggio astratto di Kandinsky, Lorenzo Senni con Pietro ed Enrico affrontano il tema dell’influenza reciproca tra discipline artistiche, e nello specifico il rapporto che lega arte e musica, fondamentale tanto per l’artista russo, autore de Lo spirituale nell’arte, quanto per il musicista che afferma come l’arte visiva abbia sempre influenzato la sua musica, tanto da avergli fatto coniare termini quali "pointillistic trance".
La relazione tra sogno e realtà, sorpresa e incanto, è invece centrale nel dialogo tra Piero Percoco, Marcello e Sofia, davanti al capolavoro surrealista di Magritte L’impero della luce. La dimensione onirica e surreale, centrale nell’opera dell’artista belga, è altrettanto presente nell’immaginario visivo del fotografo, i cui scatti sono arrivati sulle pagine del New Yorker, e, in generale, fonte d’ispirazione per andare oltre la realtà del mondo visibile.
Due temi attuali e urgenti del vivere contemporaneo quale la parità di genere e l’emancipazione del ruolo della donna oltre gli stereotipi di genere, emergono dal dialogo tra Alice C., Eugenia, e Carlotta Vagnoli, davanti all’enigmatica figura femminile, protagonista del dipinto della Fini La pastorella delle sfingi, un’opera, come la definisce la scrittrice e divulgatrice fiorentina che utilizza le piattaforme social per trattare temi a lei cari, potente e molto contemporanea, in grado di parlare alle donne di oggi.
Infine, al centro dell’opera di Boccioni, Dinamismo di un cavallo in corsa + case, emblema dell’avanguardia futurista, c’è la velocità e il movimento sui quali si confrontano Lorenzo, Alice S. e Matteo Marchi, fotografo sportivo per anni sul parquet delle grandi sfide dell’NBA, che focalizza i suoi scatti proprio su quella dinamicità per lui sinonimo di libertà.
Il dialogo e lo scambio attivo tra la Collezione Peggy Guggenheim e questo consolidato team di giovani proseguirà anche nel corso del 2022, con nuovi progetti, ideati con e per loro, legati alle tante attività in programma, quali la mostra temporanea Surrealismo e magia. La modernità incantata, che aprirà al pubblico il 9 aprile 2022, e i Public Programs ad essa correlati.
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