Con la Biennale al via il restauro delle Sale d'Armi dell'Arsenale

Torri dell'Arsenale, Venezia
27/08/2012
Venezia - Con il restauro del primo dei quattro edifici, dove verrà inaugurato oggi alle ore 17 il Padiglione Argentina della Biennale, è partito il recupero delle Sale d'Armi dell'Arsenale. “Il ragionamento che abbiamo fatto ai Paesi - ha spiegato il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta - è quello di poter avere per un certo numero di anni la concessione di un proprio edificio, ma accollandosi il costo del suo restauro e ripristino. Possiamo dire di aver iniziato una sorta di “spending review”, avendo ricevuto risposte positive, a partire dall'Argentina, a cui ci siamo rivolti per primi, avendo lamentato di non avere un proprio padiglione in un Paese in cui ci sono tanti loro emigrati”.
La concessione d'uso ha una durata di 22 anni. L'intervento di restauro dei primi edifici è giunto ormai al 90 per cento, con i lavori che continueranno anche durante la Biennale Architettura. Sono state rimesse in sesto le porte e sollevato il pavimento, per la posa dell'impianto di riscaldamento-raffreddamento, mentre è stato mantenuto, diversamente da quanto inizialmente previsto, il soffitto originario del '500, riemerso dalla rimozione del controsoffitto.
“Il Padiglione Argentina - ha sottolineato il Presidente Baratta - avrà così un tetto della stessa età della città di Buenos Aires, fondata nel 1570. L'Argentina ha poi pensato a un gesto molto bello per l'inaugurazione, all'insegna dello scambio culturale tra Italia e Argentina: una mostra in cui si esibisce l'interesse e le influenze dell'architettura italiana nella realizzazione della città di Buenos Aires e non solo, con un'interpretazione molto affettiva del Common Ground”.
(Fonte: Biennale Architettura)
La concessione d'uso ha una durata di 22 anni. L'intervento di restauro dei primi edifici è giunto ormai al 90 per cento, con i lavori che continueranno anche durante la Biennale Architettura. Sono state rimesse in sesto le porte e sollevato il pavimento, per la posa dell'impianto di riscaldamento-raffreddamento, mentre è stato mantenuto, diversamente da quanto inizialmente previsto, il soffitto originario del '500, riemerso dalla rimozione del controsoffitto.
“Il Padiglione Argentina - ha sottolineato il Presidente Baratta - avrà così un tetto della stessa età della città di Buenos Aires, fondata nel 1570. L'Argentina ha poi pensato a un gesto molto bello per l'inaugurazione, all'insegna dello scambio culturale tra Italia e Argentina: una mostra in cui si esibisce l'interesse e le influenze dell'architettura italiana nella realizzazione della città di Buenos Aires e non solo, con un'interpretazione molto affettiva del Common Ground”.
(Fonte: Biennale Architettura)
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