Il Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura
Logo Padiglione Italia, 13. Mostra Internazionale di Architettura, Venezia
28/08/2012
Venezia - Inugurazione, alle ore 17, presso le Tese delle Vergini all'Arsenale, del Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura.
“Non è un anno come gli altri. Il Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia deve porsi al centro di questa differenza e diventare un’occasione per riflettere sul rapporto tra crisi economica, architettura e territorio, deve essere uno spazio in cui immaginare un progetto di crescita del nostro Paese, il “common ground” deve tradursi in un progetto concreto e visionario, in cui cultura ed economia scrivano un nuovo patto.” Questa la premessa di Luca Zevi, scelto dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quale curatore del Padiglione Italia.
Il progetto curatoriale si snoda come il racconto di un incontro possibile, della riscrittura del ‘patto’, luogo condiviso e spazio possibile, in cui le ragioni dell’architettura, del territorio, dell’ambiente dialoghino con quelle dello sviluppo economico. Un ‘common ground’ tra imprenditoria e architettura come necessità imprescindibile per la ripresa.
Il racconto descrive le “quattro stagioni” dell’architettura del Made in Italy lungo un percorso accidentato e fecondo, mirato alla ricerca di un rapporto virtuoso tra architettura, crescita e innovazione.
Nel Giardino delle Vergini è possibile ammirare l’opera di Michelangelo Pistoletto L’Italia Riciclata, realizzata dall'artista per il Padiglione Italia.
“Non è un anno come gli altri. Il Padiglione Italia alla 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia deve porsi al centro di questa differenza e diventare un’occasione per riflettere sul rapporto tra crisi economica, architettura e territorio, deve essere uno spazio in cui immaginare un progetto di crescita del nostro Paese, il “common ground” deve tradursi in un progetto concreto e visionario, in cui cultura ed economia scrivano un nuovo patto.” Questa la premessa di Luca Zevi, scelto dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quale curatore del Padiglione Italia.
Il progetto curatoriale si snoda come il racconto di un incontro possibile, della riscrittura del ‘patto’, luogo condiviso e spazio possibile, in cui le ragioni dell’architettura, del territorio, dell’ambiente dialoghino con quelle dello sviluppo economico. Un ‘common ground’ tra imprenditoria e architettura come necessità imprescindibile per la ripresa.
Il racconto descrive le “quattro stagioni” dell’architettura del Made in Italy lungo un percorso accidentato e fecondo, mirato alla ricerca di un rapporto virtuoso tra architettura, crescita e innovazione.
Nel Giardino delle Vergini è possibile ammirare l’opera di Michelangelo Pistoletto L’Italia Riciclata, realizzata dall'artista per il Padiglione Italia.
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