Italia Nostra: con il Palais Lumière Venezia fuori dai siti Unesco
Progetto Palais Lumiere, Venezia
27/07/2012
Venezia - Il progetto per la costruzione della Torre della Luce di Pierre Cardin a Venezia continua ad essere al centro delle polemiche. Mentre dal consiglio comunale e dall'Enac arrivano i primi sì ufficiali alla costruzione del Palais Lumiére e iniziano ad essere predisposti approfondimenti di tipo tecnico, la presidente nazionale di Italia Nostra, Alessandra Mottola Molfino, scrive a Napolitano e al premier Monti chiedendo di fermare il progetto dello stilista. “Una volta realizzato cambierà per sempre la percezione della città, stravolgendo lo skyline paesaggistico – scrive -. Sarà visibile ovunque sovrastando ogni altra costruzione e porterà la cancellazione di Venezia dai siti dell’Unesco.” Come lei, nelle settimane passate in molti si erano schierati contro l’innalzamento del grattacielo di 245 metri, ma non tutti la pensano così: in molti infatti a Venezia hanno applaudito al progetto della torre riconoscendo in esso un’importante opportunità di riconversione per porto Marghera. Intanto riguardo alle critiche al progetto, il nipote dello stilista italo-francese, l'ingegnere Rodrigo Basilicati, responsabile del progetto afferma: «È sbagliato pensare che Venezia sia coinvolta. Trovo sleali e ridicole le simulazioni fatte con il palazzo sullo skyline di Venezia pubblicate in questi giorni su qualche giornale come se la torre fosse alta 800 metri. Il Palais Lumiere non si vede né dal Lido né da San Marco. Gli unici punti della laguna da cui lo si può scorgere sono la punta estrema della Giudecca e Tronchetto. Inoltre da questi due luoghi, in prospettiva, il Palais risulta sulla stessa linea della torre di una fabbrica, solo che invece di emettere fumo nero è trasparente e ecologico».
Marzia Acampora
Marzia Acampora
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