Intervento conservativo sulla tavola di Licinio sopravvissuta alla rapina
Il Castelvecchio di Verona presenta il restauro della Conversione di San Paolo

Conversione di San Paolo, Giulio Licinio, Museo di Castelvecchio, Verona
Ludovica Sanfelice
10/02/2016
Verona - Mentre il Nucleo tutela patrimonio artistico dei Carabinieri e la Squadra mobile di Verona portano avanti il lavoro investigativo per rintracciare i responsabili della rapina a mano armata avvenuta lo scorso novembre, il Museo di Castelvecchio mostra di reagire alla mutilazione subita presentando il restauro della "Conversione di San Paolo", la tavola di Giulio Licinio danneggiata durante il clamoroso colpo il cui bottino, tragicamente prezioso, conta 17 opere, e include capolavori di Mantegna, Rubens, Pisanello e Tintoretto.
Sulla Conversione, che in quella circostanza venne lacerata nel tentativo di strapparla al suo supporto, è intervenuta la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza che ha condotto le operazioni di riposizionamento dei frammenti (fortunatamente ritrovati) e di sanatura del dipinto tramite stuccatura e integrazione pittorica. Se in un primo momento tra le varie ipotesi era stata inizialmente presa anche in considerazione la possibilità di lasciare tracce visibili dell’aggressione subita, la presenza dei lembi ha poi convinto i restauratori ad adoperarsi per il completo risarcimento della superficie.
I risultati dell'intervento conservativo si possono adesso ammirare nella collocazione originaria, dove l’opera fino a qualche mese fa condivideva lo spazio con "Madonna allattante", "Trasporto dell’arca dell’alleanza", "Banchetto di Baltassar", "Sansone" e "Giudizio di Salomone" di Jacopo Tintoretto, un "Ritratto maschile" attribuito alla sua cerchia, "Ritratto di Marco Pasqualigo" del figlio Domenico Tintoretto e "Ritratto di ammiraglio veneziano" realizzato nella bottega di quest'ultimo. Tutti quadri scomparsi e attualmente sostituiti da desolanti riproduzioni in formato ridotto accompagnate dalle parole “opera trafugata il 19/11/2015”.
Per approfondimenti:
Colpo grosso al Castelvecchio di Verona
Sulla Conversione, che in quella circostanza venne lacerata nel tentativo di strapparla al suo supporto, è intervenuta la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza che ha condotto le operazioni di riposizionamento dei frammenti (fortunatamente ritrovati) e di sanatura del dipinto tramite stuccatura e integrazione pittorica. Se in un primo momento tra le varie ipotesi era stata inizialmente presa anche in considerazione la possibilità di lasciare tracce visibili dell’aggressione subita, la presenza dei lembi ha poi convinto i restauratori ad adoperarsi per il completo risarcimento della superficie.
I risultati dell'intervento conservativo si possono adesso ammirare nella collocazione originaria, dove l’opera fino a qualche mese fa condivideva lo spazio con "Madonna allattante", "Trasporto dell’arca dell’alleanza", "Banchetto di Baltassar", "Sansone" e "Giudizio di Salomone" di Jacopo Tintoretto, un "Ritratto maschile" attribuito alla sua cerchia, "Ritratto di Marco Pasqualigo" del figlio Domenico Tintoretto e "Ritratto di ammiraglio veneziano" realizzato nella bottega di quest'ultimo. Tutti quadri scomparsi e attualmente sostituiti da desolanti riproduzioni in formato ridotto accompagnate dalle parole “opera trafugata il 19/11/2015”.
Per approfondimenti:
Colpo grosso al Castelvecchio di Verona
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Un unicum, nel cuore di Roma, eseguito con la tecnica del graffito
La facciata della Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo torna a nuova vita dopo un restauro
-
Aosta | Al Museo Archeologico Regionale dal 20 giugno al 19 ottobre
L' "altro" Picasso, tra scenografia, ceramica e letteratura. Un ritorno alle origini da scoprire ad Aosta
-
Dal 24 ottobre 2025 al 3 maggio 2026
Tesori dei Faraoni: dall’Egitto alle Scuderie del Quirinale, 130 reperti per una mostra senza precedentii
-
Mondo | Al Prado fino al 21 settembre
Paolo Veronese, la prima grande mostra in Spagna
-
I programmi dal 26 maggio al 1° giugno
La settimana dell’arte in tv, da Vermeer a Giulio Romano
-
In mostra “Van Eyck e le miniature rivelate”
Piccolo è bello. L’arte della miniatura da Torino a Bruxelles