Dai Templari a Mozart: dal 15 dicembre itinerari tra arte, storia e spiritualità
“Verona Minor Hierusalem”: percorsi inediti nella città di Romeo e Giulietta
Cappella di San Biagio, Chiesa di San Nazaro e San Celso, Verona. Testus [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) or GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html)], from Wikimedia Commons
Francesca Grego
12/12/2018
Verona - Non solo l’Arena e la Casa di Giulietta: Verona riscopre le proprie radici in un percorso storico, artistico e spirituale che porta in sé l’eco lontana di Gerusalemme. “Minor Hierusalem” era scritto infatti sui sigilli quattrocenteschi della città, dove le mura sormontate da tre croci alludevano al Monte Calvario.
Nel Medioevo recarsi in pellegrinaggio in Terrasanta non era certo alla portata di tutti: dotarsi di una piccola Gerusalemme in casa propria fu per Verona un buon investimento. Chiese e luoghi di devozione attrassero i pellegrini e la stessa topografia urbana si modellò sorprendentemente sull’esempio della Città Santa.
Il progetto “Verona Minor Hierusalem”, promosso dalla Curia e dal Comune e sostenuto dalla Banca Popolare di Verona, recupera oggi le memorie di questa stagione suggestiva, conducendo turisti e cittadini in un’avventura fuori dai circuiti più noti della città scaligera. A guidare i visitatori sulle tracce degli antichi pellegrini sono oltre mille volontari, protagonisti in prima persona di un percorso di riscoperta.
Dopo il percorso “Rinascere dall’acqua. Verona aldilà del fiume”, che con un insolito colpo d’occhio tra il centro storico, il corso dell’Adige e la collina delle Torricelle ha catalizzato l’interesse di quasi 170 mila visitatori in due anni, sabato 15 dicembre il convegno “Verona tra cammini europei e pellegrinaggi urbani” al Palazzo della Gran Guardia sarà l’occasione per il lancio di due nuovi itinerari.
“Rinascere dalla Terra. Verona crocevia di civiltà, storie e culture” ripercorre l’antica Via Postumia, che attraversa il centro storico incrociando il Decumano Massimo di epoca romana. Chiese, cripte e sacelli raccontano storie affascinanti su personaggi legati alla città, dal patrono San Zeno alle giovani sante Teuteria e Tosca, mentre sulla strada si affacciano le testimonianze di tradizioni caratteristiche come la cardatura della lana e dell’evoluzione di Verona attraverso i secoli.
“Rinascere dal cielo. Tra le note di Mozart e una nave di santi” invece è un viaggio inedito nel quartiere multiculturale di Veronetta, dove il fascino dei Templari incontra le suggestioni della musica e del sacro in luoghi talvolta sconosciuti agli stessi veronesi.
Ci sono gioielli come la chiesa dei Santi Nazario e Celso, con la splendida cappella di San Biagio e i pregevoli dipinti del Cinquecento, o Santa Maria del Paradiso, che custodisce uno dei reliquiari più interessanti d’Europa, o ancora San Paolo, che in piena zona universitaria sfoggia una mirabile pala di Girolamo dai Libri insieme a opere di Paolo Veronese, Farinati e Bonsignori. E poi la rinascimentale San Tommaso Cantuariense, con l’organo settecentesco che fu suonato da un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart di passaggio a Verona, di cui rimangono le iniziali incise sul legno.
Nel Medioevo recarsi in pellegrinaggio in Terrasanta non era certo alla portata di tutti: dotarsi di una piccola Gerusalemme in casa propria fu per Verona un buon investimento. Chiese e luoghi di devozione attrassero i pellegrini e la stessa topografia urbana si modellò sorprendentemente sull’esempio della Città Santa.
Il progetto “Verona Minor Hierusalem”, promosso dalla Curia e dal Comune e sostenuto dalla Banca Popolare di Verona, recupera oggi le memorie di questa stagione suggestiva, conducendo turisti e cittadini in un’avventura fuori dai circuiti più noti della città scaligera. A guidare i visitatori sulle tracce degli antichi pellegrini sono oltre mille volontari, protagonisti in prima persona di un percorso di riscoperta.
Dopo il percorso “Rinascere dall’acqua. Verona aldilà del fiume”, che con un insolito colpo d’occhio tra il centro storico, il corso dell’Adige e la collina delle Torricelle ha catalizzato l’interesse di quasi 170 mila visitatori in due anni, sabato 15 dicembre il convegno “Verona tra cammini europei e pellegrinaggi urbani” al Palazzo della Gran Guardia sarà l’occasione per il lancio di due nuovi itinerari.
“Rinascere dalla Terra. Verona crocevia di civiltà, storie e culture” ripercorre l’antica Via Postumia, che attraversa il centro storico incrociando il Decumano Massimo di epoca romana. Chiese, cripte e sacelli raccontano storie affascinanti su personaggi legati alla città, dal patrono San Zeno alle giovani sante Teuteria e Tosca, mentre sulla strada si affacciano le testimonianze di tradizioni caratteristiche come la cardatura della lana e dell’evoluzione di Verona attraverso i secoli.
“Rinascere dal cielo. Tra le note di Mozart e una nave di santi” invece è un viaggio inedito nel quartiere multiculturale di Veronetta, dove il fascino dei Templari incontra le suggestioni della musica e del sacro in luoghi talvolta sconosciuti agli stessi veronesi.
Ci sono gioielli come la chiesa dei Santi Nazario e Celso, con la splendida cappella di San Biagio e i pregevoli dipinti del Cinquecento, o Santa Maria del Paradiso, che custodisce uno dei reliquiari più interessanti d’Europa, o ancora San Paolo, che in piena zona universitaria sfoggia una mirabile pala di Girolamo dai Libri insieme a opere di Paolo Veronese, Farinati e Bonsignori. E poi la rinascimentale San Tommaso Cantuariense, con l’organo settecentesco che fu suonato da un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart di passaggio a Verona, di cui rimangono le iniziali incise sul legno.
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