L’ascensione al cielo del profeta Elia
Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari
Non è solo la più antica immagine russa sul tema, ma rappresenta anche una sorta di piccolo miracolo della storia del collezionismo: acquistata nel 2000, cinque anni dopo la Discesa agli Inferi della stessa raccolta, è stata realizzata nella stessa bottega di Novgorod. Gli indizi più evidenti che confermerebbero questa provenienza sono la figura centrale del profeta (colonnare come quella di Cristo), le fattezze del volto, il disegno degli occhi.
Fin dai primi secoli del Cristianesimo l’episodio dell’Ascensione di Elia era considerata un’anticipazione di quella di Gesù, che vediamo rappresentata nella tavola in alto a destra. Il nome di Elia assuona inoltre con Helios, il sol invictus della tradizione occidentale. Sul carro rosso di fuoco del profeta si depositano pertanto anche le più antiche immagini del carro del Sole. Ma nel nord della Rus’ alla figura di Elia si sovrappone quella del Dio Perun, signore dell’atmosfera, del tuono e della folgore. Questo spiega la devozione dei ceti rurali per il profeta, come pure la moltiplicazione di chiese che gli sono intitolate.
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