Monumento ai Caduti Milanesi in Guerra
Giovanni Muzio aveva solo 33 quando gli fu assegnato l’incarico di progettare e realizzare il Monumento ai Caduti Milanesi in Guerra, conosciuto anche come Sacrario ai Caduti.
Per la sua realizzazione Giovanni Muzio si avvalse della collaborazione di altri nomi prestigiosi dell’architettura: Alpago Novello, Ottavio Cabiati, Giò Ponti e Tomaso Buzzi; l’opera viene inaugurata alla presenza delle autorità il 4 novembre 1928, cioè esattamente 82 anni fa.
In realtà il Sacrario dei Caduti è formato da due edifici.
Il Monumento ai Caduti, quello realizzato da Giovanni Muzio, è il tempio ottagonale esterno e narra le gesta e le battaglie dei caduti per la patria.
Gli otto lati del tempio sono costituiti da quattro porte e quattro nicchie alternate, ed è consuetudine associare ogni lato ad una delle otto porte della Vecchia Milano; partendo da nord, in senso orario, infatti troviamo le seguenti porte: Comasina, Nuova, Orientale, Tosa, Romana, Ticinese, Vercellina e Giovia, quest’ultima ubicata nell’area dell’odierno Castello Sforzesco.
Il Sacrario vero e proprio è stato invece progettato da Mario Baccini nel 1973 e si sviluppa invece su tre livelli sotterranei e raccoglie i resti dei caduti per i quali è stato rilasciato nulla osta dal Ministero della Difesa – Commissione Onoranze Caduti in Guerra.