Museo Stradivariano
Cremona, Via Ugolani Dati 4
- Indirizzo: Via ugolani dati 4
- E-Mail: museo.alaponzone@comune.cremona.it
- Telefono: +39 0372 407770
- Apertura: da martedì a domenica 10 - 17
domenica e festivi 10 - 17
chiusura: lunedì (con eccezione del lunedì di Pasqua), 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre - Costo: intero € 7, ridotto € 5
DESCRIZIONE:
Nelle sale settecentesche del piano nobile di Palazzo Affaitati il museo schiude al pubblico il mondo esclusivo della liuteria, arte fine e complessa di cui Cremona è stata protagonista nei secoli.
Fra le collezioni spiccano i 710 reperti provenienti dal laboratorio di Antonio Stradivari, oltre a preziosi strumenti ad arco dello stesso liutaio giunti da tutto il mondo grazie al progetto “Friends of Stradivari”.
Uno dei nuclei fondamentali del corpus del museo è la collezione Salabue-Fiorini, appartenuta nel XVIII secolo al primo grande studioso di liuteria.
L’itinerario si articola in tre sezioni, dedicate rispettivamente alla collezione Salabue, alla costruzione della viola contralto della tradizione classica cremonese e agli strumenti di liutai italiani operanti a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Al museo sono disponibili percorsi espositivi dedicati a ipovedenti, non vedenti e non udenti.
Nelle sale settecentesche del piano nobile di Palazzo Affaitati il museo schiude al pubblico il mondo esclusivo della liuteria, arte fine e complessa di cui Cremona è stata protagonista nei secoli.
Fra le collezioni spiccano i 710 reperti provenienti dal laboratorio di Antonio Stradivari, oltre a preziosi strumenti ad arco dello stesso liutaio giunti da tutto il mondo grazie al progetto “Friends of Stradivari”.
Uno dei nuclei fondamentali del corpus del museo è la collezione Salabue-Fiorini, appartenuta nel XVIII secolo al primo grande studioso di liuteria.
L’itinerario si articola in tre sezioni, dedicate rispettivamente alla collezione Salabue, alla costruzione della viola contralto della tradizione classica cremonese e agli strumenti di liutai italiani operanti a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Al museo sono disponibili percorsi espositivi dedicati a ipovedenti, non vedenti e non udenti.
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