Su Nuraxi di Barumini

Barumini, Viale Su Nuraxi

 
  • Dove: Barumini, Viale Su Nuraxi
  • Indirizzo: Viale Su nuraxi
  • E-Mail: fondazionebarumini@tiscali.it
  • Telefono: +39 0709 368128
  • Apertura: L'area archeologica è aperta al pubblico tutti i giorni dell’anno, come da disposizioni ministeriali, è visitabile esclusivamente accompagnati da una guida per ragioni di sicurezza.

    Gennaio e febbraio: ore 9 - 16
    Marzo: ore 9 - 16:30
    aprile, maggio e giugno: ore 9 - 19
    Luglio e agosto: ore 9 - 19:30
    Settembre: ore 9 - 18.30
    ottobre: ore 9 - 16:30
    novembre: ore 9 - 16:30
    dicembre: ore 9 - 16


  • Costo: area archeologica Su nuraxi + Polo Museale casa Zapata + centro Giovanni Lilliu
    intero € 10, ridotto € 8 dai 13 ai 17 anni, € 6,5 dai 7 ai 12 anni
 
DESCRIZIONE:
Il Villaggio di Su Nuraxi è l’insediamento nuragico più grande della Sardegna e del mondo.
L’area archeologica, scoperta e portata alla luce da Giovanni Lilliu durante la campagna di scavi condotta dal 1950 e il 1957, è divenuta Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1997.
Il titolo le è stato conferito in qualità di testimonianza più completa e meglio conservata della civiltà nuragica. Il sito presenta infatti una stratificazione di oltre 2000 anni che dal 1500 a.C. si spinge fino al VII secolo d.C.
La torre centrale a tre camere sovrapposte su pianta circolare è la struttura più antica del complesso e risale all’età del Bronzo medio (1500-1300 a.C.), mentre il quadrilobo, ovvero il corpo murario e le quattro torri minori orientate sui punti cardinali da esso collegate, fu costruito nel Bronzo Recente (1300-1100 a.C.). Nella stessa epoca sorsero anche il nucleo più antico del villaggio, di cui si conservano solo poche tracce, e le 3 torri della ulteriore cinta muraria erta a difesa del quadrilobo. In tempi più tardi, il complesso venne attorniato da un ulteriore cortina muraria eptalobata e nella fase del Bronzo finale vennero anche edificate la maggior parte delle abitazioni con copertura lignea e di forma conica che caratterizzano il villaggio. Tra queste, la più conosciuta è la “capanna 80”, nota anche come anche “capanna delle assemblee, sala delle riunioni o curia” la quale lungo il perimetro interno presenta un sedile anulare che lascia supporre che qui avessero luogo le assemblee della comunità.
All’inizio dell’Età del Ferro (IX.VI sec a.C.), Su Nuraxi cadde in rovina e sui suoi resti, nel VII secolo a.C. venne costruito un nuovo agglomerato che basandosi sugli arredi e sulle costruzioni rispecchiava una società più progredita e contaminata da stimoli esterni. Nel V secolo con l’occupazione punica gli usi e costumi degli abitanti non furono modificati ma l’assedio non comportò nemmeno sviluppo, bensì piuttosto decadenza e conseguente calo demografico.
Anche i romani riutilizzarono l’area tra il II e il I secolo a.C. e utilizzarono alcuni ambienti come luoghi di sepoltura. La struttura continuò poi a essere abitata fino al III sec. d.C. e successivamente frequentata sporadicamente fino al periodo alto-medievale, VII sec. d.C.
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