Il 5 e 6 dicembre
Aquileia meta sostenibile, terra di cammini. La perla patrimonio Unesco si racconta in due convegni
Veduta di Aquileia dall’alto | Foto: © N. Oleotto | Courtesy Fondazione Aquileia
Samantha De Martin
27/11/2024
Udine - Ad Aquileia, città che da oltre duemila anni vede incrociarsi sentieri di mare e di terra, due convegni accendono i riflettori su tematiche di grande attualità, dai cammini “sostenibili” alle sfide aperte che la piccola perla friulana patrimonio Unesco si trova ad affrontare.
In programma il 5 e 6 dicembre, i due appuntamenti, che si svolgeranno a ingresso gratuito negli spazi di Cantina Ca' Tullio, celebreranno i 26 anni di Aquileia sito Unesco e i 90 dall'apertura dell'area archeologica del porto fluviale e della "via Sacra".
Promotori della due giorni, la Fondazione Aquileia in collaborazione con il Comune di Aquileia, Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per il FVG, la Direzione Regionale Musei FVG - Museo archeologico di Aquileia, la Basilica di Aquileia e PromoTurismoFVG.
Giovedì 5 dicembre il convegno "Aquileia meta sostenibile" vedrà confrontarsi istituzioni, professionisti e operatori del settore turistico-culturale accanto a giornalisti, editori e camminatori. Tra le iniziative troverà spazio un nuovo Festival dedicato agli itinerari e ai percorsi che proprio ad Aquileia si intrecciano. Ma si parlerà anche dei progetti in divenire per GO! 2025 - Nova Gorica - Gorizia capitale europea della cultura 2025 - e saranno forniti esempi concreti di creatività imprenditoriale applicata alla valorizzazione culturale.
Ricostruzione 3D del porto fluviale di Aquileia 2000 anni fa | Courtesy Fondazione Aquileia
Luca Mercalli, presidente dell'associazione Società Meteorologica Italiana, climatologo e giornalista, ospite della giornata, discuterà anche dell’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio archeologico e culturale. Se Sara Zanni, archeologa e consigliere del Ministro del Turismo per i cammini e i percorsi turistici, modererà l’incontro dal titolo “Viaggiare a impatto zero: i cammini come motore di sviluppo consapevole”, Andrea Bellavite, giornalista e direttore della Basilica di Aquileia, le si affiancherà per moderare l’incontro dal titolo “Aquileia terra di cammini: le esperienze e le progettualità per il 2025”.
La terza sessione della giornata del 5 dicembre sarà incentrata sulla sfida di GO! 2025 attraverso le collaborazioni transfrontaliere, mentre, nel corso dell’incontro si parlerà anche di patrimonio culturale e cambiamento climatico. Un approfondimento sarà dedicato al fondo per piccoli progetti GO! 2025 - Small Projects Fund come veicolo di innovazione e cambiamento, che ha agevolato la realizzazione di iniziative culturali transnazionali.
I progetti finanziati, pur avendo un impatto locale, contribuiscono infatti a rafforzare il legame tra Italia e Slovenia e, soprattutto, la collaborazione tra le persone. A concludere la prima giornata del convegno sarà la presentazione del libro “Adriatico. Mare d’inverno", un progetto editoriale, culturale e territoriale che risale la lunga dorsale adriatica attraverso una narrazione fatta di storie e destinazioni puntuali.
Le colonne del Foro di Aquileia | © Fondazione Aquileia
Alcune sessioni del convegno “Aquileia meta sostenibile” sono inserite nel programma di formazione professionale continua dell’Ordine dei giornalisti.
Venerdì 6 dicembre si parlerà di navigazione nell’antichità con il convegno “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo”, organizzato da Fondazione Aquileia e La Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2003, in collaborazione la Fondazione Santagata per l'Economia della Cultura. L’evento promuove una riflessione sul tema della navigazione antica ed è organizzato in occasione del novantesimo anniversario dell’apertura dell’area archeologica del porto fluviale di Aquileia e in occasione del ventesimo anniversario della costituzione dell’Associazione Internazionale Rotta dei Fenici, ente gestore dell’Itinerario omonimo riconosciuto dal Consiglio d’Europa.
I porti hanno sempre costituito grandi porte d’accesso a nuove culture, dalle quali si irradiava quella fitta rete di scambi commerciali che interessò tutto il Mediterraneo. Le vie di mare e fluviali hanno reso possibile l’occupazione e la valorizzazione di nuovi territori, l’integrazione e lo scambio tra popoli e idee rappresentando ancora adesso un importante fattore di civiltà.
Via Sacra presso il porto fluviale, area archeologica di Aquileia. Foto di © Gianluca Baronchelli
Se la prima parte dell’incontro approfondirà il tema del sistema portuale di Aquileia nell’antichità, oltre che al tema della navigazione antica nell’Adriatico, esaminando i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione, i partecipanti rifletteranno su come il tema dei "saper fare", del mare, delle antiche tecniche di carpenteria navale, nate proprio in epoca fenicia e utilizzate tuttora in molte località del Mediterraneo, possano rappresentare uno strumento di dialogo interculturale tra le comunità coinvolte.
La seconda parte del convegno avrà invece come focus la navigazione antica, le interazioni culturali e gli scambi commerciali nel resto del bacino del Mediterraneo, a partire dall’epoca fenicio-punica, passando per l’età greca fino al periodo romano. Saranno passati in rassegna alcuni esempi di eccellenza nel campo dell'esposizione del patrimonio archeologico subacqueo, in Italia, in Spagna e a Cipro.
In programma il 5 e 6 dicembre, i due appuntamenti, che si svolgeranno a ingresso gratuito negli spazi di Cantina Ca' Tullio, celebreranno i 26 anni di Aquileia sito Unesco e i 90 dall'apertura dell'area archeologica del porto fluviale e della "via Sacra".
Promotori della due giorni, la Fondazione Aquileia in collaborazione con il Comune di Aquileia, Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per il FVG, la Direzione Regionale Musei FVG - Museo archeologico di Aquileia, la Basilica di Aquileia e PromoTurismoFVG.
Giovedì 5 dicembre il convegno "Aquileia meta sostenibile" vedrà confrontarsi istituzioni, professionisti e operatori del settore turistico-culturale accanto a giornalisti, editori e camminatori. Tra le iniziative troverà spazio un nuovo Festival dedicato agli itinerari e ai percorsi che proprio ad Aquileia si intrecciano. Ma si parlerà anche dei progetti in divenire per GO! 2025 - Nova Gorica - Gorizia capitale europea della cultura 2025 - e saranno forniti esempi concreti di creatività imprenditoriale applicata alla valorizzazione culturale.
Ricostruzione 3D del porto fluviale di Aquileia 2000 anni fa | Courtesy Fondazione Aquileia
Luca Mercalli, presidente dell'associazione Società Meteorologica Italiana, climatologo e giornalista, ospite della giornata, discuterà anche dell’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio archeologico e culturale. Se Sara Zanni, archeologa e consigliere del Ministro del Turismo per i cammini e i percorsi turistici, modererà l’incontro dal titolo “Viaggiare a impatto zero: i cammini come motore di sviluppo consapevole”, Andrea Bellavite, giornalista e direttore della Basilica di Aquileia, le si affiancherà per moderare l’incontro dal titolo “Aquileia terra di cammini: le esperienze e le progettualità per il 2025”.
La terza sessione della giornata del 5 dicembre sarà incentrata sulla sfida di GO! 2025 attraverso le collaborazioni transfrontaliere, mentre, nel corso dell’incontro si parlerà anche di patrimonio culturale e cambiamento climatico. Un approfondimento sarà dedicato al fondo per piccoli progetti GO! 2025 - Small Projects Fund come veicolo di innovazione e cambiamento, che ha agevolato la realizzazione di iniziative culturali transnazionali.
I progetti finanziati, pur avendo un impatto locale, contribuiscono infatti a rafforzare il legame tra Italia e Slovenia e, soprattutto, la collaborazione tra le persone. A concludere la prima giornata del convegno sarà la presentazione del libro “Adriatico. Mare d’inverno", un progetto editoriale, culturale e territoriale che risale la lunga dorsale adriatica attraverso una narrazione fatta di storie e destinazioni puntuali.
Le colonne del Foro di Aquileia | © Fondazione Aquileia
Alcune sessioni del convegno “Aquileia meta sostenibile” sono inserite nel programma di formazione professionale continua dell’Ordine dei giornalisti.
Venerdì 6 dicembre si parlerà di navigazione nell’antichità con il convegno “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo”, organizzato da Fondazione Aquileia e La Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2003, in collaborazione la Fondazione Santagata per l'Economia della Cultura. L’evento promuove una riflessione sul tema della navigazione antica ed è organizzato in occasione del novantesimo anniversario dell’apertura dell’area archeologica del porto fluviale di Aquileia e in occasione del ventesimo anniversario della costituzione dell’Associazione Internazionale Rotta dei Fenici, ente gestore dell’Itinerario omonimo riconosciuto dal Consiglio d’Europa.
I porti hanno sempre costituito grandi porte d’accesso a nuove culture, dalle quali si irradiava quella fitta rete di scambi commerciali che interessò tutto il Mediterraneo. Le vie di mare e fluviali hanno reso possibile l’occupazione e la valorizzazione di nuovi territori, l’integrazione e lo scambio tra popoli e idee rappresentando ancora adesso un importante fattore di civiltà.
Via Sacra presso il porto fluviale, area archeologica di Aquileia. Foto di © Gianluca Baronchelli
Se la prima parte dell’incontro approfondirà il tema del sistema portuale di Aquileia nell’antichità, oltre che al tema della navigazione antica nell’Adriatico, esaminando i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione, i partecipanti rifletteranno su come il tema dei "saper fare", del mare, delle antiche tecniche di carpenteria navale, nate proprio in epoca fenicia e utilizzate tuttora in molte località del Mediterraneo, possano rappresentare uno strumento di dialogo interculturale tra le comunità coinvolte.
La seconda parte del convegno avrà invece come focus la navigazione antica, le interazioni culturali e gli scambi commerciali nel resto del bacino del Mediterraneo, a partire dall’epoca fenicio-punica, passando per l’età greca fino al periodo romano. Saranno passati in rassegna alcuni esempi di eccellenza nel campo dell'esposizione del patrimonio archeologico subacqueo, in Italia, in Spagna e a Cipro.
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