Gli appuntamenti da non perdere il 25 marzo, Giornata nazionale dedicata all’Alighieri

Tutto pronto per il Dantedì : dagli Uffizi al MANN anche l'arte celebra il divino poeta

Domenico di Michelino, Dante e il suo poema, 1465. Affresco nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze.
 

Samantha De Martin

24/03/2021

Raffaello lo aveva elevato a teologo, rappresentandolo, nella Stanza della Segnatura in Vaticano, assieme a Tommaso d’Aquino e Agostino.
Michelangelo era convinto che mai fosse nato “simil uomo né maggior” di lui, mentre Botticelli fu talmente ossessionato dal suo Inferno, al punto da “metterlo in stampa” e “dietro il quale - spiffera Vasari - consumò di molto tempo: per il che fu ragione d’infiniti disordini alla vita sua”.
Borges,a proposito della Commedia, considerata “l’ultimo miracolo della poesia mondiale”, aveva una convinzione: “Nessuno ha il diritto di privarsi di questa felicità”.
A distanza di 700 anni dalla morte di Dante, anche noi moderni, sfiancati da una pandemia che sembra avere confinato il mondo in un'oscura selva, ci accingiamo a celebrare con i massimi onori il poeta profeta di speranza che, unendosi al cammino dell’umanità, del suo e del nostro tempo, ne ha affidato alle stelle miserie e virtù, per farne un monumento universale di insegnamento e di bellezza.

Domani, 25 marzo, è il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita nel 2020 dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro Dario Franceschini. In questo giorno che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, anche l’arte, che da Giotto a Giuseppe Penone continua a rendergli omaggio, si accinge a celebrare il genio che per la prima volta ha unito l’Italia intera sotto la bandiera della lingua.

In un annus horribilis per il mondo e in concomitanza con il settecentesimo anniversario della morte del sommo poeta, l'edizione 2021 del Dantedì assume così un significato speciale.

Tra webinar, mostre digitali, dirette streaming, live su YouTube, seminari, performance, sul sito del MiC le iniziative sono già oltre 200. Noi ve ne segnaliamo alcune da non perdere, disponibili a partire da domani mattina, sul web. Invece per una chicca, pronta a sbarcare a Roma, presso Rhinoceros gallery, nel nome di Dante, bisognerà attendere il 15 aprile.

Il MANN per Dante: in anteprima digitale la mostra Divina archeologia
Sarà la statua marmorea di Diomede, l’eroe greco condannato da Dante, con Ulisse, nell'ottava bolgia del cerchio dei fraudolenti, e "immortalato" in uno scatto di Luigi Spina, a guidare il pubblico nell’anteprima digitale della mostra Divina archeologia, in programma per giovedì 25 marzo a partire dalle 8.30 sui canali Facebook ed Instagram del MANN.
Per ammirare dal vivo la mostra bisognerà invece attendere il prossimo 14 settembre.


Achille e Chirone dalla basilica di Ercolano | Foto: © Giorgio Albano | Courtesy MANN

''Il MANN - spiega il direttore Paolo Giulierini - è una miniera di riferimenti iconografici. Pochi sanno che un'immagine di Dante con veste purpurea e corona d’alloro campeggia su una volta del nostro museo, opera ottocentesca dell’artista Paolo Vetri”. Ma Divina Archeologia sarà anche l'occasione per celebrare il legame fortissimo tra Virgilio - autorevole guida nell’Inferno dantesco - e Napoli. Grazie anche a una serie di podcast dedicati, il percorso accompagnerà gli ospiti (al momento “digitali”) anche fuori dalle sale del MANN, fino al lago d'Averno.
Al centro del Dantedì virtuale del Mann sarà anche Achille, inserito tra i Lussuriosi dell'Inferno, e protagonista di due affreschi che saranno postati online: Achille a Sciro (dalla Casa dei Dioscuri di Pompei) e l'affresco da Ercolano con Achille e il centauro Chirone, citato nel XII canto dell'Inferno.

La maratona social del Museo e Real Bosco di Capodimonte
Attingendo alle opere presenti nella propria collezione e ai versi della Divina Commedia, il Museo e
Real Bosco di Capodimonte invita i propri follower a un viaggio letterario tra Inferno, Purgatorio
e Paradiso, tra i vizi capitali rappresentati nella complessa iconografia del pittore fiammingo Jacques de Backer e tra le mura concentriche della tela Cebetis Thebani Tabula di Jan Sons. Tra i busti di Dante e quello di Pia dè Tolomei, il viaggio prosegue al cospetto del Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti, del quale il Museo e Real Bosco
di Capodimonte conserva una delle più importanti copie.


Jacques de Backer, Invidia, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte

In Piazza della Signoria l’omaggio di Giuseppe Penone a Dante
L’inaugurazione è attesa per domani mattina alle 9.30 in diretta Facebook sul canale social degli Uffizi. Piazza della Signoria si accinge ad accogliere la più grande opera mai collocata all'aperto nel centro di Firenze. Con i suoi 22 metri d’altezza, l’ “Abete” di Giuseppe Penone sarà inaugurato dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. Due alberi sovrapposti, uno in bronzo e uno in alluminio, rovesciati uno sull’altro e i cui intrecci sono riflessi da una serie di specchi collocati nei punti di contatto, alludono al tema dantesco dell’albero rovesciato, un “albero che vive della cima” (Dante, Paradiso, 18: 28-30), ma anche luogo dialettico dove si incontrano il mondo fisico e quello ultrasensibile, la materia e l’idea. La scultura sarà solo un assaggio della mostra dedicata a Giuseppe Penone che gli Uffizi ospiteranno dal 1° giugno al 12 settembre.


Abete di Giuseppe Penone

Al Museo del Bargello in un video il restauro del più antico ritratto di Dante
Restiamo a Firenze. Qui il Museo del Bargello, dal 21 aprile al 31 luglio 2021, accoglierà la mostra Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante, dedicata alla ricostruzione del rapporto tra il poeta e Firenze, oltre a La mirabile visione. Dante e la Commedia nell'immaginario simbolista, in programma a settembre. Intanto, domani, in occasione del Dantedì, sul sito della Fondazione Il Bargello sarà disponibile un’anteprima del video che mostra il restauro, recentemente concluso, degli affreschi con la rappresentazione del Paradiso, opera di Giotto e della sua bottega all’interno della Cappella della Maddalena, che conserva il più antico ritratto dell’Alighieri.


Giotto e bottega, Il Paradiso, Cappella della Maddalena, Firenze, Museo Nazionale del Bargello | Courtesy Opera Laboratori - Firenze Musei

A Santa Croce restaurato il cenotafio di Dante
Nella maratona di appuntamenti online dedicata al poeta, nell’intera giornata di domani, bastano pochi click per spostarsi tra chiese e musei senza perdersi nemmeno un evento. Alle 11 nella basilica di Santa Croce sarà presentato il restauro del cenotafio di Dante. Monica Guerritore declamerà alcuni versi del I canto dell’Inferno e del XXIV canto del Purgatorio. Purtroppo l’evento non sarà aperto al pubblico, ma le fasi più salienti della cerimonia saranno condivise sui canali social di Santa Croce.

Il Lazio celebra Dante con "A riveder le stelle"
Il Lazio celebra il sommo poeta con un programma di interessanti eventi dedicati consultabili sul sito, che prenderanno il via con il “Dantedì” del 25 marzo e, compatibilmente con le disposizioni governative in materia di contagio, proseguiranno per tutto il 2021.
Tra gli appuntamenti virtuali in programma domani, una ‘passeggiata’ nella natura del Parco di Veio con “Sui passi di Dante”. Il 25 marzo alle 18, un tour virtuale sulla piattaforma Zoom a cura dell’Archeoclub d’Italia di Formello accompagnerà il pubblico alla scoperta delle tappe del Sommo Poeta nel suo viaggio a Roma e nel Lazio (info e prenotazioni: 391 7428170, archeoclubformelloaps@gmail.com). 


Il MArTA tra Dante e Anfiarao
Il Dantedì del MArTA avrà inizio domani mattina alle 11 per accompagnare i visitatori virtuali, per l’intera giornata, tra i versi del poeta, ma anche dentro i miti e le storie del Museo Archeologico Nazionale. Per celebrare Dante il museo tarantino sceglie gli Inferi, in particolare la figura di Anfiarao, l’indovino di Argo che tentò inutilmente di opporsi alla spedizione dei Sette contro Tebe avendone previsto l’insuccesso. Oltre a essere al centro del Canto XX, Anfiarao è anche nella Sala IX al primo piano del museo, in uno dei capolavori assoluti della ceramografia apula: il monumentale cratere a mascheroni a figure rosse attribuito al Pittore di Dario databile intorno al 330 a.C..
Alle 18 la professoressa Beatrice Stasi parlerà de “Il vate e i vaticini: su Inferno XX”. Appuntamento sul canale Facebook e Youtube del Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

#ESSERESPAZIO: in Lunigiana le panchine d’oro di Massimo Uberti
Sempre domani, 25 marzo, nei comuni di Mulazzo (Massa-Carrara) e di Bolano (La Spezia), per celebrare il Dantedì sarà inaugurata un’opera di arte pubblica. L’intervento dell’artista Massimo Uberti, dal titolo #ESSERESPAZIO, vuole essere un racconto delle visite di Dante in Lunigiana, terra che, nel 1306, ospitò il poeta alla Corte dei Marchesi Malaspina.
Il progetto si dipana su più luoghi, dal Castello di Lusuolo a Torre di Mulazzo e Largo dei Giustiniani di Ceparana. Fil rouge è la rivisitazione di alcune panchine, che riprendono vita attraverso una rigenerazione in foglia d’oro, colore simbolo dell’infinito e metafora dell’incontro tra la luce e il divino, elementi presenti nella poetica dantesca.

La Commedia a fumetti si mette in viaggio
È stata lanciata in occasione del Dantedì, per partire, il prossimo 10 maggio dal Museo del Fumetto di Cosenza, alla volta di New York, Roma (in arrivo al WEGIL quest’estate) Barcellona, la mostra collettiva Suggestioni dantesche: la Divina Commedia illustrata. Il progetto riunisce oltre 36 opere, ispirate ai canti più celebri della Commedia, realizzate da 19 artisti.
Il racconto del viaggio letterario per eccellenza prende vita nelle immagini di Riccardo Mannelli, nei colori forti di Mauro Biani e nelle ambientazioni poetiche, a tratti drammatiche, create dalla fantasia di Luca Ralli, solo alcuni degli autori di questo percorso fatto di immagini e colori, esperienze e ispirazioni dove linee di luci diventano il varco verso la dimensione onirica del viaggio.


Suggestioni dantesche: la Divina Commedia illustrataIrene Carbone, Purgatorio_tav 15

Dall’Inferno radioattivo al Paradiso sfolgorante: un Dante multimediale presto alla Rhinoceros gallery 
L’omaggio a Dante non si esaurisce con il Dantedì. Tra i progetti più interessanti e dirompenti nell’anno dedicato al poeta “divino” si inserisce l’iniziativa di Rhinoceros gallery, attesa a partire dal prossimo 15 aprile. Un Inferno radioattivo e un Paradiso abbagliante, monumentali visioni in cui si affastellano decine di figure, in un mix che lega la musica elettronica alle miniature quattrocentesche di Giovanni di Paolo, si apprestano a travolgere Roma. Questo l’omaggio a Dante con il quale Rhinoceros gallery e la Fondazione Alda Fendi - Esperimenti faranno ripartire la loro proposta culturale in città. Un progetto espositivo ambizioso, coinvolgente e immersivo, che, fino al 15 luglio 2021, porterà nel palazzo progettato da Jean Nouvel fotografia e installazioni multimediali.
Nello spazio di via dei Cerchi 19 prenderà forma un’originale rivisitazione della Divina Commedia, nata dall’intreccio del progetto fotografico EverAfter di Claudia Rogge e DANTE. In a private dream of Raffaele Curi e della presentazione dell’iniziativa La parola di Dante fresca di giornata dell’Accademia della Crusca.


Claudia Rogge, EverAfter - Inferno I - | Foto: © Claudia Rogge | Courtesy Galleria Paola Verrengia

I visitatori saranno posti di fronte a immagini visionarie apparentemente ispirate alla pittura antica, scene complesse e di grande impatto visivo, dove corpi nudi si contorcono, o si elevano, a seconda della cantica immaginata dall’artista, in un’atmosfera dal forte impatto teatrale. Il percorso fotografico di Claudia Rogge si intreccia con l’articolato viaggio installativo di Curi che propone una rilettura inedita della selva dei suicidi descritta da Alighieri nel Canto XIII dell’Inferno.
Curi immagina un’opera rock su un Dante radioattivo, incentrando la sua riflessione sulle tematiche ambientali ed ecologiche sempre più care alle nuove generazioni. Al livello superiore dello spazio espositivo l’atmosfera si fa più lieve e rarefatta, nell’esperienza di un’intima visione del Paradiso nell’opera del pittore toscano Giovanni di Paolo di Grazia.

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