Love Letter from Italy to Iraq: fotografi italiani in mostra a Baghdad
30/10/2012
Foto storiche e contemporanee, gente, volti ed angoli della penisola immortalati dall’obiettivo di cinque fotografi italiani saranno in mostra, a partire dal 1° novembre, presso l'Iraqi Photographers Center, a Baghdad. L’esposizione nasce da un invito ufficiale rivolto dal Ministero Iracheno alla Cultura all’Archivio Fotografico Italiano, che da qualche tempo ha avviato collaborazioni internazionali, con la finalità di promuovere all'estero la nostra fotografia d’autore.
"Love letter from Italy to Iraq" è curata dal fotografo portoghese Rui Pires, da Ali Jawar e dalla Associazione Larsa Human Rights Iraq NGO. Gli autori che esporranno a Baghdad rappresentano, con i loro scatti, la penisola sotto il punto di vista storico, paesaggistico e umano.
Tra loro, Mario Vidor presenta una serie di suggestive immagini di Chioggia, in cui case e ponti si riflettono nelle acque portate in città dall’alta marea; Duccio Nacci ha selezionato una serie di scatti in bianco e nero che mostrano la natura più autentica della Toscana, quella più vicina alle sue radici contadine.
Virgilio Carnisio propone invece vecchi scatti degli anni ’60 che rimandano alla Milano dei cortili e delle case di ringhiera; Claudio Argentiero si concentra su quella che costituisce da tempo la sua ricerca: le attività umane, volti, abitudini di chi lavora nei campi di cui documenta frammenti di quotidianità; dall’Archivio Menotti-Paracchi donato al comune di Busto Arsizio provengono infine alcuni ritratti di famiglia realizzati tra fine Ottocento e inizio Novecento, quindi realizzati con tecnica artigianale agli albori della espansione della fotografia.
Nicoletta Speltra
"Love letter from Italy to Iraq" è curata dal fotografo portoghese Rui Pires, da Ali Jawar e dalla Associazione Larsa Human Rights Iraq NGO. Gli autori che esporranno a Baghdad rappresentano, con i loro scatti, la penisola sotto il punto di vista storico, paesaggistico e umano.
Tra loro, Mario Vidor presenta una serie di suggestive immagini di Chioggia, in cui case e ponti si riflettono nelle acque portate in città dall’alta marea; Duccio Nacci ha selezionato una serie di scatti in bianco e nero che mostrano la natura più autentica della Toscana, quella più vicina alle sue radici contadine.
Virgilio Carnisio propone invece vecchi scatti degli anni ’60 che rimandano alla Milano dei cortili e delle case di ringhiera; Claudio Argentiero si concentra su quella che costituisce da tempo la sua ricerca: le attività umane, volti, abitudini di chi lavora nei campi di cui documenta frammenti di quotidianità; dall’Archivio Menotti-Paracchi donato al comune di Busto Arsizio provengono infine alcuni ritratti di famiglia realizzati tra fine Ottocento e inizio Novecento, quindi realizzati con tecnica artigianale agli albori della espansione della fotografia.
Nicoletta Speltra
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