Andrea Diamantini. To the Wonder

Andrea Diamantini, Clouds 3, 2014, cm 90x100
Dal 25 Settembre 2014 al 12 Dicembre 2014
Milano
Luogo: RossoSegnale
Indirizzo: via Sacchini 18
Orari: da martedì a giovedì 17.30-19.30; da venerdì a lunedì su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 02 29527453
Sito ufficiale: http://www.rossosegnale.it
Visitando lo studio di Andrea Diamantini ci siamo resi conto che il suo lavoro, per realizzarsi, ha bisogno di spazio, non solo fisico ma anche e soprattutto "emotivo". Andrea nel suo lavoro riflette infatti sull’impatto che la meraviglia e lo stupore, avvolgendoci, si determinano in un momento e in uno spazio particolare, di fronte al quale qualcosa di normalmente spiegabile, in quell'istante e in quel luogo interiore, ci lascia storditi. E’ andare oltre il significato, anzi annullarlo in nome dell’emozione. Così i suoi boschi, non sono più boschi reali ma sono l’impronta, il "negativo" che rimane sulla nostra anima, come qualcosa di conosciuto e allo stesso tempo sconosciuto e contur- bante. Lo spazio delle enormi tele, da cui ha inizio questo lavoro diventa allora necessario, indi- spensabile.
Abbiamo accolto con entusiasmo il suggerimento di Andrea per il titolo di questa personale: “To the Wonder”, come l'omonimo film di Terrence Malick. Dice Andrea: "...la mia pittura nasce per un riconoscimento della bellezza. Tutto quello che ho fatto è nato da questo, per la meraviglia verso le cose create. Nel momento in cui ti stupisci alla vista di qualcosa di inatteso, già cerchi a chi indiriz- zare la tua gratitudine e ti chiedi "Cos'è questo amore che ci ama?" proprio come Malick fa dire alla protagonista del film. La realtà fecondata dallo stupore, una domanda semplicemente vera." La meraviglia si deve anche all'uso intimo, privato, quasi scandaloso che Andrea fa del colore. I blu di Diamantini non sono solo "notti" ma catturano la luce e i toni che nessun filtro ottico è in grado di riprodurre se non l'emozione, il suo ricordo, la sua esperienza. Come i tratti neri, assoluti...sai di averli "visti" così..eppure sai anche che "così" non sono mai esistiti. Sono lì solo per te. Per ipnotizzarti, per incantarti, per portarti...TO THE WONDER.
Andrea Diamantini
E nato a Rho il 16 luglio del ’72, nel 1996 ha conseguito presso l’Accademia di Belle Arti di Brera il diploma di pittura.
Le sue opere raccontano l'uomo nella sua interezza, fatta di stupore e bellezza ma anche di distruzione e dolore.
a natura e ritornata ad essere protagonista negli ultimi suoi lavori,nati dall'osservazione che il disordine in natura lo percepiamo come ordine, e di fronte a questa casualita- ordinata restiamo stupiti.
l suo lavoro e stato un affronto diretto con la tela, a smalti fluidi e olio, insieme a qualun- que altra cosa, pastelli, legni, spatole,raschietti, acidi, stracci, che potesse smuovere la pa- sta ferma del colore e favorisse l'intervento della casualita nell'atto creativo facendo emer- gere l'immagine in completa autonomia.
e sue opere risiedono in collezioni private sia in talia che all’estero. Attualmente vive e lavora a Milano.
Abbiamo accolto con entusiasmo il suggerimento di Andrea per il titolo di questa personale: “To the Wonder”, come l'omonimo film di Terrence Malick. Dice Andrea: "...la mia pittura nasce per un riconoscimento della bellezza. Tutto quello che ho fatto è nato da questo, per la meraviglia verso le cose create. Nel momento in cui ti stupisci alla vista di qualcosa di inatteso, già cerchi a chi indiriz- zare la tua gratitudine e ti chiedi "Cos'è questo amore che ci ama?" proprio come Malick fa dire alla protagonista del film. La realtà fecondata dallo stupore, una domanda semplicemente vera." La meraviglia si deve anche all'uso intimo, privato, quasi scandaloso che Andrea fa del colore. I blu di Diamantini non sono solo "notti" ma catturano la luce e i toni che nessun filtro ottico è in grado di riprodurre se non l'emozione, il suo ricordo, la sua esperienza. Come i tratti neri, assoluti...sai di averli "visti" così..eppure sai anche che "così" non sono mai esistiti. Sono lì solo per te. Per ipnotizzarti, per incantarti, per portarti...TO THE WONDER.
Andrea Diamantini
E nato a Rho il 16 luglio del ’72, nel 1996 ha conseguito presso l’Accademia di Belle Arti di Brera il diploma di pittura.
Le sue opere raccontano l'uomo nella sua interezza, fatta di stupore e bellezza ma anche di distruzione e dolore.
a natura e ritornata ad essere protagonista negli ultimi suoi lavori,nati dall'osservazione che il disordine in natura lo percepiamo come ordine, e di fronte a questa casualita- ordinata restiamo stupiti.
l suo lavoro e stato un affronto diretto con la tela, a smalti fluidi e olio, insieme a qualun- que altra cosa, pastelli, legni, spatole,raschietti, acidi, stracci, che potesse smuovere la pa- sta ferma del colore e favorisse l'intervento della casualita nell'atto creativo facendo emer- gere l'immagine in completa autonomia.
e sue opere risiedono in collezioni private sia in talia che all’estero. Attualmente vive e lavora a Milano.
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