Andrea Terenziani. Citta' dell'Anima
![Andrea Terenziani. Citta' dell'Anima, Spazio Audiomedica, Parma Andrea Terenziani. Citta' dell'Anima, Spazio Audiomedica, Parma](http://www.arte.it/foto/600x450/11/11889-1341929131b.jpg)
Andrea Terenziani. Citta' dell'Anima, Spazio Audiomedica, Parma
Dal 11 Luglio 2012 al 24 Settembre 2012
Parma
Luogo: Spazio Audiomedica
Indirizzo: via Repubblica 49
Orari: da lunedì a venerdì 8.30-12.30/ 17-19; sab. 9-12.30; sabato pomeriggio e domenica su appuntamento
Curatori: Camilla Mineo
Costo del biglietto: ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 0521 207097/ 340 2751314
E-Mail info: audiomedicart@yahoo.it
Sito ufficiale: http://audiomedicart.blogspot.it
“È l’umore di chi la guarda che dà alla città […] la sua forma”.
(Le città e gli occhi. 2, da Italo Calvino, Le Città invisibili)
Città informi, evanescenti, città silenziose, deserte, “invisibili”.
Tutte queste sfumature e tante altre possono essere colte e percepite nelle opere di Andrea Terenziani esposte allo Spazio Audiomedica di Via della Repubblica.
Nelle grandi tele presenti in mostra, azione, gesto e materia si fondono e si confondono, dando vita a immagini di città e paesaggi che affiorano prepotenti dalla mente e dall’immaginazione del pittore. Le suggestioni quotidiane, i viaggi, i tragitti in auto, contribuiscono alla creazione di queste atmosfere sospese, evocative, vibranti e palpitanti di materia. Si tratta di città che nascono dallo spirito dell’artista e prendono forma attraverso le sue mani esperte. Cresciuto nell’impresa edile del padre, restauratore e resinista per vocazione, Terenziani è un professionista dei materiali, un conoscitore sopraffino delle loro proprietà e dei loro segreti, si diverte a sperimentare e ad esplorare le possibilità espressive insite in quelle sostanze e in quegli elementi che lo accompagnano da tutta una vita. Polveri naturali e artificiali, sabbie, resine, stucco, gesso, stoffe, carta, reti, attraverso la sovrapposizione, l’unione e l’amalgama di questi materiali l’artista ottiene colori unici, personali, che non esistono in natura.
La tecnica e la manualità sono al servizio di un racconto dove astrazione e figurazione si incontrano in una sintesi espressiva che dà vita a nuove città dalle forme ora confuse e sfaldate, ora più lineari e percepibili, dove colori chiari, delicati, predominano. Terenziani arriva a questa gamma cromatica “ovattata” con sfumature di infinite varietà di bianchi e punte azzurre tenui dopo un lungo percorso iniziato nel 2002 e proseguito per diversi anni, caratterizzato da tinte forti e decise come rossi densi e neri intensi spaziando con arancioni scintillanti.
Queste città eteree, sospese, leggere, immateriali, viste da diverse prospettive (frontali, dall’alto, doppie immagini sovrapposte) sono l’esito di una ricerca meditata, sintesi estrema di un percorso interiore, costellato di figure e forme immaginate, di ricordi, di sogni resi concreti e vivi grazie alla materia grumosa, alle spatolate, a intagli e incisioni.
Città il più delle volte senza cielo, città utopiche, atemporali, città abitate da sagome geometriche, da discontinui e irregolari edifici, da grattacieli di ghiaccio, da “Presenze silenziose”, da “Ricordi”, da “Armonie del Passato”, da un “Miraggio”. Paesaggi dove idealmente il vento, la pioggia, il sole, agiscono incessantemente e si accaniscono su di esse, sui loro palazzi e i loro muri, scrostandoli e facendo affiorare vecchie screpolature, strati sovrapposti, crateri, bruciature, ruggine: tracce del passato e delle trasformazioni del tempo.
Visioni allusive e suggestive che riportano a una dimensione altra, inconscia. Osservando attentamente le grandi tele e guardando a fondo, oltre la superficie materica impastata e plasmata, lasciandoci trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni, veniamo spinti fino all’anima più profonda e intima di queste poetiche città.
Una particolarità che l’occhio attento del visitatore non potrà non notare è la presenza costante di un’impronta, quasi un timbro dell’artista, la sua firma: una piccola luna quadrata nera che veglia su questi scenari urbani interiori.
Andrea Terenziani è nato a Parma nel 1965, abita e lavora in città. Ha avviato e conduce un’attività di lavorazione di resine impiegate nell’edilizia e nell’arredamento, si è affermato sul mercato anche per i sorprendenti risultati creativi e artistici. Debutta nel 2001 partecipando ad “Artisti in Fiera” a Parma e sin dagli esordi si appassiona a una rappresentazione intima e materica del tema della città e del paesaggio. Ha esposto in mostre personali e collettive e in rassegne nazionali in varie città fra cui Reggio Emilia, Modena, Milano, La Spezia. Nel 2004 vince il Premio Suzzara; nel 2011 una sua opera è finalista del Premio della Critica del concorso “Artisti in Mostra”, manifestazione evento collaterale del Mercanteinfiera, che si tiene presso le Fiere di Parma; nell’ultima edizione della rassegna (2012) si è aggiudicato il Premio dei Galleristi.
(Le città e gli occhi. 2, da Italo Calvino, Le Città invisibili)
Città informi, evanescenti, città silenziose, deserte, “invisibili”.
Tutte queste sfumature e tante altre possono essere colte e percepite nelle opere di Andrea Terenziani esposte allo Spazio Audiomedica di Via della Repubblica.
Nelle grandi tele presenti in mostra, azione, gesto e materia si fondono e si confondono, dando vita a immagini di città e paesaggi che affiorano prepotenti dalla mente e dall’immaginazione del pittore. Le suggestioni quotidiane, i viaggi, i tragitti in auto, contribuiscono alla creazione di queste atmosfere sospese, evocative, vibranti e palpitanti di materia. Si tratta di città che nascono dallo spirito dell’artista e prendono forma attraverso le sue mani esperte. Cresciuto nell’impresa edile del padre, restauratore e resinista per vocazione, Terenziani è un professionista dei materiali, un conoscitore sopraffino delle loro proprietà e dei loro segreti, si diverte a sperimentare e ad esplorare le possibilità espressive insite in quelle sostanze e in quegli elementi che lo accompagnano da tutta una vita. Polveri naturali e artificiali, sabbie, resine, stucco, gesso, stoffe, carta, reti, attraverso la sovrapposizione, l’unione e l’amalgama di questi materiali l’artista ottiene colori unici, personali, che non esistono in natura.
La tecnica e la manualità sono al servizio di un racconto dove astrazione e figurazione si incontrano in una sintesi espressiva che dà vita a nuove città dalle forme ora confuse e sfaldate, ora più lineari e percepibili, dove colori chiari, delicati, predominano. Terenziani arriva a questa gamma cromatica “ovattata” con sfumature di infinite varietà di bianchi e punte azzurre tenui dopo un lungo percorso iniziato nel 2002 e proseguito per diversi anni, caratterizzato da tinte forti e decise come rossi densi e neri intensi spaziando con arancioni scintillanti.
Queste città eteree, sospese, leggere, immateriali, viste da diverse prospettive (frontali, dall’alto, doppie immagini sovrapposte) sono l’esito di una ricerca meditata, sintesi estrema di un percorso interiore, costellato di figure e forme immaginate, di ricordi, di sogni resi concreti e vivi grazie alla materia grumosa, alle spatolate, a intagli e incisioni.
Città il più delle volte senza cielo, città utopiche, atemporali, città abitate da sagome geometriche, da discontinui e irregolari edifici, da grattacieli di ghiaccio, da “Presenze silenziose”, da “Ricordi”, da “Armonie del Passato”, da un “Miraggio”. Paesaggi dove idealmente il vento, la pioggia, il sole, agiscono incessantemente e si accaniscono su di esse, sui loro palazzi e i loro muri, scrostandoli e facendo affiorare vecchie screpolature, strati sovrapposti, crateri, bruciature, ruggine: tracce del passato e delle trasformazioni del tempo.
Visioni allusive e suggestive che riportano a una dimensione altra, inconscia. Osservando attentamente le grandi tele e guardando a fondo, oltre la superficie materica impastata e plasmata, lasciandoci trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni, veniamo spinti fino all’anima più profonda e intima di queste poetiche città.
Una particolarità che l’occhio attento del visitatore non potrà non notare è la presenza costante di un’impronta, quasi un timbro dell’artista, la sua firma: una piccola luna quadrata nera che veglia su questi scenari urbani interiori.
Andrea Terenziani è nato a Parma nel 1965, abita e lavora in città. Ha avviato e conduce un’attività di lavorazione di resine impiegate nell’edilizia e nell’arredamento, si è affermato sul mercato anche per i sorprendenti risultati creativi e artistici. Debutta nel 2001 partecipando ad “Artisti in Fiera” a Parma e sin dagli esordi si appassiona a una rappresentazione intima e materica del tema della città e del paesaggio. Ha esposto in mostre personali e collettive e in rassegne nazionali in varie città fra cui Reggio Emilia, Modena, Milano, La Spezia. Nel 2004 vince il Premio Suzzara; nel 2011 una sua opera è finalista del Premio della Critica del concorso “Artisti in Mostra”, manifestazione evento collaterale del Mercanteinfiera, che si tiene presso le Fiere di Parma; nell’ultima edizione della rassegna (2012) si è aggiudicato il Premio dei Galleristi.
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